Si è conclusa domenica 4 novembre, con la cerimonia di premiazione presso il Politeama Rossetti, la 18° edizione del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL, la principale manifestazione italiana dedicata alla fantascienza.
Oltre 20.000 spettatori hanno preso parte alle proiezioni in programma al Teatro Miela e al Politeama Rossetti. Grande successo di pubblico anche per gli Incontri di Futurologia e le Masterclass degli ospiti internazionali tenute dal premio Oscar Douglas Trumbull, lo scrittore Richard K. Morgan e l’icona del cinema hard Stoya. Ottima l’affluenza anche per i workshop del Fantastic Film Forum e per gli eventi dell’Education Program, che hanno visto il coinvolgimento di numerosi professionisti del settore e di giovani appassionati di fantascienza e nuove tecnologie.
“Se questa doveva essere la prova di maturità per i nostri 18 anni, direi che l’abbiamo superata a pieni voti”, ha dichiarato Daniele Terzoli, direttore del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL, che ha poi aggiunto: “Una bella edizione anche dal punto di vista della qualità della selezione, che esprime un momento di grande vitalità del cinema di genere, con produzioni che arrivano da tutto il mondo e con registi molto giovani, che ci auguriamo facciano strada così come è successo ad altri loro predecessori passati dal festival prima di essere avviati a una grande carriera internazionale”. Terzoli conclude: “Il bilancio è assolutamente positivo. Si tratta di un festival in crescita in questa nuova location del Politeama Rossetti che speriamo di continuare a utilizzare anche il prossimo anno”.
Vediamo ora nel dettaglio tutti i vincitori della manifestazione di quest’anno a cominciare dal Premio Asteroide, concorso internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon | Competition. Il premio è assegnato da una giuria internazionale composta da professionisti del settore cinematografico ed esperti di cinema fantastico. La giuria 2018 era composta da: lo scrittore Richard K. Morgan, la programmatrice internazionale Annick Mahnert, il critico e documentarista Alexandre Poncet.
Vincitore del Premio Asteroide TS+FF2018 è stato Freaks di Zach Lipovsky e Adam Stein (Canada, 2018), con la seguente motivazione: “Freaks offre al pubblico un’esperienza completa, esplosiva e coinvolgente, con una straordinaria vastità e portata, e con un sovvertimento ferocemente arguto della forma dominante del cinema attuale. Propone, inoltre, una potente analisi politica della crescente cultura della paranoia che si sta diffondendo nel mondo”.
Diamo una lettura alla sinossi: direttamente da Toronto, un thriller sci-fi in cui una coraggiosa ragazzina sfugge al controllo iper-protettivo e paranoico del padre per scoprire che, per chi è diverso, il mondo può essere crudele. Nessuno spoiler: lasciatevi avvolgere dal mistero e godetevi questo delizioso esordio canadese… e le inquietanti performance di Emile Hirsch e Bruce Dern.
Inoltre per lo stesso premio è stata assegnata una Menzione Speciale a Await Further Instructions di Johnny Kevorkian (Gran Bretagna, 2018) con la motivazione che “è il primo film di genere post Brexit: contiene una critica politica di brutale potenza; è un’opera premonitrice rispetto ai nostri tempi e costituirà per molti anni a venire un fondamentale punto di riferimento”.
La sinossi di Await Further Instructions inizia a Natale, quando la famiglia Milgram si trova la casa sigillata da una sostanza misteriosa, mentre sullo schermo della TV lampeggia la scritta “Restate in casa in attesa di ulteriori informazioni”. Una terribile lotta per la sopravvivenza in perfetto stile Cronenberg nell’inquietante e affascinante opera seconda del regista inglese Johnny Kevorkian.
Il Premio Méliès d’argent per i Lungometraggi è invece un concorso organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation (EFFF) ed è riservato ai lungometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato da una giuria di professionisti del settore cinematografico e vale anche come nomination per partecipare all’annuale concorso per il Premio Méliès d’or. La Giuria 2018 del premio Méliès d’argent era composta da: il giornalista e critico cinematografico Enrico Magrelli, il docente e critico cinematografico Roy Menarini, il giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona.
Vincitore del Premio Méliès d’argent per i Lungometraggi TS+FF2018 è stato il film Man Divided di Max Kestner (Danimarca, Svezia, Finlandia 2017), con la seguente motivazione: “Man Divided, opera prima di fiction di un regista già apprezzato per i suoi documentari come Max Kestner, convince per la sua originalità narrativa nel saper reinventare temi classici: i viaggi nel tempo, l’incertezza della sopravvivenza in un futuro non lontanissimo, gli inquieti tormenti del doppio. Diretto con mano ferma, recitato con grande equilibrio, il film spalanca un orizzonte finora sconosciuto nel cinema fantastico, quello della Danimarca e del Nord Europa, da seguire con attenzione”.
Il film è ambientato nel 2095, quando tutta l’acqua dolce terrestre e scomparsa a seguito di una catastrofe ecologica. Fang Rung si è sottoposto a fissione molecolare per mandare un suo doppio – nome in codice Gordon Thomas – indietro nel tempo alla ricerca di una scienziata che avrebbe potuto salvare il mondo.
Il Premio Méliès d’argent – Short Competition è invece il concorso organizzato in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals Federation (EFFF) riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico in sala e vale anche come nomination per partecipare all’annuale concorso per il Premio Méliès d’or.
