I venti anni di complesso lavoro del Lucania Film Festival, organizzato dall’associazione Allelammie di Pisticci (Matera) per portare in Basilicata le migliori energie del cinema indipendente, si vedono tutti. Anche l’edizione 2019, svolta da mercoledì 7 a domenica 11 agosto, per il sesto anno, negli ampi spazi del Centro per la creatività Tilt di Marconia di Pisticci, è stata di grande qualità ed elevato livello. Erano quaranta le opere selezionate per la fase finale del Concorso internazionale film, giudicate dalla giuria composta da Matteo Pianezzi, Sara Lorusso e Anna Budanova.
Vincitore come Miglior film è risultata la pellicola cipriota “Sunrise in Kimmeria” del regista Simon Farmakas. “A Pantareno”, opera proveniente dalla Germania, di Ettore Camerlenghi e Alexis Fitakas è andato il premio quale Miglior documentario. Riconoscimenti pure ai cortometraggi italo-inglese “Inanimate”, diretto da Lucia Bulgheroni; a “La Strada vecchia” di Damiano Giacomelli di produzione italiana e a “Nieoczekiwane” del polacco Mateus Bulawa. Nella sezione Spazio Italia ha prevalso “The Rebel’s Escape” di Eugenio Morina. Tra i premiati dalla giuria Pop l’opera “Here my village” dell’iraniano Abas Aram.
La cerimonia, svoltasi domenica 11, è stata presieduta dal grande regista di film horror Dario Argento, accompagnato per l’occasione dalla figlia Fiore, alla quale interessava molto visitare la regione, e da Daniele Luxardo noto fotografo oltre che cugino del cineasta. La partecipazione di Dario Argento ma anche di Carlo Verdone, i due testimonial dell’evento quest’anno, è stata molto apprezzata richiamando anche l’attenzione del pubblico generalista che ha affollato le serate dedicate ai due ospiti d’onore. In particolare a Dario Argento, il direttore artistico del Festival Rocco Calandriello, ha chiesto la disponibilità di sovrintendere ad un progetto cinematografico, pensato da tempo, relativo alla cultura popolare della Basilicata. Anche facendo riferimento agli studi etno-antropologici di Ernesto De Martino riportati in “Sud e Magia” e ai racconti visionari delle “Città invisibili” di Italo Calvino si intende realizzare un percorso che interessi i paesi lucani, gli antichi riti religiosi e profani, i simboli magici e le pratiche di fascinazione.
A tal proposito, e per far meglio conoscere la terra lucana (in un breve scambio di battute Dario Argento ci ha rivelato di esserci stato diverse volte e di apprezzarla molto), Calandriello lo ha omaggiato di un libro artistico sulla regione. L’incontro con il pubblico, condotto da Fabio Morici, è avvenuto nella Piazzetta Ettore Scola gremita oltre che dai giovani cineasti e attori che nel pomeriggio avevano partecipato alla master class del maestro Diario Argento, anche da appassionati e curiosi. Dopo aver discusso delle caratteristiche di quello che considera il suo capolavoro ossia “Suspiria”, proiettato in prima serata, il regista ha raccontato la sua esperienza nel mondo del cinema iniziata come giornalista e sceneggiatore e proseguita con i film (che spesso hanno riscosso molto più successo all’estero che in Italia) a partire da “L’Uccello dalle Piume di cristallo” (1970), “Profondo Rosso” (1975) “Suspiria” (1977) “Phenomena” (1980), “La Sindrome di Stendhal” (1996), “Il fantasma dell’opera” (1998) di cui, nell’attenzione generale, ha raccontato genesi e aneddoti.