TRIESTE SCIENCE+FICTION 2019: SAGHE, ANNIVERSARI, CORTOMETRAGGI, ANTEPRIME E GRANDI OSPITI

TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL, la manifestazione dedicata al mondo della fantascienza in programma dal 29 ottobre al 3 novembre nel capoluogo giuliano giunto quest’anno alla 19esima edizione, si prepara a festeggiare tre importanti anniversari, celebrando tre pietre miliari del genere sci-fi attraverso numerose iniziative e alla presenza di ospiti internazionali.

Il primo anniversario sarà quello di Alien (1979)capolavoro di Ridley Scott e fortunatissimo cult fantascientifico che quest’anno compie i suoi primi 40 anni: per l’occasione, il film verrà proiettato al TRIESTE SCIENCE+FICTION in versione restaurata. Il festival annuncia inoltre anche la presenza del celebre documentarista Alexandre O. Philippe, che nel corso della manifestazione presenterà in anteprima italiana Memory: The Origins of Alien, in cui racconta le inquietanti origini del celebre cult. Grazie a materiali inediti appartenuti allo sceneggiatore Dan O’Bannon e al designer H.R. Giger, il documentario svela le ispirazioni alla base di Alien, dalla mitologia greca ed egizia ai fumetti underground, dalla letteratura di H.P. Lovecraft all’arte di Francis Bacon, fino alle allucinazioni oscure di O’Bannon e Giger. Specializzato in indagini sul cinema, Philippe è autore di numerosi documentari, tra cui 78/52, in cui analizza e racconta la rivoluzionaria scena della doccia di Psyco di Alfred Hitchcock; Doc of the Dead, incentrato sugli zombie movie; The Life and Times of Paul the Psychic Octopus, biopic sul polpo Paul; e soprattutto, il famoso The People vs. George Lucas che esplora il mondo dei fan della saga di Guerre stellari e del suo creatore.

Il festival festeggerà poi anche i primi 20 anni di Matrix (1999) di Lana e Lilly Wachowski, che verrà proiettato a Trieste anch’esso in versione rimasterizzata. Film rivoluzionario che mixa sapientemente filosofia orientale e arti marziali, mitologia e science fiction, mettendo in scena un futuro che, già nel 1999, era presente, Matrix rappresenta un’opera dal forte impatto culturale e un cult assoluto, che consacrò definitivamente la carriera di Keanu Reeves.

Grandi festeggiamenti infine anche per Star Trek (1979) di Robert Wise, il primo film dedicato all’omonima serie fantascientifica che, a 40 anni dall’uscita nelle sale, verrà proiettato al festival anche questo in versione restaurata. Dietro la macchina da presa il regista di Ultimatum alla Terra (1951) e Andromeda (1971), che porta sul grande schermo le imprese della U.S.S. Enterprise e il mitico universo di Star Trek.

Dopo le grandi saghe e i grandi anniversari, il TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL annuncia anche tutti i cortometraggi della selezione ufficiale 2019. Sarà un viaggio incredibile negli strani mondi del fantastico: 41 opere, 22 nazioni rappresentate, 20 anteprime, 10 corti italiani, 3 programmi e 1 focus.

La selezione ufficiale dei cortometraggi del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2019 prevede tre programmi e un focus: il Fantastic Shorts, il concorso per il miglior cortometraggio europeo Méliès d’argent in collaborazione con la European Fantastic Film Festivals FederationSpazio Italia e il focus Polonia.

I cortometraggi della selezione ufficiale sono da sempre un’ottima occasione per gettare gli occhi verso l’empireo della fantascienza contemporanea mondiale e per fare luce su quali siano le tendenze e le idee più ricorrenti nello sguardo delle nuove generazioni.

In programma abbraccia 22 produzioni nazionali – dal Brasile alla Cina, dalla Russia agli USA, dal Canada al Messico – diverse con due focus, il panorama italiano rappresentata da 10 corti nei tre programmi e un focus speciale sui corti di fantascienza prodotti in Polonia curato dai selezionatori del Zubroffka International Short Film Festival.

Quali sono le parole chiave di quest’anno? Preparate gli #hashtag: epidemia, apocalisse zombi, pianeta devastato, fantasmi, astronave, anime digitalizzate, mondi al collasso, mondi distopici, robot guardiani, disastri naturali, api, unità di piacere sintetiche, macchine misteriose, fisica quantistica, visitatori inattesi, umanoidi, Georges Méliès, cambiamenti climatici, incubo espressionisti, realtà aumentata e regno dei morti!

