INEDITI CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI – PARTE 05
E’ stato definito il peggior regista mai esistito, i suoi film sono elevati a cult perché trash in una sorta di infantile gioco all’incontrario: noi vogliamo semplicemente dimostrare che questa pellicola di Edward D. Wood Jr., più familiarmente conosciuto come Ed Wood grazie anche all’omonimo stupendo film di Tim Burton, è sì un brutto film, ma non è peggiore di molti altri; anzi, in alcuni casi ne è nettamente superiore e, tanto per non far nomi, potremmo citare: La Nave dei Mostri, Il Mostro dei Cieli, I Conquistatori della Luna, Missili sulla Luna… e ce ne sarebbero altri che non possiedono la curiosa forza ingenua che anima questo Plan 9 from Outer Space. Per favore, tenete d’occhio le motivazioni dello sbarco degli alieni sul nostro pianeta, ci ragioneremo sopra…
La pellicola si apre con la dicitura Criswell Predict.
Dietro una scrivania c’è Robert Criswell, attore a tempo perso e amico personale del regista il quale farà da voce narrante per tutto il film.
Criswell: “Salve, amici. A noi tutti interessa il futuro perché è lì che passeremo il resto della nostra vita. E ricordate, amici miei, un futuro di eventi come quello che state per vedere vi condizioneranno. L’ignoto, il mistero, l’inspiegabile, vi affascinano, per questo siete qui… Ora vi racconteremo per la prima volta cosa successe quel giorno fatale. Vi daremo le prove basate su testimonianze segrete fatte da persone sopravvissute a quella terribile esperienza. Gli incidenti, i luoghi, amici miei, non possono più restare segreti. Dunque puniamo i colpevoli e premiamo gli innocenti. Sarete abbastanza forti da sopportare le sconvolgenti rivelazioni sui profanatori di tombe venuti dallo spazio?”
Plan 9 From Outer Space
Criswell: “Tutti sappiamo che c’è un tempo per vivere e uno per morire. Tuttavia la morte è sempre uno shock per chi rimane e lo è ancora di più quando arriva all’improvviso, inaspettata…
È il tramonto: un piccolo gruppo di persone è riunito attorno ad una fossa per seppellire l’adorata moglie di un uomo anziano (Bela Lugosi). Calano le tenebre su questo giorno e sul cuore dell’anziano signore perché le ombre del dolore hanno offuscato la sua mente… Finito il funerale il triste gruppetto lascia il cimitero, ma quando i becchini iniziano il loro lavoro cominciano a verificarsi strani eventi…”
La scena del funerale fu girata veramente in un vecchio cimitero che stavano demolendo per far posto a un complesso edilizio. Il figlio del lottatore Tor Johnson che nel film interpreta il ruolo dell’Ispettore Daniel Clay, Karl, era veramente un tenente di polizia e mise a disposizione le automobili per inserirle nelle scene.
Il volo di linea 812, condotto dal Capitano Jeff Trent (Gregory Walcott), dal suo secondo pilota Danny (David DeMering) e dalla hostess Edith (Norma McCarthy), incrocia un disco volante che fa loro perdere la rotta per qualche istante. Per realizzare la scena nella finta cabina lo scenografo ha preso un pezzo di masonite, lo ha piegato quindi vi ha appeso una normalissima tenda da doccia.
Subito dopo il disco (retto da un evidente filo su un cielo disegnato sul quale, ogni tanto, cadono le ombre degli effettisti) se ne va a svolazzare sopra al cimitero. I due becchini (J. Edward Reynolds e Hugh Thomas) terminano in fretta il loro macabro lavoro, perché alcuni strani rumori li hanno resi irrequieti: si stanno allontanando, ma vengono bloccati e uccisi da una donna vampiro (Vampira).
L’attrice Maila Nurmi, da tutti conosciuta come Vampira, detestava Ed Wood e i suoi film e fu costretta a girare alcune sequenze di Plan 9 From Outer Space solo per ragioni finanziare. Pose solo la condizione di non parlare mai, quindi fu diretta facilmente sulla scena dal regista. Più avanti negli anni, quando apparve in televisione e poi sullo schermo Elvira, cioè la formosa Cassandra Peterson, presentatrice di film horror e protagonista della pellicola di James Signorelli, Una strega chiamata Elvira (1988), le fece causa per plagio del personaggio, perdendola.
