Grazie a te per questa opportunità, spero di non avere scritto delle idiozie… mi escono naturali!
ANTONIA ROMAGNOLI
Autrice del fantastico in maniera completa, spazia dal fantasy alla fantascienza senza mai prendersi troppo sul serio, ma con risultati eccellenti: si chiama Antonia Romagnoli e proprio in questi giorni è impegnata con la presentazione del suo ultimo nato, “Il Segreto dell’Alchimista” (edizioni l’Età dell’Acquario). Il 9 marzo a Piacenza è iniziato un vero e proprio tour in giro per l’Italia in occasione dell’uscita del volume in libreria. L’autrice era accompagnata dalla scrittrice Solange Mela, direttrice di Domino Edizioni, e da Fabrizio Valenza, autore della Saga di Geshwa Olers.
Prossima tappa sarà il 15 marzo, presso l’Italcon di Fiuggi, alle ore 10:00. Moderatore Francesco Falconi, autore della saga di Estasia, ospite Dario Tonani, autore di Infect@). Infine “Il segreto dell’alchimista” sarà presente anche alla Fiera del Libro di Torino, presso lo spazio BookStock, dedicato alla letteratura per ragazzi da zero a vent’anni, lunedì 12 maggio alle ore 14:00. Per saperne di più andate a guardarvi anche il suo blog "Le nebbie" nella nostra sezione link, ma vediamo ora di conoscere meglio Antonia Romagnoli.
COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È ANTONIA ROMAGNOLI?
A questa domanda non riesco mai a trovare una risposta interessante, anche se mi sforzo. Di solito non trovo altro da dire che “sono una mamma”. La mia vita ruota intorno ai miei due figli, che hanno 7 e 4 anni, alla famiglia a cui mi dedico a tempo pieno. Sono una moglie di quelle pile-style, quelle che spaventano i postini con le pantofole a forma di orsetto.
Sono una ciclista incallita, che con pioggia, neve e vento pedalano sotto strati di cuffie e sciarpe.
Sono anche una colonizzatrice di forum fantasy in cui riverso tutta la mia follia latente.
Sono una a cui piace raccontare storie e che ama lasciare libera la fantasia.
VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI LETTERARIE? QUALI SONO I TUOI LIBRI E RACCONTI FINORA PUBBLICATI?
Il traguardo più importante che ho raggiunto proprio in questi giorni è la pubblicazione de “Il Segreto dell’Alchimista” (andate a guardarvi il booktrailer), un fantasy thriller su cui ho lavorato parecchio e che finalmente è stato accettato da un editore tradizionale. Da quando l’ho terminato sono passati due anni, trascorsi fra piccole vittorie e grandi delusioni. Le delusioni sono stati i tanti rifiuti e i lunghi silenzi che seguivano le mie e-mail, le vittorie sono state le altre pubblicazioni, che pian piano hanno cominciato ad arrivare: prima due racconti sulla rivista “Weaping Willow”, poi la finale al “Premio Galassia 2006”, il racconto “Pioggia nella collana “Spesso sottile” della Giovane Holden Edizioni e, infine, la scelta di scrivere e auto pubblicare “La Magica Terra di Slupp”, un romanzo breve umoristico, con Lulupress (alias Lulu.com - non perdetevi il booktrailer). Ora ho avuto anche l’onore di vedere sulla rivista “ROBOT” il racconto finalista al Galassia. Insomma, l’ultimo anno è stato molto emozionante!
IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASY E PER IL MISTERO IN GENERALE. CHE SIGNIFICATO HANNO PER TE QUESTE TEMATICHE?
A parte che sono cresciuta a pane e favole, il genere fantastico, dalla fantascienza al fantasy, ha sempre avuto un grande fascino su di me. Nello scrivere mi piace l’opportunità che questi generi concedono di trasmettere messaggi attraverso “veli”, parlando al cuore del lettore con un linguaggio che conosciamo tutti fin da bambini, quello della fantasia.
Nel settore della fantascienza mi sono legata a un genere molto classico, sulla strada della robotica, che mi permette di affrontare attraverso l’assurdo molte tematiche morali che mi sono care.
Nel fantasy, invece, senza volerlo mi sono messa a sperimentare, costruendo romanzi contaminati da altri generi. Così è nato “La Magica Terra di Slupp”, fantasy-umoristico, e anche “Il Segreto dell’Alchimista”, con molti elementi presi in prestito dal giallo e dal thriller storico.
SE NON VADO ERRATO, TI PIACE MESCOLARE IL FANTASTICO CON L’UMORISMO. COME MAI QUESTA SCELTA NEL TAGLIO DELLA NARRAZIONE?
La scelta sull’umorismo è nata quando ho scoperto che mi prendevo troppo sul serio. Ho cominciato a condire la mia vita con un po’ di ironia e ho scoperto che sorridere fa bene alla pelle. Slupp è stata la risposta a un momento di sfiducia verso l’editoria, a cui ho risposto ridendoci su.
“Il Segreto dell’Alchimista”, pur non essendo umoristico, non riesce a essere serio. Uno dei miei personaggi preferiti è il mago Dert, che fa impazzire tutti con le sue stramberie. È stato lui a farmi scoprire che anche nello scrivere potevo concedermi di divertirmi.
Anche tra le letture ogni tanto ci infilo qualche umorista, Wodehouse, Pratchett… e finisco col ridere da sola. Come una matta.
VENIAMO AD UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?
Le mie storie sono tutte vere.
O quasi.
Dalla realtà si può ricavare l’incredibile.
Poi ci sono le letture che aiutano a trovare modi per esprimersi, sia dal punto di vista del tipo di narrazione, sia da quello dello stile.
Ne “Il Segreto dell’Alchimista”, nascosta dietro la protagonista e i suoi tormenti ci sono io. Il romanzo è nato in un periodo di profonda crisi e ho buttato in Ester le domande a cui non trovavo risposta. Per questo tra le righe c’è una chiave di lettura che forse passa inosservata, ma che è stata per me un’ancora di salvezza, è il cuore segreto del romanzo. Un segreto che lascio svelare al lettore.
In “La Magica Terra di Slupp” invece ho raccolto i miei amici, scrittori esordienti, artisti, musicisti e li ho trasformati in personaggi fantasy. Tutti in calzamaglia, ma con molta classe.
ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO, SOPRATTUTTO DI MAMMA. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?
I sogni nel cassetto, in ambito letterario, sono tanti. Il primo è vedere pubblicata tutta la saga nata sulla scia de “Il Segreto dell’Alchimista”. Alcuni romanzi sono già scritti, altri in bozza mentale, insomma, le Terre hanno ancora tanto da raccontare.
Ma alla fine, il sogno è continuare a scrivere. Non è mai scontato avere qualcosa da raccontare, e trovare il modo di farlo.
CON QUESTO E’ TUTTO, GRAZIE DELLA TUA DISPONIBILITA’ E IN BOCCA AL LUPO PER I TUOI PROGETTI.
10/03/2008, Davide Longoni