LA SCIENZA VINTAGE DI ASINO ROSSO E-BOOK

Recentemente il futurista ferrarese Roby Guerra, per il suo editing online Asino Rosso eBook (attivo dal 2017, specializzato in fantascienza e futuribile, già segnalato in ambito nazionale da Pensa Libero, La Zona Morta Magazine, Hyperhouse, ecc.), ha lanciato una nuova collana, Futuri Classici, sorta di Scienza e FantaScienza vintage.

Si tratta di libri digitali (in vendita nelle librerie store, Mondadori, Feltrinelli, Street Lib ecc.) di autori di un certo spessore:  Camille Flammarion (noto astronomo e visionario del primo Novecento) con LA MUSA DEL CIELO; Emilio Salgari con ALLA CONQUISTA DELLA LUNA in quanto nota fantascienza ante litteram; lo scrittore scienziato veneto Giorgio Cicogna con I CIECHI E LE STELLE; il proto futurista Mario Morasso, sempre del primo 900, con LE IDEE DEL DOMANI.  Infine segnaliamo DEMOCRAZIA FUTURISTA di Marinetti, in versione riveduta e con una saggio introduttivo dello stesso Guerra.

Si tratta di opere celebri, note o meno note, eppure sorprendenti – lette oggi – per le profonde anticipazioni fantascientifiche e futurologiche. Così  le spiega Guerra con puntuali originali brevi saggi inclusi negli e-book, originalmente anche adattati  alla comunicazione contemporanea, come quello su Marinetti di cui proponiamo un breve estratto:

Rileggere oggi, un secolo dopo, questo testo, tra i più controversi e visionari di Marinetti e per la storia del futurismo storico, domanda sguardi e pensieri diversi dal mero letteralismo, una giusta ermeneutica o simbolismo, un carattere squisitamente artistico e modernista: oseremo dire le teorie testuali di certa stagione postmoderna, filosofica-antifilosofica, i vari Baudrillard, Delouze, persino Lacan e persino A. de Benoist, in Italia,  Giovanni Sessa e Vitaldo Conte.

…Che scriverebbe oggi come collaudo 2020… il nostro Marinetti, revisionando magari il suo originale Democrazia Futurista?

Il linguaggio è specchio dei tempi e anche il Nostro, coerentemente futurista, non revisionerebbe una riga del suo testo, attualmente  ridondante (lo ammetterebbe senza problemi), semplicemente opterebbe per un testo alla ma contro Facebook, compresso e destrutturante…  Solo un punto diventerebbe  la password (quanto mai puntuale e pertinente), alcune delle pagine più rivoluzionarie e storicamente provocatorie, l’elogio elegia a suo tempo del libero amore e contro il matrimonio catto-borghese: un’accelerazione, oggi, che lo farebbe atterrare nel pornofuturismo e la dedica postcontemporanea a una certa Valentina Nappi, “dichiarata” Kom Fut girl 2.0, ma poco importa se Kom Fut, l’anno zero era e resta  il futurismo italiano e per extrem art – per dirla anche con il contemporaneo futur-dada Vitaldo Conte, proprio postmarinettiano…

Buona lettura.

A cura della redazione