C’E’ QUALCUNO LASSU’ (1997) – PARTE 09
…e altri ancora
Parliamo adesso di un film passato troppo in sordina: Mimic (Mimic) di Guillermo Del Toro. Un’entomologa e suo marito cercano con ogni mezzo di arrestare un’epidemia che sta uccidendo migliaia di bambini a New York. Per fare questo sono costretti a manipolare il DNA di diverse specie animali allo scopo di creare il contro virus. La scienziata chiama la nuova specie la progenie di Giuda e con l’aiuto del marito inserisce la nuova creatura nell’ecosistema di New York convinta che non sopravviverà oltre tre mesi. Purtroppo questo non avviene e la creatura subisce altre mutazioni diventando non solo gigantesca ma anche tremendamente affamata. Nel cast un formidabile Giancarlo Giannini.
Ancora non avevamo parlato di sequel ma lo facciamo ora con Species II (Species II) di Peter Medak. Al ritorno dalla sua missione sul pianeta Marte, un astronauta viene infettato da una misteriosa creatura aliena che lo trasforma lentamente in una entità extraterrestre con uno scopo preciso: fecondare una femmina terrestre per creare la nuova razza che dominerà il mondo. I suoi tentativi vengono frustrati dal fatto che nessuna delle normali donne terrestri è in grado di portare a termine la gravidanza partorendo così esseri deformi. Per poter trovare l’uomo e la sua virulenta covata i terrestri utilizzano nuovamente un altro essere alieno, Eve, ricreato in laboratorio come quello del precedente film ma tenuto sotto stretto controllo. Quando i due s’incontrano l’istinto materno della ragazza prende il sopravvento e fugge per accoppiarsi con l’uomo in modo da poter creare la solita razza pura e invincibile che possa sottomettere l’umanità e bla bla bla…
Museo di Storia Naturale di Chicago: teatro di una serie di inspiegabili e bestiali delitti. Una creatura di antica provenienza ma generata da un DNA impazzito, è tornata da tempo per scatenare la morte. Stiamo parlando di Relic (Relic) di Peter Hyams, pellicola che tiene per metà col fiato sospeso e per l’altra metà impegna la materia grigia dello spettatore nella ricerca di un telecomando per lo zapping…
Per la sezione più spendo e meno guadagno ecco L’uomo del giorno dopo (The Postman) di Kevin Costner: ambientato nel 2013 – dopo il solito olocausto nucleare – il nostro mondo è abitato da piccole comunità isolate in perenne guerra tra loro e minacciate da bande come gli Holnists. Per una curiosa serie di coincidenze un uomo, fingendosi postino, riesce a collegare tra loro queste comunità e a fare in modo che possano ribellarsi alle bande di saccheggiatori arrivando lentamente a creare un mondo nuovo. Costner ha dato prova di sapere lavorare bene anche sulla terra ferma oltre che nell’acqua, ma la lunghezza eccessiva del film a volte lo rende lento e non digeribile…
Rob Bottin, dopo aver realizzato gli scarafaggi mutanti di Mimic, è l’autore dell’incrocio tra una medusa e un calamaro nel film di Stephen Sommers Deep Rising – Presenze dal profondo (Deep Rising). Una gigantesca e modernissima nave da crociera nei Mari della Cina viene assalita da queste gigantesche creature e quasi tutti i passeggeri vengono maciullati. A bordo della stessa si trovano anche dei pirati ma i mostri non guardano in faccia nessuno e trovano appetitosi pure loro. Dal progetto di Rob Bottin si è passati all’animazione vera e propria ad opera della Dream Quest che ha usato il laser per costruire di fatto la creatura e i set virtuali nei quali doveva interagire. Cinquanta modellisti hanno lavorato per costruire la grande nave. Un modello di undici metri e mezzo assolutamente realistico e uno di ben trentatré metri e mezzo che doveva servire per la gigantesca esplosione finale. La voce della creatura è stata ottenuta miscelando versi provenienti da vari animali (maiali, foche, cebi cappuccini) con le voci di un cantante Gospel e di un uomo con la laringite (lode al malato che si è prestato). Il film è stato girato nei pressi di Vancouver in ottantacinque giorni e la località è stata scelta per i costi nettamente inferiori come d’altra parte aveva cercato di continuare a fare Chris Carter, il creatore di X Files, fino a che i capricci di David Duchovny non lo hanno costretto ad andare a girare negli USA.