Criswell: “Il dolore per la morte della moglie divenne una vera e propria agonia. La casa che avevano diviso per tanto tempo diventò una tomba che custodiva il dolce ricordo della loro vita felice. Il cielo che lui un tempo ammirava era adesso soltanto un velo che copriva il corpo della defunta…”
Le sequenze del film sono tra le ultime girate da Ed Wood con Bela Lugosi davanti alla casa di quest’ultimo. Il vecchio attore aveva bisogno di soldi per la droga e così sembra che nel 1955 il regista gli offrisse mille dollari per queste poche sequenze. Poco dopo Lugosi entrava in ospedale di Norwalk allo scopo di potersi disintossicare. La sua parte in questo film doveva essere molto più ampia, ma la morte lo ha colto dopo pochissime scene. Fu sepolto con il suo adorato mantello di Dracula.
Criswell: “I bei fiori che lei aveva curato divennero pallidi come il colore delle sue guance. Distrutto per la grande perdita l’uomo uscì di casa e non vi fece più ritorno…”
Il filmato che riguarda Bela Lugosi finisce qui, come il grande attore esce di scena si sente la frenata di un’auto e poi un urlo soffocato.
Criswell: “Al funerale dell’anziano, all’insaputa di chi lo piangeva, assisteva anche la sua defunta moglie…”
La moglie (Vampira) sta osservando la scena da lontano di due partecipanti al funerale (Gloria Dea e Ben Frommer) che si allontanano dalla cripta tra il buio e la nebbia.
Criswell: “Poi, quando i due ebbero lasciato il luogo del suo eterno riposo…”
La donna urla vedendo i corpi straziati dei due becchini…
Criswell: “Pochi minuti dopo arrivò sul posto l’Ispettore Daniel Clay…”
L’Ispettore si presenta sul luogo del delitto con il Tenente Harper (Duke Moore). Due poliziotti, Larry (Carl Anthony) e Jamie Carlton (Conrad Brooks) sono già lì.
Clay: “Chi li ha trovati?”
Larry: “Un uomo e una donna.”
Clay: “Il medico legale è già arrivato?”
Larry: “E’ appena andato via, Stiamo aspettando il furgone dell’obitorio.”
Clay: “Li ha interrogati?”
Larry: “Sì, erano piuttosto spaventati.”
Clay: “Chiunque lo sarebbe di fronte a un tale massacro. Falli accompagnare in città da uno dei ragazzi.”
Harper: “Lei cosa farà?”
Clay: “Do un’occhiata in giro.”
Harper: “Prenda una torcia, non si vede a un palmo dal naso.”
Clay: “Ne prendo una in macchina.”
Harper: “Attento, Clay.”
Clay: “Sono grande, ormai.”
Prende una torcia dalla macchina e s’immerge nelle volute di nebbia e nel buio.
Harper: “(guardando i corpi) Sembra li abbia aggrediti un puma.”
Larry: “Tenente, sente anche lei questo strano odore?”
Harper: “Come potrei non sentirlo? (Sente il rumore di un motore) Deve essere il furgone dell’obitorio…”
Un uomo e una donna sono nella veranda della casa non molto distanti dal luogo dei delitti. Noi conosciamo già l’uomo: si tratta di Jeff Trent, il pilota del volo 812. Accanto a lui c’è sua moglie Paula (Mona McKinnon). La donna vede che il marito è preoccupato e ne chiede la ragione.
Paula: “Cosa è successo, Jeff?”
Jeff: “Ho visto un disco volante.”
Paula: “Vuoi dire uno di quelli spaziali?”
Jeff: “Sì… Era enorme. L’hanno visto anche Danny e Edith. Quando è passato c’è stato un bagliore accecante e un forte vento che ci ha mandati fuori rotta.”
Paula: “Avete denunciato il fatto?”
Jeff: “Sì, immediatamente, ma i pezzi grossi dell’esercito ci hanno imposto il silenzio su tutta la faccenda. Quei cosi si vedono da anni… Sono qui, è un dato di fatto! Dovrebbero dirlo alla gente!”
Paula: “Sicuramente si può fare qualcosa…”
Jeff: “No, invece… e non ha senso mettersi ad alzare la voce… Io ho visto un disco volante ma non posso dire una parola, quei pezzi grossi mi hanno messo la museruola.”
Un disco volante passa vicino a loro e il suo raggio luminoso li butta a terra. Intanto due infermieri stanno portando via i cadaveri, quando il raggio di luce colpisce anche loro, il tenente e i poliziotti.
Intanto Clay ha visto scendere il disco poco distante e prosegue il suo cammino, passa davanti alla cappella dove è stato sepolto il vecchio signore, la porta si apre ed ecco apparire la cara salma che si mette a seguirlo.
In realtà non si tratta di Bela Lugosi, ma di una sorta di controfigura (Tom Mason), un ipnotista e chiropratico scelto da Wood per interpretare il ruolo di Lugosi, ma anche se si tiene il volto coperto dal mantello, la somiglianza non è certamente molto accentuata.
