Portiamo alla vostra attenzione il libro LA BAMBINA DI GHIACCIO E ALTRE FIABE (72 pagine; 13,90 euro), scritto da Mila Pavićević, illustrato da Daniela Iride Murgia e tradotto da Elisa Copetti, pubblicata da Camelozampa nella collana “I Peli di gatto”.
Si tratta di una raccolta fiabesca inedita e attuale, vincitrice del Premio dell’Unione europea per la Letteratura 2009, sorto nell’ambito del Programma Creative Europe, ed è stata tradotta in cinque Paesi. Con la scelta di questo titolo, la casa editrice intende promuovere la massima circolazione della letteratura europea per ragazzi, in particolare di opere scritte nelle lingue meno diffuse e meno tradotte.
Una volta, tanto ma proprio tanto tempo fa, in un regno piccolo e completamente sconosciuto, viveva tutta sola una bambina di ghiaccio. La bambina non aveva genitori, o almeno non li aveva mai conosciuti. Non aveva neanche amici, era troppo fredda perché qualcuno potesse giocare con lei.
Viveva in cima a una montagna circondata di stelle, in una casetta di neve. Ogni mattina la bambina di ghiaccio senza nome usciva dalla casetta e guardava il sole. Non poteva guardarlo troppo, perché si sarebbe sciolta. Sulla montagna vicina viveva, invece, un re presuntuoso con la sua famiglia: una regina cattiva e il loro unico figlio. Il principino era giovane, onesto, bello come il sole. Era l’opposto dei suoi genitori. Un giorno il principino andò a fare una passeggiata e incontrò la bambina. Si innamorò subito…
Diamo una lettura a un estratto per darci un’idea:
“Una bambina fatta di ghiaccio che non può guardare il sole, un nano innamorato della sua papera d’oro, un clown triste in cerca di qualcuno da far ridere… Tredici fiabe surreali e poetiche, in cui si smarriscono i confini tra il possibile e l’impossibile, tra il reale e il soprannaturale, capaci di conquistare lettrici e lettori di ogni età”.
Mila Pavićević gioca sapientemente con il materiale fiabesco, con esiti ironici, arguti e di grande fantasia. Le fiabe che compongono la sua raccolta affondano le loro radici in un passato mai sopito e proseguono il loro cammino nel presente attraverso una sintesi inedita e un forte simbolismo che rispecchia gli archetipi del genere. Sono fiabe dal fascino imperituro ma che al contempo risultano nuove, attuali, spiazzanti.
A impreziosire l’edizione italiana, le illustrazioni immaginifiche di Daniela Iride Murgia, che fanno vibrare il testo di nuovi rimandi al mondo onirico e della fiaba, che così ha descritto il proprio lavoro: «Possiedo un piccolo archivio di libri originali dell’Ottocento dai quali attingo gelosamente. Una volta fatta una ricerca approfondita, scansiono il dettaglio che mi interessa, lo rielaboro a mio piacimento, disegnando le parti mancanti o modificandone alcune, sempre con il disegno. Poi assemblo i vari elementi, e cerco di unirli in modo tale che il risultato sia una illustrazione/narrazione compiuta. Lavoro in modo molto simile a come lavorava il grande Max Ernst, con la differenza sostanziale che Max Ernst era un artista. Inoltre Max Ernst non era uso disegnare sui collage, ma solo assemblarli insieme in modo che costituissero un unicum con le sue visioni surrealiste. Ernst non si accontentava di riposizionare i pezzi del collage, ma li faceva combaciare simbolicamente e tecnicamente. Vale a dire che quando l’artista univa questi ritagli presi da riviste o libri si prendeva cura di congiungerli in un montaggio perfetto che non lasciava alcun segno, a voler sottolineare, a dispetto del laborioso impegno, che quei mondi fossero sempre stati lì, dando l’illusione che quelle immagini surreali avessero una loro intrinseca realtà e qualità pittorica.
Io mi illudo di fare un po’ la stessa cosa, la differenza, nel mio caso specifico, è che si tratta di illustrare un testo, quindi rielaboro l’immagine testuale e la restituisco in maniera visiva rimanendo al servizio, sempre, del lettore».
Mila Pavićević è drammaturga e scrittrice. Nata e cresciuta a Dubrovnik, oggi vive a Berlino, dove lavora nel campo della danza e della coreografia. Come autrice ha pubblicato diverse sillogi poetiche, oltre a LA BAMBINA DI GHIACCIO E ALTRE FIABE, con cui ha vinto il Premio dell’Unione europea per la letteratura nel 2009. I suoi libri sono tradotti in Europa e Sud America.
Daniela Iride Murgia nasce in Sardegna, si laurea in Arte orientale a Venezia e consegue un Master in illustrazione. Vive tra Venezia e la Danimarca. Collabora con riviste e case editrici internazionali. Tra i premi ricevuti, il prestigioso A la Orilla del Viento, il Premio Caniem della National Chamber of the Mexican Editorial Industry, il Premio Rodari. È cofondatrice dell’M+B studio, che progetta e cura mostre in collaborazione con artisti e architetti internazionali presso la Biennale di Venezia. Insegna illustrazione alla Scuola Internazionale di Comics di Padova.
Elisa Copetti insegna lingua croata e serba all’Università degli Studi di Udine dove si è laureata in Traduzione e Mediazione culturale. Ha tradotto numerosi romanzi e opere teatrali di autori croati e serbi, per vari editori italiani. Nel 2008 ha vinto il Premio Estroverso per la traduzione.
Buona lettura.