FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 01 – PARTE 03

FANTASCIENZA DA GUARDARE IN CASA (TV – HOME VIDEO) – PARTE 03

1969 – 1975

Due giovani frequentano una scuola di pittura. Si chiamano Jason e Janet e sono innamorati ormai da tempo. Durante una lezione entra nella loro vita un misterioso pittore di successo di nome Charles Buttler. I suoi quadri mostrano esseri deformi e angoscianti. Con orrore Jason scopre che l’uomo usa un siero per deformare i visi e ha usato questo preparato su Janet dopo averla rapita. Nel tentativo di salvarla Jason viene catturato a sua volta, fugge con l’aiuto di Janet dopo aver colpito a morte Charles. Quando torna nella casa degli orrori e la polizia lo segue anche lui si è orribilmente trasformato. Il film è del 1969 e s’intitola Scream Baby Scream. La regia è di Joseph Adler.

All‘arte di Karel Zeman e alla fantasia di Jules Verne, dobbiamo questo affascinante film intitolato La Pazza corsa della Cometa (Na Komete, 1969), apparso da noi in TV: un ufficiale dell‘esercito francese nel 1888 racconta delle sue avventure in nord Africa, quando in cielo compare una gigantesca cometa. Nessuno presta troppa attenzione all‘evento finchè, con una enorme esplosione, la cometa si scontra con la Terra, strappandone una fetta poi si allontana nuovamente portando con sé alcuni abitanti. I nostri eroi incontreranno molte forme di vita sulla cometa mentre la cavalcano negli spazi. (DVD: Sinister film).

Colossus, The Forbin Project (Colossus, The Forbin Project, sempre 1969) è un altro inedito cinematografico trasmesso solo successivamente e in tarda serata sulla RAI. Una sorte immeritata in effetti, in quanto si tratta di una decorosa pellicola girata da Joseph Sargent e interpretata correttamente da Eric Braeden nel ruolo del professor Forbin, creatore di un gigantesco computer che viene isolato, per sempre, all’interno di una montagna e capace di gestire ogni e qualunque tipo di difesa e di attività umana. Purtroppo il cervellone comincia ad agire per proprio conto e, collegatosi con un suo gemello russo, assoggetta gli esseri umani ai suoi voleri. L’uomo non si arrenderà mai… Il film è stato tratto dal romanzo Colossus edito sui Romanzi di Urania della Mondadori. (DVD: Shockproof).

Uno dei nostri temi più ricorrenti, quello degli scienziati pazzi, ritorna in una pellicola di Jesus (Jess) Franco intitolata La Vendetta del Dottor Mabuse (La Vengeanza del Dr. Mabuse, 1970) e che risulta essere apparso in Italia solamente nel circuito televisivo e in versione sottotitolata. Il diabolico dottore, con l’aiuto del suo complice, Hermann, ruba delle pietre provenienti dalla Luna in quanto esse sono elemento basilare per costruire un raggio che ha il potere di controllare gli esseri umani a distanza. L’Ispettore Thomas risolverà il caso.

Passiamo al 1971 per un film presentato solo e fugacemente, nel circuito televisivo. Si tratta di Sette per l’infinito contro i mostri spaziali, una produzione Independent International, girato da Al Adamson e possessore di ben cinque titoli alternativi. Normalmente conosciuto come: Horror of the Blood Monsters, lo si può trovare anche come: Creatures of the Red Planet, o Flesh Creatures of the Red Planet, o The Flesh Creatures o anche come: Vampire man of the lost Planet. Tra gli interpreti c’è John Carradine le cui parti sono state inserite successivamente per garantire un nome noto a un film che definire mediocre è un complimento. La trama: un gruppo di astronauti raggiunge il pianeta Astrogues per poterne controllare le condizioni ambientali. In orbita resta uno scienziato (John Carradine) mentre l’esplorazione del pianeta, in mezzo ad umanoidi e cavernicoli e misteriose radiazioni cromatiche che servono a nascondere le parti in bianco e nero della pellicola, costringono i cosmonauti ad affrontare ostacoli più che difficili, estremamente ridicoli (DVD: Pulp Video).