Clay procede, sempre tenendo in mano la pistola e la torcia elettrica, si accorge di essere seguito, si volta e vede il vampiro, poi si gira nuovamente: davanti a lui è apparsa Vampira, si mette a sparare…
Il Tenente e gli altri sentono gli spari e corrono sul luogo da dove provengono, ma è troppo tardi: invulnerabili ai colpi dell’ispettore, i due esseri lo hanno assalito e ucciso, quindi sono scomparsi.
Larry: “Forse c’entra quell’affare che abbiamo visto…”
Harper: “E’ morto?”
Larry: “E’ ridotto come gli altri due. Penso che il disco volante, o quello che è, c’entri qualcosa…”
Harper: “Non possiamo saperlo, ma una cosa è certa: l’Ispettore Clay è stato assassinato e qualcuno ne è responsabile.”
Larry: “Adesso è lei il capo, Tenente.”
Harper: “Già, sono io… chiama il medico legale, deve farsi un altro viaggetto.”
Jamie: “E quelli della scientifica?”
Harper: “Sono già qui, stupido.”
I funerali dell’Ispettore si svolgono regolarmente se non fosse che da lontano Vampira osserva la scena, poi i dischi volanti cominciano farsi vedere più spesso di giorno e di notte.
Criswell: “La gente sull’autostrada è rimasta allibita alla vista di tre dischi volanti sulla Hollywood Boulevard…”
Intervengono anche i titoli sui giornali.
HOLLYWOOD CHRONICLE
DISCHI VOLANTI AVVISTATI SU HOLLYWOOD
Criswell: “Una donna, sbalordita da quella apparizione, telefona alla polizia.”
Con dei front proiection a livello più che trogloditico e con delle sovrapposizioni approssimative, ci vengono mostrati i dischi che sorvolano la città in ore diurne e notturne.
Criswell: “Arriva un momento nella vita di ciascuno in cui non si riesce a credere ai propri occhi: dischi volanti avvistati su Hollywood, dischi volanti avvistati su Washington D.C.
L’esercito è sceso in campo, i razzi sono pronti. Il Colonnello Tom Edwards (Tom Keene), Governatore in campo, ha preso la decisione più importante della sua vita: ha ordinato di aprire il fuoco.”
Dopo alcune scene di repertorio a carattere militare, appare il nostro Colonnello brutalmente ripreso su un fondale dipinto il quale, invece di sembrare il cielo, mostra delle ombre proiettate su di esso a causa della ripresa maldestra.
Come è di prassi in questi casi i proiettili dei militari non colpiscono i dischi volanti e, a questo punto, entra in scena un altro personaggio al fianco al nostro colonnello, un Capitano (Bill Ash) in modo che le ombre sullo sfondo si moltiplichino.
Criswell: “Poi, veloci come erano venuti, i dischi sono scomparsi anche dalla vista dei radar e dei velocissimi caccia…”
Capitano: “Bello spettacolo, Signore…”
Tom: “Preferirei non averlo visto.”
Capitano: “E’ preoccupato?”
Tom: “Vorrei sapere il motivo della loro visita…”
Capitano: “Se sono solo dei visitatori perché li prendiamo a cannonate?”
Tom: “Non lo abbiamo sempre fatto… abbiamo tentato di contattarli per radio, ma senza successo… poi hanno attaccato una città, una piccola città e della gente è morta…”
Capitano: “Non ne avevo mai sentito parlare…”
Tom: “E’ stato imposto il segreto. Dietro agli incendi, ai terremoti, alle grandi catastrofi, chi crede che ci sia? Ma, ufficialmente, i dischi volanti non esistono…”
Capitano: “Li abbiamo mandati via di nuovo…”
Tom: “Cosa vogliono? Da dove vengono? Dove sono diretti?”
Capitano: “Chi? Questa è una manovra di addestramento, abbiamo solo sparato un po’ alle nuvole.”
Tom: “Già, mi chiedo quale sarà la loro prossima mossa…”
Criswell: “Quale sarà la loro prossima mossa?”
Una stazione spaziale orbita attorno alla Terra, sembra il pianeta Saturno con un unico anello che la circonda come un boa. Un disco volante è appena tornato e il pilota si presenta al Governatore (John “Bunny” Breckinridge). Il potente capo è seduto a una scrivania con vicino una radio, al suo fianco una tenda dalla quale entrano ed escono i suoi collaboratori. Ora, al suo cospetto, Ci sono il pilota Eros (Dudley Manlove) e Tanna (Joanna Lee).