Il programma del Fantastic Shorts prevede:
DEAD TEENAGER SÉANCE di Dante Vescio e Rodrigo Gasparini (Brasile, 2018) – Anteprima italiana

GILTRUDE’S DWELLING di Jeremy Lutter (Canada, 2018) – Anteprima italiana

ISCHIDADOS – I RISVEGLIATI di Igor De Luigi e Eugenio Villani (Italia, 2019)

MATEO di Fernando Perezgil (Mexico, 2019) – Anteprima italiana

PIPE di Max Isaacson (USA, 2018)

THE LAST PASSENGER (POSLEDNJI PUTNIK) di Janko Djuric (Serbia, 2019) – Anteprima mondiale

SPIRIT OF THE DROWNING GIRLS di Runze Cao (China, 2019).

Il programma del Méliès D’argent, concorso per il miglior cortometraggio europeo vede in lista:

2050 di Alexandra Lupashko (Russia, 2018) – Anteprima italiana

ARTICLE 19-42 di Julien Becker (Lussemburgo, 2019) – Anteprima italiana

L’ AUXILIAIRE di Frédéric Plasman (Belgio, 2018)

AVARYA di Gökalp Gönen (Turchia, 2019)

BEE TOGETHER di Tiago Iúri (Portogallo, 2018) – Anteprima italiana

THE BURDEN (HET JUK) di Nico van den Brink (Olanda, 2019) – Anteprima italiana

CHROMOPHOBIA di Mark Lediard (UK, 2019) – Anteprima italiana

ETERNITY di Anna Sobolevska (Ucraina, 2018)

F FOR FREAKS di Sabine Ehrl (Germania, 2019) – Anteprima italiana

IF <GIRLFRIEND DELUXE> di Steve Moss (UK, 2018) – Anteprima italiana

THE LITTLE ONE (Mališan) di Danilo Bećković (Serbia, 2018) – Anteprima italiana

A LITTLE TASTE di Victor Català (Spagna, 2019) – Anteprima italiana

MOON DROPS di Yoram Ever-Hadani (Serbia/Israele, 2018)

NERO di Jan-David Bolt (Svizzera, 2019) – Anteprima italiana

QUANTUM (QUANTIQUE) di Patrice Gablin (Francia, 2019) – Anteprima mondiale

ROBOT WILL PROTECT YOU di Nicola Piovesan (Estonia, 2018)

SEEDS (Graines) di Hervé Freiburger (Francia, 2018)

STOP INVASIONE di Leopoldo Medugno (Italia, 2019)

THE THIRD HAND di Yoni Weisberg (UK, 2018) – Anteprima italiana

THIS TIME AWAY di Magalì Barbé (UK, 2019) – Anteprima italiana.

Il programma dello Spazio Italia presenta:

ALTROMONDO di Matteo Macaluso (Italia, 2018)

CLARK di Andrea Ricciotti (Italia, 2019)

DIVINA MORTIS di Josh Heisenberg (Italia, 2019) – Anteprima italiana

FANTASMAGORIA di Riccardo Grippo (Italia, 2019) – Anteprima mondiale

GLOBAL W di Matteo Macaluso (Italia, 2019)

N di Iacopo Di Girolamo (Italia, 2018)

NOVAGRAD di Lorenzo Corvino (Italia, 2019) – Anteprima italiana

RAM di Michele Sorrentino Mangini (Italia, 2019).

Infine il programma del Focus Polonia si concentrerà su:

KONSTRUKTOR di Piotr Dylewski (Polonia, 2016)

DEER BOY di Katarzyna Gondek, (Polonia, 2017)

CZERN / BLACK di Tomasz Popakul (Polonia, 2016)

DESZCZ / RAIN di Piotr Milczarek (Polonia, 2019)

SOYUZ LUNA di Ewa Radzewicz (Polonia, 2015)

EMPSILLNES di Jakub Grygier (Polonia, 2015).

Dai corti passiamo ai lungometraggi e per scaldare i motori e i cuori dei fan il festival della fantascienza annuncia un altro gruppo di titoli in anteprima della selezione ufficiale 2019.

Si comincia con gli amatissimi e attesissimi cyborg di Terminator creati da James Cameron in proiezione mercoledì 30, proseguendo con Last Sunrise, il primo film cinese in concorso a Trieste, i supereroi negletti di Code 8 e quelli problematici di Blind Spot, fino all’originale interpretazione afro-futuristica di Jesus Shows You the Way to the Highway. La selezione ufficiale del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL disegna una mappa del fantastico che invita lo spettatore all’esplorazione di territori inesplorati e avventurosi con un programma che si arricchisce via via di suggestioni fantastiche.