Ora accenniamo a Il caso Trafford (Quest for Love, 1971) di Ralph Thomas e diciamo che, a causa di un esperimento, uno scienziato finisce in una dimensione parallela dove esiste una copia di lui stesso che di mestiere fa il commediografo, ma esiste anche una copia della moglie morta che, in questo caso, potrebbe essere salvata.

È del 1971 La fuga (Escape) di John Llewellyn, un film televisivo con Christopher George che racconta la storia di due evasi che cercano di salvare uno scienziato rapito da una diabolica organizzazione che vuole, tanto per cambiare, dominare il mondo. Nelle intenzioni dei produttori doveva essere un pilot, ma la serie non fu mai realizzata per lo scarso successo commerciale ottenuto.

Trasmesso solo per la televisione è Octaman (Octaman, 1971) di Harry Essex, forse l’ultimo film di Jeff Morrow e non certo uno dei suoi migliori ma certamente l’ultimo film dell’attore Pier Angeli che morì durante la lavorazione del film per un eccesso di barbiturici. Per il resto la lotta contro questo mostro tentacolato, una delle prime creature realizzate da Rick Baker, non esce dai soliti luoghi comuni. Il regista, che fu lo sceneggiatore de Il Mostro della Laguna Nera, non ottiene nemmeno lontanamente di avvicinarsi al suo illustre predecessore.

Nel 1972, e uscito in Italia solo in VHS molto più tardi, abbiamo Baffled – Una testa di lupo mozzata (Baffled). Divenne il film più odiato della stagione dal momento che il suo interprete principale Leonard “Spock” Nimoy, rifletteva l’altra metà del vulcaniano che tutti conoscevano, quello spericolato, irrazionale, dotato di poteri paranormali ed estremamente loquace. Egli interpretava il ruolo di un corridore automobilista con sempre più frequenti flash di avvenimenti riguardi persone a lui estranee. La regia è di Philip Leacock. (DVD: Mosaico Media).

Asphyx (Asphyx) per la regia di Peter Newbrook è una storia davvero singolare: uno studioso di scienza alla fine del Diciannovesimo Secolo, Hugo Cannigham, scopre il segreto dell’immortalità. Il corpo muore solo se l’Asphyx, lo spirito della morte, lo abbandona e, riuscendo a imprigionarlo, si diventa immortali. Questo è quello che egli riesce a ottenere, ma durante le sue ricerche e i suoi esperimenti, muoiono i suoi figli e il suo collaboratore. È condannato, immortale, ma sempre più vecchio, a vagare per il mondo. (DVD: Sinister Film).

Siamo ora nel 1973 e dobbiamo parlare di Slok (Slock), esordio ufficiale alla regia di John Landis (Un Lupo Mannaro americano a Londra, The Blues Brothers, ecc…) con un film che vorrebbe essere una satira dei luoghi comuni della fantascienza e, in parte, riesce nel suo intento. La storia, peraltro giunta fino a noi grazie solo all’home video, tratta di una sorta di gorilla che semina il panico in una cittadina. Identificato come l’ormai mitico “anello mancante” e risvegliatosi dal suo sonno profondo, imita King Kong rapendo una ragazzina e restituendola poi tra le braccia del suo fidanzato. Con il viso inondato di lacrime muore, forse colpito dai proiettili della Guardia Nazionale o, forse, dal dolore di perdere Mindy, la fanciulla. (DVD: Enjoy).

Un altro inedito cinematografico ci viene presentato con il film di Gary Sherman Non prendete quel Metrò (Death Line, 1973), interpretato da Christopher Lee e Donald Pleasence. La storia parla di assassini crudeli quanto misteriosi che si aggirano tra i binari della metropolitana londinese. Un Ispettore di Scotland Yard (Donald Pleasence) indaga su questi omicidi e scopre che gli assassini sono i discendenti di alcuni operai che sono rimasti sepolti in un crollo durante la costruzione del Metrò. I corpi, infatti, non sono mai stati ritrovati ed essi hanno vissuto e prolificato isolati dal resto del mondo regredendo a uno stadio barbarico.