Eros: “Siamo venuti qui per rigenerarci, dopo torneremo sul pianeta Terra.”
Governatore: “Ci sono progressi?”
Eros: “Abbiamo contattato il Governo. Rifiutano di ammettere la nostra esistenza.”
Governatore: “Quale piano seguirete adesso?”
Eros: “Il piano 9. Non è stato possibile convincere i terrestri.”
Governatore: “Il piano numero nove…?! (Consulta dei fogli) Ah, sì, prevede la resurrezione dei morti tramite scariche elettriche sparate a distanza nelle ghiandole pineale e pituitaria di un morto da poco… Ci avete già provato?”
Eros: “Sì, Eccellenza.”
Governatore: “Con successo?”
Eros: “Per ora ne abbiamo resuscitati due: non c’è nessuna difficoltà.”
Governatore: “I vivi sospettano qualcosa dei vostri movimenti?”
Eros: “Abbiamo dovuto eliminare un poliziotto, ma i resuscitati non sono stati visti da nessuno che sia ancora in vita.”
Governatore: “Peccato che si debba agire in questo modo, ma è necessario. I resuscitati spianeranno la strada alle nostre operazioni… Procedete e fate rapporto fra due giorni terrestri.”
I due escono e si fermano nel corridoio.
Tanna: “Temevo che Sua Eccellenza reagisse male…”
Eros: “Lo avrebbe fatto se si fosse trattato della nostra gente. Lui capisce quanto sia difficile la razza umana.”
Tanna: “Quale sarà il prossimo ostacolo da superare?”
Eros: “Finchè potranno pensare avremo dei problemi, ma i morti non pensano… Solo i nostri elettrodi li tengono in vita… In fondo è interessante: i terrestri in grado di pensare sono terrorizzati da coloro che non possono farlo: i morti. A quest’ora l’astronave sarà stata rigenerata, andiamo.”
Il disco riparte verso la Terra seguito da altri due.
Intanto Jeff si è rimesso la divisa da pilota, in quanto deve tornare al lavoro, ma non è tranquillo, non gli piace andar via lasciando la moglie da sola e le chiede di chiudersi in casa per sicurezza. Durante il volo, visto che non riesce a tranquillizzarsi, si lascia convincere da Edith e Danny a chiamare Mark alla torre di controllo, in modo che egli, a sua volta, chiami Paula per sentire come sta.
Casa di Paula: un temporale è nell’aria.
Criswell: “Nella casa vicino al cimitero non prestarono attenzione al fragore del tuono e al fulmine, ma da quel frastuono emerse la figura dell’anziano signore morto…”
Altra ripresa con il vero Lugosi, inserita in maniera abbastanza coerente. Mentre Paula riceve la telefonata di Mark, la sequenza ci mostra Bela rientrare nella sua casa. Paula ha finito la conversazione, la porta della camera da letto dove si trova la ragazza si apre e appare la controfigura, la ragazza urla e fugge dalla camera: qui si vede un’altra sequenza con Lugosi che esce nuovamente di casa. Paula fugge via. Cade e, nella realtà, demolisce mezzo set, ottenuto con teloni, terriccio e cartone, poi si rialza inseguita dal sosia di Lugosi, da Vampira e da Clay che è uscito dalla tomba. Paula raggiunge la strada e viene raccolta da Calder (Karl Johnson), un agricoltore amico dei Trent. La prende in braccio e la carica in macchina poi, con qualche difficoltà, riesce a ripartire mentre i tre zombi osservano la scena e tornano indietro richiamati da un segnale emesso da un disco volante nascosto nel cimitero. Dentro troviamo Eros e Tanna.
Eros: “Stanno arrivando al portello. Ora puoi aprire.”
La donna apre ed entrano Vampira e Clay che si dirigono verso di lei con le mani protese.
Eros: “Spegni gli elettrodi, non ci distinguono dagli altri.”
Una volta tolto il contatto i due si fermano e restano immobili. Intanto arriva anche la controfigura di Bela Lugosi.
Il Tenente Harper, con Larry, Kelton (Paul Marco) e Jamie, sono arrivati al cimitero dopo che Calder e Paula hanno spiegato l’accaduto. A parte degli strani rumori non trovano nulla tranne la tomba vuota di Clay.
Criswell: “Intanto al Pentagono, a Washington D.C…”
Ufficio del Generale Roberts (Lyle Talbot). L’ufficiale ha mandato a chiamare il Colonnello Edwards, il quale arriva in quel momento. Il generale lo fa accomodare sulla sedia di fronte alla propria scrivania.
