Naveen Andrews
Emilie de Ravin
Matthew Fox
Jorge Garcia
Maggie Grace
Josh Holloway
Daniel Dae Kim
Yunjin Kim
Evangeline Lily
Dominic Monaghan
Terry O’Quinn
Ian Somerhalder
Adewale Akinnuoye-Agbaje
Elizabeth Mitchell
Michelle Rodriguez
Nestor Carbonell
Michael Emerson
Origine: Stati Uniti
Ideazione: J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber
Durata: 6 stagioni per un totale di 114 episodi di 42 minuti l’uno, tranne l’ultimo di durata doppia dal 2004 al 2010
Il 22 settembre 2004 l’aereo di linea 815 della Oceanic Airlines in volo da Sidney a Los Angeles si schianta su un’isola nel Pacifico dopo aver perso la rotta, apparentemente disabitata. Sopra ci sono varie persone molto diverse tra di loro, da Jack Shepard, chirurgo brillante ossessionato dal confronto con il padre defunto che sta riportando a casa e con manie di perfezione che hanno minato la sua vita privata, a Kate Austin, una vita in fuga dopo aver ucciso il patrigno violento, da Sayid Jarrah, ex torturatore sotto Saddam Hussein ora collaboratore della CIA, a Claire Littherton, ragazza madre al termine della gravidanza in contatto con una famiglia che adotti il suo bambino negli States, da James “Sawyer” Ford, truffatore in cerca dell’uomo che rovinò la sua famiglia, a John Locke, condannato su una sedia a rotelle dopo un traumatico confronto con il padre, da Hugo Reyes, baciato da una vincita alla fortuna ma perseguitato dalla malasorte, alla coppia di coniugi coreani Jin-Soo e Sun-Hwa Kwon, in crisi per l’ingombrante padre di lei, membro della malavita.
Presto sull’isola nascono nuovi legami, mentre il passato dei singoli emerge e il nuovo luogo si dimostra ricco di misteri e pericoli, oltre che non disabitato: oltre ad altri sopravvissuti allo schianto, ci sono infatti altri abitanti, non tutti amichevoli, legati a enigmi e attività che da decenni si svolgono lì, perché si tratta di un posto anomalo, dove le malattie possono guarire e dove ci sono forze nascoste che possono essere devastanti.
Nel corso della storia diventerà evidente che esiste un destino che ha portato lì queste varie persone che non si conoscevano, e che rimangono legate in qualche modo: venire via sarà molto difficile, se non impossibile, mentre si scopriranno man mano tutte le storie che l’isola ha nascosto dentro di sé e tutti gli abitanti che l’hanno popolata nei secoli, attratti dai suoi segreti e dalla possibilità di dominarli.
Lost si presenta fin dall’inizio come una serie collettiva, con un gruppo di personaggi come protagonisti, divisi ognuno tra passato e presente: anche se alcuni emergono e si consacrano protagonisti, le storie che si intersecano sono tante, tra morti, ritorni, ripescaggi, salti temporali e nuovi incontri, in un meccanismo che è stato poi ripreso da altre serie in seguito, da Heroes a Once upon a time.
Il tema dell’isola misteriosa è uno degli archetipi della letteratura (e non solo) d’avventura da Daniel Defoe in poi, senza dimenticare Jules Verne e i vari epigoni fino ad oggi. Anche in Lost l’isola funziona come luogo unico in cui tutto si scatena, con toni che spaziano dal dramma personale all’avventura fino alla fantascienza: l’isola diventa un luogo simile allo spazio profondo, da dove non si può venire via se non a un prezzo altissimo. L’isola può anche essere vista come un’incarnazione contemporanea del mito di Atlantide.
In Lost torna un altro tema caro a molta fantascienza televisiva, quello delle associazioni paragovernative che compiono esperimenti: in questo caso si tratta del Progetto Dharma, i cui scopi vengono svelati pian piano e mai fino in fondo, e che non sono certo gli unici misteri dell’isola, visto che emerge che era abitata da un’antica e misteriosa civiltà e che fu visitata tra Sette e Ottocento da coloni e schiavisti.
Nel gruppo di naufraghi sull’isola si distinguono alcuni personaggi espressione di una società multiculturale, come l’ex poliziotta latinoamericana Ana Lucia Cortez, l’ispanico Hugo Reyes, l’ex spacciatore nigeriano poi fintosi prete Eko, i coreani Jin-Soo e Sun-Hwa Kwon e l’iracheno Sahid Jarrah. Questi ultimi sono tra i protagonisti principali e raccontano problemi e contraddizioni dei loro Paesi, soprattutto l’ambiguo Sahid, in cerca di una redenzione che arriverà a un prezzo altissimo.
