La reggia di Venaria, alle porte di Torino, ospita fino al 10 marzo prossimo negli spazi delle Sale delle Arti al secondo piano una mostra che celebra il personaggio iconico per antonomasia della mitologia classica, giunto fino a noi: Ercole e il suo mito.
L’occasione è data dal prossimo restauro della fontana di Ercole nel parco della Reggia, monumento barocco distrutto nel corso dei secoli, e che tornerà con intervento di ricostruzione filologica, affidato anche in parte alle tecnologie virtuali, e con il ritorno al suo centro della statua di Ercole colosso.
Ercole e il suo mito racconta il primo super eroe con super problemi attraverso la sua celebrazione nel corso dei secoli. La prima sezione riguarda infatti l’antica Grecia, dove Ercole si chiamava Eracle, ed era protagonista dei dipinti su vari, anfore e coppe. A Roma diventò Ercole, e fu celebrato da statue e mosaici, provenienti dalle città distrutte dal Vesuvio, una delle quali era proprio Ercolano, un tributo a lui.
Anche nel Medio Evo e nel Rinascimento Ercole fu ricordato: ci fu chi lo mise accanto a Gesù per le sue imprese incredibili, ma diventò protagonista di quelli che oggi chiamiamo gadget, comparendo su complimenti d’arredo, mobili, bigiotteria, cammei, ventagli, piatti, boccali. In epoca barocca l’eroe fu soggetto di molta pittura, e alla Venaria ci sono le cinque grandi tele sulle fatiche di Ercole dipinte da Gregorio de Ferrari, nome di punta del Seicento genovese, provenienti dalla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola del capoluogo ligure.
Ma il super eroe fu anche protagonista delle decorazioni dei giardini, che rivivono in mostra grazie a riproduzioni fotografici di luoghi come il castello di Schonbrunn a Vienna o Vaux Le Vicomte in Francia, e di città come la tedesca Kassel, celebrazione dell’eroe in varie forme.
Il super eroe tornò in auge grazie ai B Movies degli anni Cinquanta e Sessanta, e la mostra si conclude in una ricostruzione di una sala cinematografica di quel tempo, con locandine dei vari film con attori come Steve Reeves e Mickey Hargitay affiancati nel ruolo delle donne dell’eroe da sex symbol dell’epoca come Jayne Mansfield e Sylva Koscina. Le pellicole rivivono grazie anche agli spezzoni dei film.
La mostra è aperta, con biglietto cumulativo con il resto della Reggia, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato e domenica dalle 9 alle 18 e 30.