Roberts: “Prego, Colonnello Edwards, chiuda la porta… Riposo. Colonnello, si sieda. Lei è stato chiamato spesso per i dischi volanti…”
Tom: “Sono al comando delle operazioni sul campo.”
Roberts: “Lei crede che esistano i dischi volanti?”
Tom: “Sì, Signore.”
Roberts: “E li ha visti?”
Tom: “Sì, Signore.”
Roberts: “Un’ordinanza del Governo dichiara che non esistono dischi volanti…”
Il riferimento è esatto e riguarda la chiusura del cosiddetto Progetto Blue Book dell’aviazione americana. Secondo questa relazione nessun caso di avvistamento poteva farsi risalire ad alieni giunti dallo spazio, per cui il problema non sussisteva.
Tom: “Lo so, Signore.”
Roberts: “Lei ribadisce di averli visti?”
Tom: “Beh… sì. Signore…”
Roberts: “Questa affermazione potrebbe costarle la Corte Marziale…”
Tom: “Generale Roberts, posso parlare liberamente?”
Roberts: “Certamente.”
Tom: “Come potrei attenermi agli ordini se non credessi a quello che ho visto?”
Roberts: “(sorridendo) Lei… mi piace, Colonnello.”
Tom: “Grazie, Signore.”
Roberts: “I dischi volanti esistono. Volano nei nostri cieli e anche da un bel pezzo.”
Tom: “Cosa possiamo fare?”
Roberts: “E chi lo sa?”
Tom: “Allora esistono veramente?
Roberts: “Pensavo che lei ne fosse convinto.”
Ton: “Lo sono.”
Roberts: “Abbiamo preso contatto con loro.”
Tom: “Come?”
Roberts: “Via radio.”
Tom: “Parlano la nostra lingua?”
Roberts: “Non proprio. Abbiamo ricevuto messaggi dalle loro astronavi: da principio erano solo suoni incomprensibili. In seguito abbiamo costruito un computer traduttore che trasforma ogni lingua nella nostra.”
Tom: “Generale, ma io cosa c’entro in tutto questo?”
Roberts: “Lei è da tempo a capo delle operazioni che riguardano i nostri dischi volanti. E’ ora che ascolti queste registrazioni. Le va?”
Tom: “Se mi va? Non aspetto altro.”
Il generale si alza e accende il registratore che è di fianco alla scrivania.
Eros: “Parla Eros, un soldato proveniente da un pianeta della vostra galassia. Mi rendo conto delle differenze di linguaggio, ma so che avete finalmente inventato un dictorobot o, come dite voi, un computer traduttore. Quindi adesso potete capirmi. Noi siamo sempre stati più progrediti del vostro pianeta. Avete impiegato secoli per capire quello che noi avevamo già ideato migliaia di anni fa. Credete ancora che non esistiamo? Pensate che la Terra sia l’unico pianeta abitato dell’universo? Come si può essere così stupidi? Comunque, tranquillizzatevi, non vogliamo conquistare il vostro pianeta, solo salvarlo. Avremmo potuto distruggerlo molto tempo fa, se avessimo voluto, ma noi veniamo in pace e se abbiamo dovuto usare mezzi che potrebbero sembrare criminali, questo è successo per colpa delle vostre armi. Se continuerete a negare la nostra esistenza dovremo dedurre che non siete ben disposti nei nostri confronti, quindi dovremo distruggervi prima che voi distruggiate noi. Voi avete inventato gli esplosivi senza comprendere quello che stavate facendo, siete vicini alla distruzione dell’intero universo di cui tutti facciamo parte. Questo è il nostro ultimo…”
Roberts spegne il registratore.
Roberts:” Finisce così. Le tempeste magnetiche disturbano le trasmissioni…”
Tom: “Quante registrazioni avete?”
Roberts: “Una dozzina, questa è l’ultima: risale ad un mese fa.”
Tom: “Pensa che facciano sul serio?”
Roberts: “Non possiamo correre rischi, quindi… È mai stato ad Hollywood?”
Tom: “Sì, qualche anno fa.”
Roberts: “Lei sarà lì, domattina… Vicino a Hollywood, a San Fernando, hanno avvistato dei dischi che volavano così bassi da gettare a terra le persone. Li hanno visti anche atterrare… Il Maggiore Carlson la sostituirà mentre sarà lì. Lei dovrà entrare in contatto con loro, li trovi e cerchi di capire cosa diavolo vogliono!”
Tom: “Sì, Signore.”
Prende dal cassetto della scrivania un fascicolo.
Roberts: “Questi sono rapporti confidenziali. Li legga in aereo. A Los Angeles li consegnerà alla CIA e riceverà altre istruzioni.”