Peter Fonda appone la firma su Idaho Transfer (‘73) in un inedito, uscito solo in Vhs, che vede Keith Carradine e Kelly Bohannon come interpreti; la trama potrebbe sembrare semplicistica, ma vedendo attentamente il film si notano degli spunti molto intelligenti. Un manipolo di giovani scienziati inventa una poderosa macchina per viaggiare nel tempo e la sperimentano coraggiosamente: si ritrovano così in un futuro squassato, in una civiltà violenta… dovranno portare a termine una missione quasi impossibile per poter salvare la razza umana dall’estinzione. (Uscito in VHS).

Ed ora abbiamo un film apparso da noi solo in videocassetta. S’intitola Brain Control – Alterazioni Progressive (The Happiness Cage,1973) per la regia di Bernard Girard: uno scienziato tedesco sta compiendo esperimenti usando cavie prese fra i soldati e inserendo loro dei chip che li rendono più feroci, combattivi e resistenti alle fatiche, dei precursori dei cyborg, insomma. Il progetto deborda ed ora bisogna fermare questi soldati…

Anche la creatura di Mary Shelley ha conosciuto i fasti televisivi, per esempio in Frankenstein (1973) di Glenn Jordan, un film televisivo. È ispirato fattivamente al romanzo dove lo scienziato crea la creatura usando dei pezzi di cadaveri ma, in questo caso, i mostri sono le cosiddette persone normali che sfuggono la solitaria creatura trasformandola, con il loro odio e disgusto, in un assassino.

Nello stesso anno, e cioè il 1973, arriva anche il film televisivo Frankenstein: la storia vera (Frankenstein: The True Story) per la regia di Jack Smight con James Mason. Non si tratta certamente di una versione fedele del romanzo di Shelley poiché tratta di un giovane scienziato inesperto e di un mostro docile. Il vero mostro della storia è il Dottor Polidori (James Mason) che uccide facendo credere che sia la creatura l’assassino.

Un altro film televisivo è Il Pianeta Torgh (The Stranger, 1973) per la regia di Lee H. Katzin, che racconta la drammatica odissea di un’astronauta che riesce a tornare sulla Terra dopo essere precipitato su un mondo gemello del nostro. Il suo soggiorno su Terra è drammatico in quanto gli viene data la caccia come a un criminale.

Nel futuro anche la chiesa vorrà mettersi al passo con i tempi, ma non sarà facile per chi vuole restare legato alle vetuste, obsolete regole antiche. È quello che succede nel telefilm americano del 1973 Il confronto (Catholics) di Jack Gold, peraltro interpretato da Trevor Howard, Martin Sheen e Raf Vallone.

Dark Star (Dark Star, 1974) è l’importante esordio alla regia di John Carpenter (La Cosa, Starman, Fantasmi da Marte), un film di nemmeno ottanta minuti derivato poi, come fece George Lucas, da una short-story girata all’università e poi dilatata. Il soggetto di Dan O’Bannon narra, in maniera volutamente ironica, di quattro strambi astronauti il cui compito è quello di bombardare i pianeti che se ne escono dalle loro orbite. Tra l’altro devono pure vedersela con un buffo alieno simile ad un’anguria con le zampe. Tra gli interpreti lo stesso Dan O’Bannon. (DVD: Cult Media).

Drammatica è la storia che offre il film televisivo Morire per vivere (Live Again, Die Again) di Richard A. Colla del 1974. Una donna ritorna in vita da un processo ibernante al quale era stata sottoposta trent’anni prima quando era morta per una febbre reumatica. Si trova così in un mondo nuovo, con un marito ormai vecchio e una figlia mentalmente instabile.

