
La rivoluzionaria scoperta, fatta dal team di astronomi guidato dal professor Scott Gaudi della Ohio State University ha permesso di individuare, attorno a una stella lontana, un sistema planetario di cui al momento sono stati avvistati due pianeti paragonabili a Giove e a Saturno, “sia per dimensioni e masse che per distanze relative dalla stella centrale del sistema”, ha spiegato l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il sistema si trova a 5mila anni luce da noi e orbita attorno alla stella Ogle-2006-Blg-109L: l’osservazione si è resa possibile grazie a un metodo “sviluppato di recente e – prosegue l’Inaf – potenzialmente in grado di individuare anche corpi celesti di massa pari a quella della Terra”.
Questo metodo si basa sulle lenti gravitazionali, un fenomeno predetto da Albert Einstein: la deviazione dei raggi di luce causata dalla presenza di un campo gravitazionale, in questo caso quello provocato dalla massa della stella e dei suoi due grandi pianeti. Una misura assai complessa che, sottolineano dall’Inaf, “ha richiesto ben undici giorni di osservazioni” ma è anche “uno tra i metodi più promettenti per individuare pianeti analoghi alla Terra”.
“Quello che abbiamo trovato è un sistema solare simile al nostro”, annuncia Dan Maoz, astrofisico israeliano che sta trascorrendo un anno sabbatico in Italia e fa parte del gruppo guidato dal professor Gaudi. “Potremmo dire che si tratta di un sistema solare in scala uno a due, perché la stella centrale ha una massa che è la metà di quella del Sole e i due pianeti che le ruotano attorno, il ‘Giove’ e il ‘Saturno’, sono la metà dei nostri giganti gassosi, così come risultano dimezzate le loro distanze relative”.27/02/2008, Davide Longoni