Tom: “Sì, Signore.”
Roberts: “Colonnello Edwards… buona fortuna.”
Tom: “Grazie, Signore.”
Sulla stazione spaziale aliena Eros e Tanna stanno aspettando il loro Governatore nel suo ufficio. Con loro c’è l’attendente del Governatore il quale, appena entrato, fa un elegante cenno indicandogli la porta. Quindi si siede e attende le notizie.
Eros: “Siamo pronti a fare rapporto.”
Governatore: “Siete in ritardo.”
Eros: “E’ stato inevitabile. Abbiamo tentato di trasmettere per televisione, ma non è stato possibile.”
Governatore: “Avreste dovuto aspettare che fosse possibile.”
Eros: “I nostri movimenti hanno fatto sorgere dei sospetti… Ci hanno avvistati vicini ai punti operativi…”
Governatore: “E cosa hai concluso, Eros?”
Eros: “Abbiamo fatto risorgere tre morti.”
Governatore: “Voglio vederne uno.”
Eros: “Fai entrare quello grosso. Usa la pistola a elettrodi.”
Tanna esce per eseguire l’ordine.
Governatore: “Ho sottratto due astronavi al tuo comando.”
Eros: “Ma così resterà solo la mia.”
Governatore: “Continuerai la tua missione da solo. Le tue astronavi mi servono altrove. Anche se hai resuscitato tre morti, il piano non è ancora riuscito. Devi dimostrarmi che avrà successo se vuoi che ti dedichi altro tempo, energie, astronavi e uomini.”
Eros: “Non falliremo, abbiamo tutto dalla nostra parte.”
Governatore: “Non tutto, non avete i terrestri vivi. Hai riferito che la vostra astronave è stata avvistata nella zona operativa…”
Eros: “Esatto.”
Governatore: “Non era mai successo prima. Dobbiamo fare qualcosa…”
In quel momento Tanna rientra guidando davanti a sé Clay.
Il giagnte si sta avvicinando pericolosamente ad Eros.
Eros: “Fermalo, Tanna, spara con la pistola ad elettrodi…”
Tanna: “E’ bloccata!”
Eros: “Fermalo, stupida!”
Governatore: “Getta a terra la pistola, interromperà il contatto.”
Così avviene e appena in tempo, Eros sta boccheggiando per la possente stretta alla gola di Clay…
Eros: “Ci è mancato poco…”
Governatore: “Porta qui il gigante. Voglio guardarlo meglio… È proprio un bell’esemplare… Sono tutti così forti sulla Terra?”
Eros: “No, lui è un eccezione.”
Governatore: “Gli altri due come sono?”
Eros: “Una donna e un uomo anziano.”
Governatore: “Un uomo anziano? Mi è venuto in mente un piano, portatelo via.”
Eros: “Raccogli la pistola e controlla che funzioni bene.”
Tanna:” Si è sbloccata.”
Eros: “Riportalo sull’astronave.”
Tanna esce con Clay.
Governatore: “Il vecchio va sacrificato. Tornate sulla Terra e mandate il vecchio in una casa poi togliete l’energia elettrocinetica e azionate il raggio per la decomposizione. Il risultato sconvolgerà i presenti e attirerà la loro attenzione. In questo modo potrete resuscitare indisturbati altri morti dal cimitero…”
Mentre ci stiamo chiedendo se, in tutto il mondo, esiste solo quel cimitero dove, in verità, hanno combinato abbastanza caos, Eros risponde:”
Eros: “Sarà fatto, Eccellenza.”
Governatore: “Riferite non appena avrete portato a termine l’operazione. I terrestri si stanno avvicinando a quello che temiamo… Visto che non vogliono conoscere e rispettare la nostra esistenza, dovranno credere ai nostri poteri quando vedranno camminare i loro morti. Appena avrete un numero sufficiente di cadaveri marciate sulle capitali della Terra. Useremo i loro morti per costringerli a credere alla nostra esistenza.”
Il disco riparte.
Sulla Terra, Harper ha accompagnato il Colonnello Edwards alla casa dei Trent, con lui c’è il poliziotto Jamie Calder che resta ad attenderli in macchina davanti alla casa.
Harper: “Il Colonnello vorrebbe farvi alcune domande.”
Jeff: “A che proposito?”
Tom: “Posso sedermi?”
Paula: “Oh, mi scusi… Prego.”
Tom: “Vorrei che mi parlaste della strana esperienza dell’altra notte.”
Mentre la donna comincia a raccontare, il disco atterra dondolando in mezzo a una macchia d’alberi del cimitero.
Paula: “…Poi la polizia mi ha riportata a casa. Spero di non vedere più niente di simile.”