Remake non dichiarato di Occhi senza volto è Terrore nel buio (Mansion of the Doomed) di Michael Pataki (1974) e interpretato, questa volta, da Richard Basehart e Lance (Millenium) Henriksen: il Dr. Chaney è un chirurgo tra i migliori e sta sperimentando, da parecchio tempo, una tecnica che consente il trapianto completo del bulbo oculare. Essendo stato la causa involontaria di un incidente stradale nel quale la propria figlia ha perso la vista, egli cerca in tutti i modi di ridargliela. Dapprima usa gli occhi del fidanzato, poi, quando la ragazza ha una crisi di rigetto, egli rapisce altre persone e tenta di nuovo…

La scomparsa del volo 412 (The Disappareance of Flight 412), sempre del 1974, per la regia di Jud Taylor ci trasporta con molta verosimiglianza dentro la storia di un aereo militare che avvista in cielo un oggetto volante non identificato e dopo che due jet militari sono misteriosamente scomparsi. Il caso deve essere messo a tacere e, dopo che i piloti vengono interrogati e sequestrati in una base militare in disuso, anche loro sono pronti a dichiarare di essersi sbagliati sulla natura dell’oggetto. Glenn Ford è tra gli interpreti.

Altro film televisivo di provenienza americana e ancora del 1974 è Dove sono gli altri? (Where Have All the People Gone?) di John Llewellyn Moxey. Rimasti isolati sotto terra un uomo e i suoi familiari sembrano essere i soli sopravvissuti alla catastrofe nucleare.

Passiamo al 1975 per parlare di un film presente solo nel circuito televisivo e home video, un fenomeno che, con il passare degli anni, diventerà sempre più consueto. Si tratta in questo caso di A Boy and his Dog di L. Q. Jones da noi fantasiosamente intitolato Un ragazzo, un cane, due inseparabili amici e questo perché non ci troviamo di fronte al solito magari lacrimevole rapporto fra un ragazzo e il suo cane, ma, piuttosto, davanti a una specie di simbiosi o di alleanza che si stringe fra i due a solo scopo di sopravvivenza. Siamo nel 2024 e una catastrofe nucleare ha sconvolto il nostro pianeta. Il ragazzo (Don Johnson) e il cane Blood cercano disperatamente di sopravvivere nutrendosi di sangue e anche quando i due incontrano una ragazza (Susan Benton) essi l’attirano con l’inganno per poi ucciderla e cibarsene. Come si vede si tratta di una pellicola molto cruda il cui titolo trae in inganno. Tra gli interpreti, segnaliamo un cameo di Jason Robards. (In DVD è uscito con il titolo Apocalypse 2024 ad opera della Pulp Video).

Passiamo poi a un film televisivo, o meglio a un pilot della seconda serie di Wonder Woman, l’unica che è stata poi realizzata con successivi episodi. Esso è giunto in Italia intitolato Morte per gli Agenti Speciali (The New Adventures of Wonder Woman) con la regia di Leonard Horn e ovviamente interpretato da Linda Carter, per quanto riguarda il serial, invece, ce ne occuperemo nell’apposito paragrafo prossimamente.

Sempre dello stesso anno è Uno straniero tra noi (The Stranger Within) di Lee Philips con Barbara Eden ed è la curiosa storia di una donna che malgrado il marito sia sterile, resta comunque incinta. Fin qui un banale fatto di… ehm… la donna poi decide di abortire, ma l’operazione fallisce e la mente della donna si scopre dominata da una entità superiore. Si scopre poi che il colpevole è un alieno che rapisce madre e figlio una volta che questi è nato.

Tornano le Bermude con Il Triangolo maledetto (Beyond the Bermuda Triangle) di Sutton Roley del 1975 dove il vecchio Fred McMurray si avventura e scompare a sua volta nel famigerato triangolo dopo che altre persone, navi e fidanzata sono sparite a loro volta.

Ancora mondi paralleli e ancora il 1975 nel film televisivo La Morte non esiste (The Dead Don’t Die) di Curtis Harrington che si avvale della interpretazione di George Hamilton e Ray Milland ed è la storia di un marinaio che viene trasportato in una dimensione parallela ed in più deve anche dimostrare che suo fratello, condannato a morte per omicidio, fu giustiziato innocente.

(3 – continua)

Giovanni Mongini