Per tutti gli amanti del mystero, segnaliamo l’uscita del nuovo libro di Salvatore Capo intitolato LA FISICA DELLO SPIRITO, ovvero perché e come lo spirito genera materia e avvengono miracoli, bilocazioni, visioni di defunti con un corpo, casi di poltergeist e fenomeni medianici. Il volume è pubblicato dalle Edizioni Segno di Udine (144 pagine; 12,00 euro).
Miracoli, bilocazioni, poltergeist, fenomeni medianici e visioni di defunti sono esperienze fatte da molte persone in tutto il mondo. E devono avere una spiegazione. In questo libro è avanzata un’ipotesi che non è in contrasto con le teorie scientifiche comunemente accettate e che è in grado di spiegare in modo unitario tutti questi fatti, dei quali vengono forniti numerosi esempi. Sono fenomeni che esistono e che non possono spiegarsi all’interno del monismo materialista e fisicalista. E dunque mostrano che dev’esserci una realtà diversa da quella materiale.
Vengono illustrati dapprima una serie di dati che si spiegano solo ammettendo che esiste un corpo spirituale (il quale, in particolari condizioni, può staccarsi temporaneamente dal corpo materiale) e che il corpo spirituale, come la realtà spirituale divina, emette fotoni. E viene poi mostrato come a partire da questi fotoni si possa generare materia, attraverso una sequenza di processi previsti dalla fisica quantistica: il passaggio dai fotoni a elettroni e antielettroni; da questi a quark, antiquark e gluoni; da questi a protoni e neutroni; quindi ai nuclei degli atomi e alle molecole.
La memoria del corpo spirituale organizza le molecole a formare oggetti in alcuni miracoli, in alcuni casi di poltergeist e in alcuni fenomeni medianici. Ma essa può anche organizzarle a formare cellule, tessuti e organi, cioè a formare un corpo materiale, o una parte di esso, che spiega le azioni sulla materia che si verificano in molti dei fenomeni presi in esame dal libro. Il fatto che in molti casi la causa che sposta gli oggetti non è visibile viene spiegato col fenomeno fisico dell’interferenza tra onde: i fotoni emessi dal corpo spirituale interferiscono con quelli riflessi dal corpo materiale generato e questo non viene visto.
In sostanza, l’ipotesi presentata in quest’ultimo libro cerca di spiegare in modo unitario diversi fenomeni, dei quali vengono forniti numerosi esempi, che non hanno una causa apparente e che implicano l’intervento o la modifica di qualcosa di materiale, mostrando perché la realtà spirituale emette fotoni e come, a partire da essi, si possa generare la materia che produce i fenomeni, attraverso una sequenza di processi previsti dalla fisica quantistica.
Sulla base dell’ipotesi esposta, diventa chiaro perché un nostro caro che abbiamo perso possa effettivamente essere visto; essa fornisce a questa possibilità una base anche scientifica. Come la fornisce anche alla possibilità che la sua voce venga udita, o venga registrata nei casi di trans-comunicazione strumentale.
Salvatore Capo, classe 1952, è originario di Gibellina (TP) ed è laureato in Medicina. Ha pubblicato diversi libri, tra cui: La Chiesa, luogo dell’incontro con i non cristiani Gribaudi, Milano, 2007), Perché abbiamo un’anima – Una nuova spiegazione dell’interazione tra coscienza e cervello e delle percezioni extrasensoriali (Armando, Roma, 2015) e il recente La fisica dello spirito appunto (Segno, Udine, 2018. E’ anche relatore, saggista e poeta.
Buona lettura.