Tom: “Neanch’io vorrei vederlo. Un’altra cosa: il vento che vi ha scaraventati a terra era caldo o freddo?”
Jeff: “E’ difficile spiegarlo. Non era né caldo né freddo, era solo molto forte. Ci ha inchiodati a terra…”
Paula: “Io ero accecata, non vedevo niente. Sentivamo solo la pressione del vento finchè non è cessato… quando il bagliore è sparito abbiamo visto una luce che si allontanava.”
Tom: “Da che parte?”
Paula: “Verso il cimitero.”
La porta dell’astronave si apre ed esce la solita controfigura che, nella sequenza successiva, si trasforma in Bela Lugosi, uno spezzone già visto in precedenza.
Tom: “E’ la storia più fantastica che abbia mai sentito…”
Jeff: “Ma ogni parola è vera.”
Tom: “Per questo è fantastica.”
Harper: “Abbiamo trovato molte cose strane al cimitero, ma nulla su cui basare i nostri sospetti… Non avete sentito niente? C’è qualcosa là fuori Carlton?”
Jamie: “E’ troppo buio, Tenente, però si sente una puzza terribile…”
Jeff: “C’è qualcosa lì fuori.”
Il nostro sosia è davanti a Jamie il quale arretra terrorizzato fino al patio. Poi il poliziotto comincia a sparare all’impazzata, seguito da Harper. Lo zombi assale Jamie poi cade a terra all’improvviso. Tom gli si avvicina con cautela poi scosta il mantello che copriva il corpo e che ora è uno scheletro.
Tom: “Cosa ne dice?”
Harper: “Non saprei. Un minuto fa non era così.”
Tom: “E il suo uomo?”
Harper: “Nel trambusto me n’ero dimenticato…”
Niente di grave per Jamie, solo una botta. Salgono tutti quanti in macchina per andare nel cimitero. Malgrado le sue proteste Paula viene lasciata in macchina con Jamie di guardia. Harper ha passato una pistola a Jeff e a Tom. Ora i tre avanzano tra le siepi e le lapidi.
Jeff: “Cosa stiamo cercando?”
Harper: “Sapremo la risposta quando la troveremo… La tomba dell’Ispettore Clay è lì.”
Tom: “Quella che è stata profanata?”
Harper: “Sì.”
Mentre i tre avanzano il regista usa le ultime sequenze di Vampira che gli erano rimaste per farci vedere la donna che vaga nel cimitero.
I tre ora sono davanti alla tomba di Clay.
Tom: “E’ questa? Sembra che qualcuno ne sia uscito, più che entrato.”
Harper: “Già, ma è impossibile…”
Tom: “Non ci giurerei.”
Harper: “Certe cose non succedono…”
Tom: “Dopo quello che abbiamo visto, non mi sento di escludere niente.”
Harper: “Io sono un poliziotto e mi occupo dei fatti, ma le do ragione. Ci scommetto il distintivo che ci aspetta di peggio.”
Intanto, dentro la nave spaziale…
Eros: “Presto scopriranno l’astronave!”
Tanna: “Gliela farai trovare?”
Eros: “E’ l’unica soluzione, dobbiamo fermarli prima che informino gli altri…” (Ma non volevate che si sapesse della vostra esistenza, e allora?)
Tanna: “E quelli in macchina?”
Eros: “Prenderemo anche loro… manda il gigante a prendere gli altri due. Io accendo il dictorobot per parlare con loro.”
Clay esce per compiere la sua missione. I tre sono sempre lì davanti alla tomba.
Jeff: “Forse siamo fuori strada.”
Harper: “La dote naturale di un poliziotto è la pazienza.”
Tom: “Dov’è quella terra bruciata di cui parlava?”
Harper: “E’… Guardate!”
Un bagliore pulsante fra gli alberi.
Harper: “Andiamo a vedere, ma con cautela.”
Intanto Clay ha tramortito Jamie e si è preso Paula. Ora i nostri eroi sono davanti al portello. A un ordine di Eros, Tanna apre il portello esterno e poi quello interno. I tre entrano con le armi in pugno.
Harper. “Voi due restate dove siete.”
Eros: “Faremo come dite, per ora.”
Harper: “Fate quello che vi dico e basta!”
Eros: “Le pistole non vi servono.”
Harper: “Noi pensiamo di sì.”
Eros: “Ormai sono inutili.”
Harper: “Sulla carne funzionano e mi sembra che voi ne abbiate abbastanza.”
Eros: “E’ vero, funzionerebbero su di noi… se poteste usarle.”
Jeff: “Se non ti allontani da quel pannello ti faccio vedere io quanto funzionano!”