Nel dettaglio…

Terminator: Destino Oscuro (Terminator: Dark Fate) di Tim Miller, con Linda Hamilton, Arnold Schwarzenegger, Mackenzie Davis, Natalia Reyes. Stati Uniti, 2019, 128′. 

Terminator: Destino Oscuro riunisce, per la prima volta dopo 28 anni, il Premio Oscar James Cameron con le star della serie originale Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger in una elettrizzante nuova avventura che riprende da dove ci aveva lasciati Terminator 2 – Il giorno del giudizio.

Il regista Tim Miller (DeadpoolLove, Death & Robots) racconta così la genesi del nuovo Terminator: “Ci siamo riuniti in una stanza io, Jim [Cameron] e il produttore David Ellison per sviscerare una serie di interrogativi. Cose come: la storia dev’essere ambientata nel presente, nel passato o nel futuro? Deve incentrarsi su Sarah o su John? [...] Il futuro non è solo più strano di quanto immaginiamo, è perfino più strano di quanto possiamo anche solo cercare di immaginare. Non penso che le intelligenze artificiali abbiamo come obiettivo quello di eliminarci. Non sappiamo cosa diventeranno, ma certo saranno in grado di evolversi in un giorno più di quanto noi abbiamo fatto in milioni di anni. Al momento, scelgo di credere che saranno migliori di noi.” In collaborazione con 20th Century Fox.

Code 8 di Jeff Chan, con Stephen Amell, Robbie Amell, Sung Kang, Kari Matchett. Canada, 2019, 98′.

Jeff Chan presenta a Trieste, in anteprima italiana, il suo action sci-fi, tratto dall’omonimo cortometraggio che ha raccolto più di 2 milioni di dollari in crowdfunding. In un futuro in cui le autorità perseguono i “diversi”, un uomo dotato di superpoteri non ha altra scelta che accettare l’offerta di un criminale che vuole sfruttare le sue abilità, anche a rischio di attirare l’attenzione delle agenzie di sicurezza. Come dichiara Robbie Amell Code 8 “non è un film di supereroi in costume: siamo in un mondo più cupo dove i supereroi non sono osannati.

Last Sunrise (最后的日出) di Wen Ren, con Jue Zhang, Ran Zhang. Cina, 2019, 104′.

Last Sunrise è una di quelle storie che riflettono la luce dello spirito umano che brilla nei momenti più bui. Un futuro basato sull’energia solare precipita nel caos quando il sole scompare, obbligando un solitario astronomo e la sua spumeggiante vicina a lasciare la città. La temperatura scende sotto lo zero e l’ossigeno si esaurisce: l’unica speranza è nel Distretto Quattro, la loro destinazione. Dalla Cina arriva uno dei film di sci-fi più amati e premiati nel circuito dei festival. Wen Ren presenta, in anteprima per l’Italia, il primo film cinese in concorso a Trieste: “è anche uno dei primi, pochissimi film di fantascienza cinesi, realizzati in Cina e presentati nel circuito dei festival. Abbiamo girato per 14 giorni, a -26 °C, con una troupe di più di un centinaio di persone, spostandoci per oltre 1600 km. E ce l’abbiamo fatta con meno di 220.000 euro.

Jesus Shows You the Way to the Highway di Miguel Llansó, con Daniel Tadesse Gagano, Agustín Mateo, Guillermo Llansó, Gerda-Anette Allikas. Spagna, Estonia, Etiopia, Lettonia, Romania, UK, 2019, 82′.

Gli agenti speciali Palmer e Gagano hanno il compito di distruggere un pericoloso virus informatico chiamato “Unione Sovietica”. Entrati nel sistema attraverso la realtà virtuale, scopriranno di essere finiti in una trappola: il virus è molto più complesso di quanto immaginassero. Miguel Llansó, già al TS+FF nel 2015 con Crumbs, torna a Trieste con una baraonda delirante come un Matrix in acido.