Il vincitore Premio Méliès d’argent – Short Competition TS+FF2018 è stato Thunder from a Clear Sky di Yohan Faure (Francia, 2018): dieci anni dopo la scoperta di un remoto sistema planetario in grado di supportare la civiltà extraterrestre, siamo in attesa dei risultati di un referendum mondiale che risponda alla domanda: dovremmo metterci in contatto?
Il Premio Rai 4, assegnato da Rai 4, media partner di TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2018, viene dato a uno dei film della selezione ufficiale Neon.
Vincitore del Premio Rai 4 TS+FF2018 è stato Freaks di Zach Lipovsky e Adam Stein (Canada, 2018), che fa il bis con la seguente motivazione: “nell’offerta di livello sempre all’altezza del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL, il Premio Rai 4 va al film Freaks che reinterpreta con ironica originalità il tema dei superpoteri e la condizione dell’alterità, ribaltando il classico punto di vista e riuscendo a restituire inedita freschezza al cinema di genere”.
Altro trofeo del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2018 è il Stars’ War – Premio della Critica Web. In questo caso decretano la miglior opera prima dell’edizione 2018 del festival nove testate online presenti alla kermesse: BadTaste, Blow Out, Cineblog, CineClandestino, CineLapsus, Cinematographe, Quinlan, Sentieri Selvaggi e Taxi Drivers.
Il vincitore dello Stars’ War – Premio della Critica Web TS+FF2018 è stato Jonathan di Bill Oliver (USA, 2018): Jonathan conduce una vita ordinaria: va a lavorare, mangia da solo, gioca ai videogiochi e si scambia videomessaggi con John, suo coinquilino in un modesto appartamento. Le vite dei due sono intrecciate, ma in un modo assai diverso da quel che parrebbe… In uno dei film più amati del Tribeca, Ansel Elgort ci regala un’incredibile interpretazione in un doppio ruolo!
Il Premio Nocturno Nuove Visioni è invece un riconoscimento assegnato ad un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere da parte di Nocturno, la principale rivista italiana dedicata al cinema di genere.
Vincitore del Premio Nocturno Nuove Visioni TS+FF2018 è stato un altro film che si porta a casa il bis, ovvero Await Further Instructions di Johnny Kevorkian (Gran Bretagna, 2018), con la motivazione: “attualissimo e retrò allo stesso tempo, il film è una spassosa, frenetica e terrificante escursione in una Twilight Zone dove i generi si fondono e trovano una nuova dimensione”.
Il Premio CineLab Spazio Corto è organizzato in collaborazione con il DAMS (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo), Corso di studi interateneo dell’Università degli Studi di Udine e dell’Università degli Studi di Trieste, ed è riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Italia | Spazio Corto. Il premio viene assegnato da una giuria composta da studenti. La giuria 2018 era composta da Leandro Urbani, Edoardo Vidiz, Riccardo Tonon, Ajad Noor e Luciano Ranaldi.
Il vincitore del Premio CineLab Spazio Corto TS+FF2018 è stato Herd di Mattia Temponi (Italia, 2018) con la seguente motivazione: “dopo un’attenta e oculata analisi dei cortometraggi in concorso al festival, la giuria ha deciso di assegnare il Premio CineLab Spazio Corto al cortometraggio di Mattia Temponi Herd. Un’opera che riesce a coniugare allo stesso tempo forma e sostanza riuscendo a veicolare in maniera chiara e ironica il proprio messaggio attraverso il genere cinematografico, cosa che la giuria reputa manchi in Italia ora come ora. La paura immaginaria del diverso e dello sconosciuto e la sempre più dirompente irruenza dei mass media nelle nostre vite, che passivamente ci influenza di giorno in giorno. sono i temi affrontati nei 14 minuti di questo intelligente cortometraggio, che viene accompagnato da un’ottima messa in scena e da un reparto tecnico molto valido, che trova il suo punto di forza in un’intensa fotografia e un ritmo molto coinvolgente”.
Herd ci racconta di una ragazza che si sveglia nella casa di un uomo conosciuto la notte prima. Hanno dormito insieme, ma lei non sa nulla di lui e quando sospetta di essere in pericolo, la paura prende il sopravvento.
Il Premio del pubblico, concorso riservato ai lungometraggi di finzione presenti in tutte le sezioni, esclusi i classici, è assegnato al film che riceve il maggior numero di voti dal pubblico in sala.
Il vincitore del Premio del pubblico è stato quest’anno Lajko Gipsy in Space di Balazs Lengyel (Ungheria, 2018): si tratta di una commedia nera che ci insegna che il primo essere vivente nello spazio non è stata una cagnetta di nome Lajka, ma un giovane Rom, pilota di aerei per irrigazione, di nome Lajko. Perché quando, nel 1957, l’Unione Sovietica concesse all’Ungheria l’onore di scegliere il primo cosmonauta da mandare nello spazio, la scelta cadde sul candidato più improbabile.
Infine il Premio alla Carriera Urania d’Argento, che viene conferito dal 2002 ai grandi maestri che hanno operato nell’ambito del fantastico in collaborazione con l’omonima testata letteraria Mondadori, è stato assegnato quest’anno a Douglas Trumbull, due volte premio Oscar, regista e maestro degli effetti speciali.
Congratulazioni a tutti: l’appuntamento adesso è rinnovato al prossimo anno!