Titolo originale: Aquaman
Anno: 2018
Regia: James Wan
Soggetto: dai fumetti di Mort Weisinger e Paul Norris, storia di Geoff Johns, James Wan e Will Beall
Sceneggiatura: David Leslie Johnson-McGoldrick e Will Beall
Direttore della fotografia: Don Burgess
Montaggio: Kirk M. Morri
Musica: Rupert Gregson-Williams
Effetti speciali: Kirk M. Morri, Brenden Barry Brown, Hauk Olafsson e Tony Watt
Produzione: Jon Berg, Walter Hamada, Geoff Johns, Deborah Snyder, Zack Snyder, DC Entertainment e Warner Bros
Origine: Stati Uniti
Durata: 2 h e 23′
CAST
Jason Momoa, Amber Heard, Willem Dafoe, Yahya Abdul-Mateen II, Temuera Morrison, Nicole Kidman, Patrick Wilson, Dolph Lundgren
TRAMA
Il pescatore Tom Curry un giorno trova una donna ferita fuori dalla sua casa, nel mare, la soccorre e se ne innamora, scoprendo che si tratta della principessa di Atlantide, fuggita dal suo mondo per le sue assurde regole. Dal loro amore nasce Arthur ma un giorno lei viene rapita e riportata sotto il mare.
Arthur, ormai adulto, vive una doppia vita di super eroe contro il crimine come Aquaman, scontrandosi ad un certo punto con il predone David: ma dalle profondità del mare si manifesta il suo destino, la principessa Mera gli chiede infatti di prendere posizione contro un dittatore che potrebbe distruggere il regno degli abissi e quello degli umani. Aquaman scoprirà un fratellastro che non credeva di avere, cosa vuole essere e cosa è successo alla madre da sempre rimpianta insieme a suo padre e data per morta.
NOTE
Era abbastanza inevitabile che dopo Superman e Batman arrivasse anche Aquaman, altro supereroe DC Comics, il più fantasy, con richiami alle leggende di Atlantide. In origine il protagonista in questione è un atletico biondo stile California, ma risulta senz’altro una scelta vincente aver scelto per il suo ruolo Jason Momoa, già icona del fantastico grazie al ruolo abbastanza breve ma carismatico in Game of thrones, diversissimo dal modello originale, politicamente scorretto tra maniere grezze e parolacce ma irresistibile e non solo da un punto di vista ormonale.
Aquaman, primo capitolo di una serie di film solo sul principe di Atlantide, convince subito in un film che mescola fantasy e ecologismo, lotte per il potere tra Game of thrones e Shakespeare, caccie al tesoro modello Indiana Jones e un richiamo ai moderni pirati, terrore ancora oggi dei mercantili.
Un film senz’altro che si lascia vedere, divertente ma non solo, capace di non prendersi sul serio, grazie anche a Jason Momoa, molto diverso dai perfettini Henry Cavill e Ben Affleck e per questo già capace di rubare loro la scena dai tempi di Justice League. Buono anche il resto del cast, in particolare il precettore Nuidis di Willem Dafoe; il padre di Aquaman, interpretato dall’attore neozelandese e di origine Maori Temuera Morrison; e l’algida Nicole Kidman, perfetta regina degli abissi.
Forse, di tutte le riletture di super eroi che il cinema ha fatto in questi anni, è la più riuscita, capace di modernizzare un personaggio e cambiarlo ma senza snaturare lo spirito, mettere insieme fantasia e realtà, coniugare avventura, divertimento, ironia e sentimenti, tanto che sono in molti ad aspettare il nuovo capitolo, e non solo per rivedere l’innanzitutto simpatico Jason Momoa, un super eroe per il nuovo millennio, che guarda ad un mondo multietnico in cui la diversità è ricchezza, ma bisogna farlo capire ai cattivi. In attesa della prossima avventura.