Molto interessante la posizione del regista Miguel Llansó nei confronti della fantascienza: “coi miei film precedenti ho iniziato un viaggio lungo la strada della fantascienza distopica da un punto di vista afro-futuristico. [...] La globalizzazione si presenta in Africa come nel resto del mondo: un puro e crudo capitalismo. Lo scontro fra le più estreme forme di industrializzazione capitalistica e il permanere di tradizioni millenarie crea degli amalgami mostruosi; il risultato è delirante e spesso straziante: poster che pubblicizzano viaggi verso simulacri del piacere fra i grattacieli di Dubai ricoprono le tradizionali case di argilla nei cui cortili risuona Beyoncé mentre si macellano capre e polli.” In anteprima italiana.

Sea Fever di Neasa Hardiman, con Hermione Corfield, Dougray Scott, Connie Nielsen, Ardalan Esmaili. Irlanda, Svezia, Belgio, 2019, 91′.

Una misteriosa creatura ha intrappolato il peschereccio su cui Siobhán, solitaria studentessa di biologia marina, sta facendo delle ricerche. Nella lotta per la sopravvivenza, Siobhán dovrà guadagnarsi la fiducia dell’equipaggio. Un monster movie che è anche un thriller surreale e ci parla di responsabilità: verso di noi, le nostre azioni, la nostra comunità e il mondo intero.

Neasa Hardiman, scrittrice e regista, vincitrice di due BAFTA, opera nel cinema e nella tv (le serie Happy Valley - BBC/Netflix – e Jessica Jones - Marvel/Netflix – sono fra i suoi lavori di grande successo) racconta così: “Sea Fever trova la sua origine nell’antica tradizione europea del cinema espressionista, in cui la metafora centrale del film fa guardare alle problematiche più serie del nostro presente attraverso la lente di una storia avvincente. [...] Volevo scardinare quella tipica rappresentazione che travisa e marginalizza le persone che hanno un’opinione diversa.” In anteprima europea.

Blind Spot (L’angle mort) di Pierre Trividic, Patrick Mario Bernard, con Jean-Cristophe Folly, Isabelle Carré, Golshifteh Farahani, Sami Ameziane. Francia, 2019, 104’.

Dominick ha il potere di diventare invisibile, ma lo usa di rado, giusto per dare un’occhiata alle attività dei vicini. È un segreto di cui non sa nemmeno la sua fidanzata. Dominick è un uomo come tanti: lavora, vive in un appartamento e del suo potere non sa cosa farsene. Finché non comincia a perderne il controllo… I supereroi non sono mai stati così vulnerabili… Pierre Trividic e Patrick Mario Bernard presentano un anti-supereroe più vicino all’accoppiata Peter Parker/Spiderman, che vende pizza per sopravvivere, piuttosto che a Bruce Wayne/Batman, che vive in un maniero: “il nostro protagonista si sente perso, fra le altre cose. La maniera più semplice era di fare dell’invisibilità un dono naturale, senza offrire alcuna spiegazione. Una creatura che perde il controllo, come tante altre. Dominick non ha scelto di essere invisibile.” In anteprima italiana.

Per concludere vi segnaliamo che il TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2019 ha annunciato la presenza di Brian Yuzna, autore di pellicole cult del cinema fanta-horror degli anni ‘80/’90, tra cui Society – The Horror (1989), Re-Animator 2 (1989) e The Dentist (1996).

Il cineasta sarà presente alla manifestazione in veste di Presidente della giuria del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film di science-fiction e fantasy in concorso. Il Premio Asteroide è riservato alle opere di registi emergenti.

Regista, scrittore e produttore, Brian Yuzna è nato nelle Filippine, ma è cresciuto in Nicaragua, Puerto Rico e Panama, prima di stabilirsi negli Stati Uniti negli anni ‘80. La maggior parte del suo lavoro si concentra nel genere horror, ma ha anche fatto incursioni nella fantascienza. Come il suo amico e collega Stuart Gordon, Yuzna è un fan appassionato di H.P. Lovecraft e ha adattato per le schermo molte storie dello scrittore di Providence. Autore di pellicole horror-splatter amatissime dal pubblico e che hanno fatto la storia del cinema, Yuzna è un cineasta poliedrico, originale e incisivo.

Al festival triestino Yuzna festeggerà i primi 30 anni di Society – The Horror (1989), che per l’occasione verrà proiettato in versione restaurata alla presenza del regista. Feroce metafora in salsa splatter sulla borghesia snob americana, Society è il fulminante esordio alla regia di Yuzna, nonché uno dei migliori horror sociopolitici dell’epoca.

Per tutte le informazioni e i dettagli, date un’occhiata al sito del Trieste SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2019.

Non mancate!

A cura della redazione