Remake del film Un professore tra le nuvole è questo Flubber (Flubber) di Les Mayfield. Un professore genialoide e distratto, perfettamente interpretato da Robin Williams, è riuscito a creare una sostanza capace di respingere la forza di gravità. Il nostro eroe la usa per salvare il college dove lavora e il suo fidanzamento, il tutto in mezzo a una serie di esilaranti trovate con una sostanza, opera del computer, dotata di una propria personalità. Prova di elevata magistralità nell’uso degli sfx è la sequenza in cui il flubber, la sostanza, dà inizio a uno spettacolino di canti, balli e animazioni a profusione…
Altri animali feroci imperversano in Anaconda (Anaconda) di Luis Liosa. Una troupe cinematografica si inoltra nel cuore dell’Amazzonia per girare un documentario sugli Indios Shirishama, aborigeni che non hanno mai avuto contatto con l’uomo bianco e la sua civiltà. Per poter raggiungere la dispersa località dove vivono questi indigeni è necessario risalire il Rio della Amazzoni ed è proprio percorrendo questo grande fiume che essi si imbattono in uno strano personaggio, Paul Sarone (John Voight), che s’impossessa della spedizione facendo loro modificare la rotta per andare a cercare l’anaconda gigante. Purtroppo per loro la trovano. Il gigantesco rettile (dodici metri) è stato realizzato a grandezza naturale da Walt Conti, in lattice e completamente animato da servomeccanismi e cavi idraulici controllati da un computer. In questo modo la simpatica creatura è capace di oltre cento tipi diversi di movimenti. Il controllo sull’essere è sempre stato totale tranne in un momento in cui, per uno sbalzo di corrente, si è persa la guida della creaturina che per quasi due minuti ha travolto il set con i suoi oltre nove quintali di peso; è stata comunque debitamente ripresa e inserita nel film con le sue inincontrollabili pazzie.
L’oscuro giustiziere, il combattente delle forze del bene, ritorna nel film di Joel Schumacher Batman & Robin (Batman & Robin) e questa volta il nemico di turno è Mr. Freeze, gelidamente interpretato da Arnold Schwarzenegger, coadiuvato da una botanica (Uma Thurman) che si è trasformata nella velenosa Poison Ivy. Ma nulla da fare contro il nostro uomo pipistrello che svolazza per Gotham City nelle notti di luna piena… uhm no, quello era il lupo mannaro!
Non se ne sentiva la mancanza, ma pazienza, del seguito del film di Carlo Vanzina intitolato A spasso nel tempo – L’avventura continua, dove i nostri due connazionali, Massimo Boldi e Christian De Sica, continuano a essere sballottati nelle pieghe temporali. Questa volta Dean Jones non ha avuto il coraggio di apparire.
Altro inevitabile seguito è questo Il mondo perduto – Jurassic Park (The Lost World) di Steven Spielberg. Quattro anni dopo gli eventi che tutti noi ben conosciamo, i dinosauri continuano ad apparire… ma da dove provengono? Da un luogo chiamato Sito B, che altro che non è che la sede centrale e segreta dove venivano clonati i dinosauri. Due spedizioni approdano sull’isola con diversi intenti ma le necessità finiranno di fonderle in una sola in perenne combattimento contro i mostri del passato. Ancora una volta il computer viene in aiuto dell’animazione dosando in maniera ancora più accurata gli effetti speciali; purtroppo la storia non regge il confronto con la precedente realizzazione.
Ha fatto impazzire l’America e la Gran Bretagna, ha sconvolto i sogni erotici delle teenager di tutto il mondo… è lui… è Mike Mayers, alias Austin Powers: il controspione (Austin Powers: International Man of Mystery) di Jay Roach. Un maldestro agente segreto viene ibernato e si ritrova scongelato nel mondo moderno alle prese con una realtà totalmente diversa da quella cui era abituato. Gag, alto contenuto erotico e sarcasmo alla Mayers hanno fatto di questa pellicola quasi un cult, tanto da convincere la produzione a girarne un seguito.
La seconda Guerra Civile Americana (The Second Civil War) di Joe Dante ci proietta in un’epoca futuristica dove alcuni immigrati costringono il Governatore dell’Idaho a chiudere le frontiere per poter ottenere l’indipendenza, ma il Presidente degli Stati Uniti gli lancia invece un ultimatum. L’avvicinarsi di una guerra civile spinge la televisione a mandare in onda gli avvenimenti in diretta, spodestando l’audience delle telenovelas.
Film canadese è Cube (The Cube) di Vincenzo Natali. Sei persone si trovano imprigionate in una struttura misteriosa e nessuno di loro sa come sono capitate lì né come si fa a uscirne. In seguito constateranno che si trovano in un gigantesco cubo formato da tanti piccoli cubi: alcuni di questi nascondono pericoli mortali. Non è un caso il fatto che siano lì e nemmeno è un caso che quelle persone particolari si trovino assieme. Forse è una specie di esperimento, di test. Ma chi lo sta effettuando?
Consigli per gli acquisti
A spasso nel tempo… L’avventura continua Filmauro
Alien – La clonazione Warner
Anaconda Universal
Austin Powers: il controspione Cecchi Gori
Batman & Robin Warner
Contact Warner
Cube Eagle
Deep rising: presenze dal profondo Medusa
Flubber Disney
Gattaca Universal
MIB Universal
Mimic Eagle
Il mondo perduto – Jurassic Park Universal
Il quinto elemento Filmauro
Relic Universal
La seconda Guerra Civile Americana Eagle
Sfera Warner
Species II Fox
Starship troopers Columbia
L’uomo del giorno dopo Warner
(9 – fine)