Conosco Alessandro Del Gaudio sin dai tempi de Il candore dei ciliegi. Credo di aver letto quasi tutto di lui, anzi, in alcuni casi – come direttore editoriale de Il Foglio Letterario – gli ho persino pubblicato ottimi lavori di saggistica legata al mondo del fumetto (L’identità segreta, Kyoko mon amour) e romanzi (Lungomare, Italoamericana, Metallo d’ombra, Lacrima d’ombra).
Tenebra Lux (170 pagine; 14,90 euro; Edizioni Leucotea) ha preso altre strade, ma non è meno valido di altre cose scritte in precedenza, dal taglio fantastico e surreale. Protagonista della storia un fumettista che si è inventato un mondo parallelo, traducendo in tavole disegnate i romanzi di un certo Del Gaudio, operazione metaletteraria convincente perché almeno due lavori del nostro autore sarebbero perfetti per un adattamento in graphic-novel (Metallo d’ombra e Lacrima d’ombra). La trama non si può raccontare senza togliere al lettore il gusto della scoperta, perché ricca di colpi di scena e risolta soltanto nel finale con un escamotage che lascia le cose a metà strada tra realtà e fantasia.
Diciamo solo che il nostro fumettista si trova imprigionato nel mondo che ha creato con le sue storie disegnate, un non luogo governato da un perfido clown che ricorda il personaggio terrificante di IT di Stephen King, per fortuna pervaso anche da entità positive che lo aiuteranno nel compito di tornare al punto di partenza.
Un romanzo lineare, per niente sperimentale (per fortuna!), scritto come logica e sintassi comandano, senza la pretesa di fare alta letteratura ma solo di intrattenere – in maniera colta e intelligente – raccontando una storia fantastica che a tratti si abbandona a momenti sentimentali. Non a caso, leggendo le prime pagine mi è venuto a mente La ragazza di Trieste di Pasquale Festa Campanile (romanzo e film), dove un maturo disegnatore di fumetti vive una storia d’amore con una strana ragazza che improvvisamente compare nella sua vita. E sono andato avanti nella lettura avendo bene impressa nella mente l’immagine di Ornella Muti per il personaggio femminile e di Ben Gazzara per il fumettista. Sono sicuro che Del Gaudio non ci ha nemmeno pensato ma ogni lettore trova in un romanzo ben scritto un po’ della sua vita e si immedesima nei personaggi alla sua maniera.
Il romanzo presenta come elemento positivo la capacità di far affezionare il lettore ai protagonisti della vicenda e possiede un ritmo incalzante che ti obbliga ad andare avanti per scoprire come andrà a finire.
Alessandro Del Gaudio è scrittore versatile, dai molteplici interessi, la sua anima più sentimentale nel 2015 ha prodotto il romanzo breve Il tuo nome (Sereture Edizioni), che contiene in appendice il suggestivo racconto lungo Welcome, Walter. Una buona lettura, piacevolmente fuori dalle mode, scritta con una prosa lirica, a tratti intervallata da brevi poesie. Due libri molto diversi ma entrambi letture consigliate.