Autrice che vive a metà fra il fantastico e la poesia, insegnante e curatrice di siti dedicati al mistero e di rubriche di arte e cultura, vincitrice di svariati premi: questo e molto di più è Myriam Ambrosini, una scrittrice poliedrica dalle immense qualità che vale la pena conoscere meglio.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È MYRIAM AMBROSINI?
Bella domanda… Proverò allora a rispondere con una mia breve poesia che scrissi qualche anno fa:
“Come l’incerta luce
prima dell’alba
prima del tramonto.
Potrei essere un sogno nuovo
Una fantasia.
Hanno aperto un’altra anima.
Il mio mistero è intatto.”
COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?
Probabilmente sono stata iniziata alla scrittura, ancora in tenerissima età, dalle tante letture sostenute e, credo, anche per riempire molti vuoti, derivati da un costante stato di solitudine.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATA?
Per un autore ogni parto della fantasia è, appunto, come un figlio, ed i figli si amano – o dovrebbero essere amati – in ugual modo. Molte poesie comunque, quali specchio di fulminanti emozioni, mi sono assai care e romanzi, quali “Il Bestemmiatore”, edito nel 2012, e sicuramente “Un cuore altrove … con ogni parte di me“.
GIUSTAPPUNTO. RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER KIMERIK EDIZIONI IL ROMANZO “UN CUORE ALTROVE”. CE NE VUOI PARLARE?
Non è semplice parlare di “Un cuore altrove”, perchè è un romanzo in gran parte istintuale, fatto di emozioni e sensazioni, direi, persino arcane. Nello specifico, tratta comunque di un trapianto di cuore, subito dalla protagonista – Lia – che determina l’apertura su di una dimensione sconosciuta, dove l’antico vissuto si mescola con un nuovo presente e, non soltanto le emozioni e le sensazioni di donatore e ricevente s’intrecciano, ma gli stessi ricordi appartengono ad entrambi i protagonisti.
QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?
Non c’è stata una reale difficoltà nella rappresentazione dei personaggi o d’ambientazione. Più difficoltosa l’introspezione dei sentimenti e la filosofia di base di alcune domande – inerenti al senso stesso della vita -, per loro natura, senza risposta.
IL ROMANZO SFIORA PIU’ GENERI SENZA MAI SOFFERMARSI IN PARTICOLARE SULL’UNO O SULL’ALTRO, RIUSCENDO AD AMALGAMARLI TALMENTE BENE DA NON RIUSCIRE A CAPIRE DOVE FINISCA L’UNO E INIZI L’ALTRO. FANTASY, NOIR, GIALLO, MYSTERY… PER QUANTO TI RIGUARDA PERO’, QUAL E’ IL TUO GENERE PREFERITO, QUELLO IN CUI MEGLIO RIESCI A CALARTI?
Il fantasy ed il mistery.
VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?
Vorrei tanto che “il cartaceo” non scomparisse mai. Amo l’odore della carta, lo scricchiolio dei fogli che formano le pagine di un libro. Ritengo comunque che queste due realtà possano ancora, almeno per un certo tempo, convivere.
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO/MISTERIOSO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?
Sì, sicuramente ho avuto una predilezione per questi due generi – che, nel mio caso, sfociano spesso anche nel surreale -, ma non saprei dire perchè questi due generi mi rimangano più congeniali e dunque io li prediliga.
E INVECE COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA POESIA?
La passione per la poesia, oserei dire che è nata insieme a me. Quando ero infatti una bimbetta di soli sei/sette anni (avevo sostenuto la prima elementare a cinque anni d’età) scrissi i miei primi versi che fui poi costretta a recitare nel piccolo teatro dell’Istituto di suore dove seguivo i miei studi elementari.
DURANTE QUESTI ANNI HAI VINTO O SEI STATA SEGNALATA IN NUMEROSI PREMI: COSA PUOI DIRCI IN MERITO?
Sì … ma negli anni passati. Negli ultimo tempi non ho più partecipato volontariamente ad alcun concorso. Vinsi, a suo tempo, il prestigioso premio “Poesia Camaiore” con una silloge di poesie dal titolo “Porti lontani” e, più recentemente, a cura della Casa editrice di allora, ho vinto il primo premio per romanzo edito “E’ tempo di cultura” con il romanzo “Il Bestemmiatore”.
FRA LE VARIE COSE DI CUI TI SEI OCCUPATA, HAI ANCHE FATTO PARTE DELLA GIURIA LETTERARIA DEL CONCORSO “PAROLE IN MOVIMENTO” DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE FONOPOLI, CURATA DAL CANTAUTORE ROMANO RENATO ZERO. VUOI RACCONTARCI QUESTA ESPERIENZA?
Un’esperienza coinvolgente che mi diede, a suo tempo, modo di frequentare Renato Zero. Purtroppo non essendo andato in porto il progetto ambizioso di “Fonopoli”, questo concorso non si e più tenuto e dunque non mi è stato dato modo di godere ancora una volta di tale esperienza.
VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Questa è forse la risposta più difficile da dare. Sinceramente non lo so. Sono le storie stesse a raggiungermi e ad impossessarsi poi letteralmente di me. Sicuramente dentro c’è anche la rielaborazione di ricordi, un sussulto dell’inconscio e la trasposizione di alcune sensazioni ed emozioni che, dal piano personale, passano poi a quello dei personaggi.
QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?
I nomi da dare sarebbero molti, poichè sono da sempre una lettrice accanita. Tanto per citarne qualcuno, tra i classici, sicuramente Sheakespeare, Cecov, Dostoiewsky, Flaubert, Edgar Allan Poe. Tra i moderni mi soffermerei invece su Bulgacov (Il Maestro e Margherita), Stephen King e, tra gli italiani, Pasquale Festa Campanile ed Umberto Eco.
E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?
Anche qui il panorama è vastissimo, mi limiterò dunque a tre o quattro titoli, quali, ad esempio: “L’Attimo fuggente”; “La strada” (Fellini); “Shining“; “Mission” e tutto il neorealismo italiano.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
I progetti per il futuro sono davvero molti. Ho infatti ben quattro romanzi già pronti per la pubblicazione, nonchè una nuova raccolta poetica. Mi limiterò comunque a citare i due progetti che mi stanno, al momento, più a cuore, e cioè:
a) IMAGELAND – favola lunga dove, dal potere immaginifico di una bambina – Ecìla – nascerà un intero paese, popolato, tra l’altro, da animali parlanti e personaggi misteriosi (L’uomo dello specchio), spesso con spiccato valore “di simbolo”. Un mondo fantastico dunque dove luce e buio verranno presto a contrapporsi.
b) PHANTAZO – la descrizione, attenta soprattutto ai sentimenti ed all’introspezione, di un microcosmo quale va di norma a rappresentare un Ospedale, visto però da un’angolazione sicuramente sorprendente e da “una voce narrante” quanto mai insolita e misteriosa.
DUNQUE LA NOSTRA MYRIAM E’ SEMPRE IN COSTANTE MOVIMENTO E SENTIREMO PRESTO PARLARE ANCORA DI LEI: NEL FRATTEMPO HA PREPARATO ANCHE ALCUNE SORPRESE PER LA ZONA MORTA, TRE RACCONTI CHE AVREMO MODO DI LEGGERE PROSSIMAMENTE SU QUESTA PAGINE. RESTATE SINTONIZZATI.