L’originale protagonista dei suoi gialli si chiama Immacolata Tataranni, detta Imma, è nata e lavora a Matera e di mestiere fa il pubblico ministero. L’autrice e creatrice del personaggio è Mariolina Venezia, scrittrice e sceneggiatrice anche lei materana, che vive a Roma da molti anni e che ha vinto Premio Campiello nel 2007 con il noto romanzo di stampo marqueziano “Mille anni che sto qui”.
L’ultimo romanzo di Mariolina Venezia è intitolato “Rione Serra Venerdì – Imma Tataranni e le trappole del passato” (Einaudi-2018) e dopo la tappa materana, nella sede della Fondazione Sassi, è stato presentato domenica 27 gennaio nel Castello del Malconsiglio di Miglionico (Matera) su iniziativa dell’associazione “Culture in Movimento” nell’ambito della rassegna “Contaminazioni letterarie”. Si tratta del terzo episodio, con delitto nella trama, che l’autrice ha dedicato alle indagini del magistrato Imma Tataranni: eroina, ma anche antieroina, “un po’ Don Chisciotte un po’ Giovanna D’Arco”, come l’ha definita l’autrice nel corso della conversazione. Donna dal carattere forte di umili origini, che si veste in modo bizzarro, non bella ma con una prorompente quinta misura di reggiseno, felicemente sposata e che ha un debole per il giovane neomaresciallo dei carabinieri Calogiuri, suo collaboratore.
“Rione Serra Venerdì” giunge dopo “Come piante tra i Sassi” in cui il tema scottante della trama erano le scorie radioattive nel Metapontino e “Maltempo” nel quale si affrontava la tematica del petrolio. In quest’ultimo thriller, invece, basilare è lo storico quartiere materano popolare di Serra Venerdì, che in un certo modo sotto l’aspetto socio-antropologico rappresenta tutta la vicenda della “rinascita di Matera”. Infatti, il quartiere fu costruito negli Anni ‘50 a seguito della legge di sfollamento degli Antichi Rioni che portò la popolazione dei Sassi a essere trasferita dalle vecchie e umide abitazioni e grotte ai moderni quartieri popolari progettati dai grandi urbanisti italiani. E proprio in un appartamento di Serra Venerdì (il giallo è ambientato in questi anni) viene ritrovata strangolata una single, non più giovanissima ma ancora piacente, dalla vita apparentemente irreprensibile. Da qui nasce una vicenda intricata i cui risvolti coinvolgono vari territori della Basilicata, la sua storia contemporanea in cui emerge anche un eccidio perpetrato dall’esercito piemontese nel periodo post-unitario.
Insomma, Mariolina Venezia continua con questo giallo a proporre, sempre in maniera intrigante, da un lato l’attualità con le sue problematiche e dall’altro lo scavo nel passato della sua terra. Il romanzo ha spunti di riflessione molto interessanti e viene raccontato con la consueta ironia che rende piacevole e leggera la lettura.
La serata è stata abilmente condotta da Marzia Dalessandro, responsabile del settore letterario di “Culture in Movimento”, mentre brani del romanzo sono stati letti dalla poetessa Nunzia Di Marsico. Vale la pena segnalare che nel prossimo autunno Rai Uno manderà in onda la fiction “Le avventure di Imma”, diretta dal regista Francesco Amato, tratta dai libri di Mariolina Venezia e girata tra Matera e
varie località lucane.