Montague Rhodes James nella sua vita è stato scrittore, storico e medievista britannico, noto studioso di paleografia e archeologia, bibliofilo e antiquario, ma viene ricordato oggi soprattutto per i suoi racconti vittoriani di fantasmi, firmati semplicemente come M. R. James.
Montague Rhodes James, figlio di un curato inglese, nacque a Goodnestone Parsonage il 1º agosto dell’anno 1862. James fin dall’infanzia sviluppò una forte passione per le antichità, in particolare per il mondo medievale, per i manoscritti e i libri antichi. Successivamente iniziò i corsi a Eton per poi iscriversi al King’s College di Cambridge; qui divenne assistente di archeologia classica al museo Fitzwilliam. Sempre nel King’s College, M. R. James guadagnò un importante incarico grazie alla sua opera “L’Apocalisse di S. Pietro”, inerente alla storia del cristianesimo. Intrapreso il cursus honorum nel suo college, lo scrittore e studioso raggiunse l’apice della sua carriera nel 1905 quando ne divenne rettore.
Morì a Eton il 12 giugno 1936 all’età di 74 anni.
La maggior parte dei suoi racconti vennero pubblicati in una serie di antologie: “Ghost Stories of an Antiquary” (1904), “More Ghost Stories of an Antiquary” (1911), “A Thin Ghost and Others” (1919), “A Warning to the Curious and other Ghost Stories” (1925). Secondo la tradizione britannica, molte di queste storie venivano lette la vigilia di Natale. Da citare anche il racconto lungo “The Five Jars” (“I Cinque Vasi”) e il racconto “Wailing Well” (“Il Pozzo del Pianto”). Anche se non si tratta di un testo narrativo, merita di essere citato anche l’appunto, o prefazione, intitolato “Stories I have tried to write” (“I racconti che ho tentato di scrivere”).
I suoi racconti presentano molti elementi classici di questo tipo di storie: l’ambientazione in un piccolo villaggio di campagna o in un’antica università, un ingenuo studioso come protagonista, la scoperta di un antico manufatto che risveglia la furia dell’ignoto, una minaccia soprannaturale dalla tomba, atmosfere cimiteriali. Rhodes James perfezionò inoltre alcune tecniche narrative del genere, come quell’assenza di descrizioni dettagliate nei punti cruciali che più tardi Howard Phillips Lovecraft indicherà come il modo migliore di scatenare l’orrore nel lettore. Generalmente, inoltre, il soprannaturale irrompe in vite descritte nella loro quotidianità, sconvolgendole, caratteristica questa che tanto impressionò Clark Ashton Smith, che scrisse un saggio in elogio di James.
Tra gli altri autori che furono influenzati da Rhodes James, ci sono John Bellairs, che gli rese più volte omaggio riprendendo nelle proprie opere alcuni elementi delle sue storie, Stephen King in “The Shining”, Ramsey Campbell in “Ancient Images”, Stuart Neild in “A Haunted Man”, Antony Oldknow, Reggie Oliver in “The Sermons of Dr. Hodnet” e Alan Noel Latimer Munby il quale in “La mano di alabastro ed altri racconti spettrali” dedicò a James un distico in latino.
Nonostante sia ricordato soprattutto per la sua opera di narratore, il suo contributo di medievista fu enorme: catalogò numerosi manoscritti della biblioteca di Cambridge e di Oxford; tra gli altri saggi, scrisse “The Apocalypse in Art” e “New Testament Apocrypha”.