Due degli interpreti della serie hanno interpretato ruoli nell’universo fantasy di Tolkien secondo Peter Jackson: Dominic Monagham, il cantante tossicodipendente Charlie Pace in Lost, era Meriadoc ne Il signore degli anelli, mentre Evangeline Lily, la bella e grintosa Kate, è stata l’elfa Tauriel nella trilogia de Lo hobbit.
Il veterano Terry O’Quinn interpreta John Locke, uno dei personaggi più interessanti della serie, con un nome preso a prestito da un filosofo inglese, ha alle spalle una lunga carriera di ruoli di secondo piano in film e telefilm: ha lavorato a lungo nelle produzioni di Chris Carter, in Millenium aiutava Frank Black, mentre in The X-Files è comparso in ruoli diversi, era il poliziotto che si faceva saltare per aria in Fight the future e l’ambigua spia dei super soldati che contattava Scully nella nona stagione.
Elizabeth Mitchell, coprotagonista dalla terza stagione in poi nel ruolo della dottoressa Juliet Burke, ha interpretato vari altri ruoli in serie TV di genere fantastico: era la regina delle nevi in Once upon a time, la poliziotta Erica nel remake di V e Rachel, la madre di Charlie, in Revolution.
Ian Somerhalder interpreta il ricco rampollo con non pochi segreti Boone Carlyle, che muore nella prima stagione ma poi torna saltuariamente, prima del gran finale. In seguito è diventato famoso per il ruolo del vampiro Damon Salvatore in The vampire diaries.
Lost è stato girato nell’isola hawaiana di Oahu, dove sono stati ricostruiti anche molti degli ambienti dei flashback dei singoli personaggi, tra Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Nigeria e Iraq.
Alcuni attori di Lost sono comparsi poi anche in Once upon a time, ideata da Adam Kitsis e Adam Horowitz, nel team creativo della serie precedenti: la già citata Elizabeth Mitchell, Jorge Garcia, Alan Dale, Rebecca Mader, Emilie de Ravin, Lana Parrilla.
Una delle teorie che girava sulla serie è che i protagonisti sarebbero morti tutti all’inizio nello schianto aereo e che l’isola era il purgatorio: in realtà non è sostenibile con gli sviluppi successivi della vicenda, mentre esistono poi alcuni paradossi temporali nelle ultime stagioni, con una parte dei personaggi che si trovano a vivere negli anni Settanta nel villaggio del Progetto Dharma. L’ultima stagione si sviluppa su due piani temporali, quello dell’isola nel 2007 dove Jack e gli altri suoi amici cercano di risolvere gli ultimi misteri e vedere se riescono a fuggire, e quello di un mondo alternativo in cui l’aereo non è mai caduto e tutti sono arrivati sani e salvi a Los Angeles, che presto si rivela però come una realtà che non è mai esistita, un limbo nell’aldilà nell’attesa di ritrovarsi tutti per l’addio finale e poter passare tutti insieme.
In Lost si distinguono come molto interessanti e intriganti i personaggi femminili, da Kate a Claire, da Sun a Juliet, da Charlotte a Rose, ognuno con una sua storia e ruoli non certo stereotipati. Nonostante questo, Evangeline Lily a distanza di anni ha ammesso di aver girato malvolentieri le scene di nudo (non integrale) e di non aver amato quando Kate è diventata l’oggetto del desiderio di Jack e Sawyer insieme.
Il finale di Lost doveva essere molto più spettacolare, con tanto di eruzione vulcanica, ma il budget per la sesta stagione terminò con il tempio sotterraneo, da molti criticato perché non particolarmente funzionale alla trama, per cui si optò per la resa dei conti tra Jack e l’entità dentro John Locke vicino al lago.
La scena finale di Lost è speculare a quella iniziale: nel primo episodio Jack Shepard apre gli occhi sull’isola e si trova in mezzo ai feriti dell’aereo con vicino il cane Vincent, nell’ultimo episodio li chiude dopo aver visto l’aereo che vola via con i suoi amici, morendo con sempre accanto Vincent.
Negli anni si è parlato di possibili seguiti e spin off di Lost, resi in realtà difficili da come sono stati raccontati gli eventi e conclusi. Tra i progetti che giravano, una storia che approfondisse i personaggi di Jacob e Ricardo, i due immortali o quasi dell’isola, e un seguito sulle avventure di Hugo e Ben, quest’ultimo in cerca di una sua redenzione. Ma per ora, e forse per fortuna, non se ne è fatto niente.