Segnaliamo volentieri l’uscita del volume IO E IL SIGNOR OZ (174 pagine, 15 euro), il nuovo libro di Stefano Orlando Puracchio pubblicato da Demian Edizioni: dalla saggistica rock alla narrativa, lo scrittore torna con un testo di racconti ispirati al Mago di Oz, a cento anni dalla scomparsa di Frank Baum e a ottanta dal celebre film di Victor Fleming.
“Il signor Oz, racconta l’autore, è il mago di Oz, proprio quello del romanzo e del film. La mia storia è ambientata subito dopo il ritorno di Dorothy a casa. Una manciata di settimane dopo, più o meno. Ritroviamo, a un certo punto della storia, il grande ciarlatano che abbiamo avuto modo di conoscere nel romanzo di Baum. Ma non ci sono solo personaggi noti. Anzi, i ruoli più importanti nella serie di racconti appartengono a personaggi nuovi, tridimensionali e simpatici”. Una sorpresa: dopo quattro libri dedicati al rock progressivo, caratterizzati da saggi e interviste che hanno conquistato l’attenzione del pubblico di appassionati, Stefano Orlando Puracchio approda alla letteratura con questo libro con il quale l’autore si cimenta nella narrativa breve.
Rispetto ai quattro volumi di saggistica musicale, IO E IL SIGNOR OZ è un tuffo nell’immaginario, con racconti di varia lunghezza e intensità che rivelano il mondo dell’autore, il quale sottolinea: “La scrittura creativa è un’altra cosa: certo, bisogna sempre cercare di creare qualcosa che abbia un senso ma, in fin dei conti, sei solo tu e il tuo schermo. Almeno in apparenza. Ho debiti di riconoscenza fin troppo evidenti verso altri scrittori che hanno influenzato il mio stile. Penso ad Andrea Camilleri, Luciano De Crescenzo, J.K. Rowling, Italo Calvino, Gianni Rodari, Giovanni Guareschi, Carlo Collodi, Emilio Salgari… giusto per citare i primi nomi che mi vengono in mente. Quando ho scritto questo quinto libro ho “sentito” la loro presenza tramite le letture che avevo fatto e spesso mi sono domandato: “come affronterebbe l’autore X questa cosa?”. Ovviamente, il debito maggiore di riconoscenza è verso Baum. Ed è altrettanto ovvio che non posso paragonarmi a loro: solo ispirarmi”.
IO E IL SIGNOR OZ esce in occasione di due anniversari importanti, i cento anni dalla scomparsa di Frank L. Baum e gli ottant’anni del film Il mago di Oz. “Le due ricorrenze – dichiara Puracchio – sono “cadute” nello stesso momento in cui mi sono posto alcune domande e ho scritto il libro. Tutto parte da un paio di what if. Da tempo c’era una fantasia che albergava nella mia testa. Dorothy, la protagonista del romanzo di Baum (e del film), è una bambina. Quindi, vede tutte le meraviglie del mondo di Oz con gli occhi di una bambina. Mi sono chiesto: cosa succederebbe se nel mondo di Oz arrivasse un adulto? La sua percezione di quel mondo sarebbe diversa? Se sì, come? Da qui, prendendo spunto dall’opera di Baum (più dal libro che dal film), ho fatto partire la mia storia”.
Il volume conta venti racconti la cui porta d’ingresso è simboleggiata dall’opera di copertina realizzata da Egidio Panaioli, tra fantasy e rivelazioni. E la musica? Mai accantonata: “La musica ispira sempre la mia scrittura. Ma questo libro non parla di musica. È narrativa: una serie di racconti. Separati dalle mie precedenti produzioni. La musica, comunque, è sempre una “driving force” che mi accompagna. Durante la stesura del libro ho ascoltato rock progressivo ma non solo. Molta Motown, Bach, Steely Dan, ma anche Pop degli anni Ottanta”.
Stefano Orlando Puracchio è nato a Roma nel 1980. Ha vissuto la prima parte della vita tra Roma e l’Abruzzo mentre adesso vive tra l’Abruzzo e l’Ungheria. Giornalista professionista, autore radiofonico e conduttore, è un freelance e si occupa esclusivamente di scrittura. Dal 2014 al 2018 ha pubblicato quattro volumi dedicati al rock progressivo, nei quali ha intervistato i principali esponenti internazionali del genere.
Buona lettura.