Diamo ora uno sguardo all’elenco di tutti i suoi 41 racconti:
1.L’album del canonico Alberico (Canon Alberic’s scrapbook)
2.Cuori perduti (Lost hearts)
3.L’acquaforte (The mezzotint)
4.Il frassino (The ash-tree)
5.La stanza numero 13 (Number 13)
6.Il Conte Magnus (Count Magnus)
7.“Fischia, e verrò da te” (“Oh, whistle, and I’ll come to you, my lad”)
8.Il tesoro dell’abate Thomas (The treasure of abbot Thomas)
9.Una storia dei tempi di scuola (A school story)
10.Il roseto (The rose garden)
11.Il Trattato Middoth (The Tractate Middoth)
12.L’incantesimo delle rune (Casting the runes)
13.Gli stalli della Cattedrale di Barchester (The stalls of Barchester Cathedral)
14.Il terreno di Martin (Martin’s close)
15.Il signor Humphreys e la sua eredità (Mr. Humphreys and his inheritance)
16.La residenza di Whitminster (The residence at Whitminster)
17.Il diario del signor Poynter (The diary of mr. Poynter)
18.Un episodio della storia di una cattedrale (An episode of cathedral history)
19.Storia di una scomparsa e di una apparizione (The story of a disappearance and an appearance)
20.Due dottori (Two doctors)
21.La casa stregata delle bambole (The haunted dolls’ house)
22.Lo strano libro di preghiere (The uncommon prayer-book)
23.I confini del vicino (A neighbour’s landmark)
24.Una vista dalla collina (A view from a hill)
25.Un monito ai curiosi (A warning to the curious)
26.Una serata divertente (An evening’s entertainment)
27.Il Pozzo del Pianto (Wailing Well)
28.C’era un uomo che abitava vicino al cimitero (There was a man dwelt by a churchyard)
29.Ratti (Rats)
30.Di notte nel Parco dei Divertimenti (After dark in the Playing Fields)
31.I Cinque Vasi (The Five Jars)
32.L’esperimento (The experiment)
33.La malignità degli oggetti inanimati (The malice of inanimate objects)
34.Un’immagine (A vignette)
35.La Strega di Fenstanton (The Fenstanton Witch)
36.Una notte nella cappella del King’s College (A night in King’s College chapel)
37.John Humphreys (racconto incompiuto)
38.Marcilly-le-Hayer (bozza, racconto incompiuto)
39.La tomba del presidente Lenthall (Speaker Lenthall’s tomb) (bozza, racconto incompiuto)
40.Il Gioco dell’Orso (The Game of Bear) (bozza, racconto incompiuto)
41.Casa Merfield (Merfield House) (bozza, racconto incompiuto)
Esistono fra l’altro numerosi adattamenti televisivi, cinematografici, teatrali e radiofonici dei racconti di fantasmi di Rhodes James: i due più importanti adattamenti televisivi sono “Whistle and I’ll Come to You” del 1968 e “A Warning to the Curious” del 1972, a cura del British Film Institute. Anche la BBC ha prodotto numerosi di questi adattamenti di cui l’ultimo nel dicembre 2005, dal titolo “A View From a Hill”.
Un paio di suoi racconti poi, “La mezzatinta” e “La stanza numero 13”, sono stati ripresi per due episodi della serie televisiva “Il fascino dell’ignoto” della Rai Tv nel 1980.
Invece tra gli adattamenti cinematografici, il più importante è forse stato “Night of the Demon” di Jacques Tourneur (1957) tratto da “Casting the Runes”, mentre la prima versione teatrale dello steso racconto è stata messa in scena al Carriageworks Theatre di Leeds nel maggio 2006, a cura della Pandemonium Theatre Company.
Nel nostro Paese, M. R. James arrivò all’attenzione del pubblico nel 1960, quando fu pubblicata l’antologia “Storie di fantasmi” (Einaudi), curata da Fruttero & Lucentini, che comprendeva i racconti “The Treasure of Abbot Thomas”, “Oh, Whistle, and I’ll come to you”, “My Lad” e “Number 13”. Successivamente nel 1967 Bompiani pubblicò l’antologia “Cuori strappati”, con prefazione di Dino Buzzati; infine, tra il 1984 e il 1986, Theoria pubblicò la traduzione integrale dei racconti di James. Si ricordano anche gli scritti inediti pubblicati per i tipi Edizioni Sylvestre Bonnard nelle raccolte: “Fantasmi in biblioteca” e “Racconti sinistri”, per la celebre collana “Il piacere della lettura”. Nel 2010 la casa Coniglio Editore ha dato alle stampe il celebre “Il tesoro dell’abate Thomas” per la collana “Racconti di fantasmi”.