BLOODSTAR NEL REGNO DI AESIR

“Bloodstar nel regno di Aesir” è sicuramente la prima graphic-novel che si possa definire tale, ovvero un romanzo illustrato raccolto in un unico volume e non serializzato, che può quindi permettersi soluzioni grafiche e stilistiche che, pur pescando a piene mani nella tradizione del fumetto popolare, si rifanno alla pittura e all’illustrazione in genere, combinando il tutto con la ricchezza di testo tipica della letteratura.

La storia si basa sul breve racconto “La valle del verme” di Robert Ervin  Howard, il creatore di “Conan il barbaro”, ed è stata magnificamente illustrata da Richard Corben, couadiuvato nell’adattamento dei testi da John Jakes, e pubblicata per la prima volta nel 1976 da The Morning Star Press (in Italia da Milano Libri nel 1981) in una edizione limitata, autografata e numerata, poi in seguito ristampata più volte in volumi in edizione economica.

La novella di Howard, pubblicata dallo scrittore di Cross Plains la prima volta nel 1934 sulla rivista “Weird Tales”, aveva già avuto una prima versione a fumetti nel 1973 per il magazine “Supernatural Thrillers” scritta da Roy Thomas e Gerry Conway, disegnata da Gil Kane e inchiostrata da Ernie Chan. In questa versione, alla ragazza senza nome descritta da Howard che si incontra con il protagonista, venne dato il nome di Helga, mentre in “Bloodstar” fu cambiato in Helva e diventò la donna di cui si innamora il protagonista.

Fin da quando aveva disegnato la prima versione a fumetti del racconto, Gil Kane era intenzionato a fare de “La valle del verme” una versione più lunga e fu proprio lui, insieme ad Armand Eisen, a contattare Corben per sapere se fosse interessato a lavorare alla graphic-novel. In origine il libro avrebbe dovuto intitolarsi “King of the northern abyss”, poi Kane decise di cambiare il nome del protagonista, e quindi dell’opera, da Niord in Bloodstar e creò le caratteristiche del personaggio, ispirandosi anche, soprattutto nel primo capitolo, al breve racconto di H.G. Wells intitolato “La stella”. Inizialmente però la casa editrice avrebbe dovuto pubblicare altri due racconti di Howard, “Skull-Face” e “Swords of the Red Brotherhood”: a quel punto John Jakes prese in mano il progetto e lo ampliò aggiungendovi materiale tratto dalle due storie e solo alla fine Richard Corben, accettato l’incarico, revisionò, riscrisse e aggiunse del suo, confezionando l’opera definitiva.

“Bloodstar nel regno di Aesir” è il racconto della vita di un mitico eroe e della sua eredità, ambientato in un mondo post-apocalittico precipitato in una sorta di Medioevo futuro, dove a comandare sono la spada e la magia. Il protagonista vive in pace con la sua tribù e vorrebbe costruirsi una famiglia, ma viene catapultato in una serie di avventure suo malgrado, in cui deve vedersela con eserciti di barbari e creature di ogni genere e infine si troverà a combattere contro un mago pazzo chiamato il “Re dell’abisso del Nord”.

Si nota all’interno della storia, che comunque rimane a tutti gli effetti un fantasy, un bizzarro mix tra la mitologia greca e quella scandinava, con una punta di fantascienza, cui si aggiungono i terribili mostri scaturiti dalla fantasia di Corben (e dai suoi incubi peggiori), eroi incredibilmente muscolosi e fantastiche donne con misure abbondanti che danno quel tocco sensuale che non guasta.

Davide Longoni