Eros: “Parliamo subito o aspettiamo? I vostri amici saranno qui tra poco.”
Harper: “Quali amici?”
Eros: “Quelli rimasti in macchina.”
Jeff: “Se avete torto un capello a Paula…”
Eros: “Non le è stato fatto alcun male, volete vedere?”
Eros si avvicina a un pannello ma Jeff spara un colpo sulla strumentazione.
Jeff: “La prossima volta non mirerò al pannello.”
Eros: “Volevo solo accendere il televisore per mostrarvi cosa succede.”
Harper: “Vai avanti, amico, ma non fare niente di azzardato.”
Sullo schermo si vede Clay che porta a spasso Paula tenendola fra le braccia.
Eros: “E’ solo svenuta.”
Jeff: “Razza di demonio!”
Eros: “Io? Un demonio? Io sono un soldato del nostro pianeta. Io sarei un demonio?! Noi non siamo venuti qui da nemici, ma per parlare, per chiedere il vostro aiuto.”
Tom: “Il nostro aiuto?”
Eros: “Sì, per il bene di tutto l’universo, ma voi rifiutate perfino d’accettare la nostra esistenza, anche se ci avete visti e avete ascoltato i nostri messaggi.”
Tom: “Perché volete contattare i Governi della Terra?”
Eros: “Per paura della morte. Perché voi terrestri siete degli idioti!”
Jeff: “Piano con le parole!”
Eros: “Lasciami parlare… Avete cominciato con i petardi, esplosivi innocui, poi con le granate e avete ucciso più persone alla volta, quindi la prima bomba, poi una più grande capace di uccidere molte persone alla volta. Poi i vostri scienziati sono incappati nella bomba atomica, infine hanno inventato la bomba all’idrogeno che fa esplodere l’aria e questo processo può portare alla distruzione del nostro sistema solare. L’unico esplosivo che vi manca è la bomba solare…”
Tom: “Ma una bomba simile non esiste.”
Eros: “Noi la conosciamo da secoli. I vostri scienziati ci arriveranno prima o poi, ma voi non ne comprenderete la potenza finchè non sarà troppo tardi…”
Tom: “Si spieghi.”
Eros: “Esiste un modo per far esplodere le particelle di luce solare.”
Tom: “E’ impossibile.”
Eros: “I vostri scienziati stanno già studiando i raggi solari che sono composti da minuscole particelle, non credete che riescano a fare ciò che vi ho detto?”
Tom: “Una particella solare non può essere vista né misurata.”
Eros: “Voi riuscite a vedere un atomo? Eppure potete farlo esplodere. Un raggio solare è composto di molti atomi.”
Jeff: “Quindi se inventiamo questa bomba diventeremo più potenti.”
Il disprezzo con cui Eros gli risponde è ampiamente giustificato.
Eros: “Più potenti? Lo vedete? Che menti stupide, stupide, stupide!”
Jeff: “Ora basta!”
Il nostro macho si scaglia contro l’alieno colpendolo in faccia.
Tom: “Indietro Jeff, lascialo finire.”
Eros: “E’ a causa di quelli come te che tutto verrà distrutto. Testardi, violenti, incapaci di usare la mente che Dio vi ha donato.”
Jeff: “Tu parli di Dio?”
Eros: “Vi sembra impossibile che anche noi crediamo in Dio? Tu indossi un uniforme del tuo paese… guardate: io indosso un uniforme del mio paese… Abbiamo dovuto usare metodi drastici per arrivare a voi, ma non ci avete dato alternative. Quando avrete la bomba solare sarà la fine per tutto l’universo.”
Tom: “Cos’è, esattamente, la bomba solare?”
Eros: “Prendete una tanica di benzina e diciamo questa tanica è il Sole. Versate un po’ di liquido fino a una palla, ossia la Terra. La benzina rappresenta le particelle solari. Imbevete la palla di benzina, cioè di luce solare e poi datele fuoco. La fiamma avvolgerà la Terra poi brucerà la benzina fino alla tanica, cioè fino al Sole e lo farà esplodere. L’esplosione si propagherà a tutto ciò che la benzina, cioè la luce, tocca. Se fate esplodere la luce solare farete esplodere l’universo. Un’esplosione sulla Terra scatenerà una reazione a catena diretta verso il Sole e tutti i pianeti toccati da esso… Coinvolgerà tutti i pianeti dell’universo… per questo dobbiamo fermarvi usando qualsiasi mezzo, potevamo farlo in modo amichevole, ma voi avete scelto altrimenti…”
Harper: “È pazzo!”
Tanna: “Non è da pazzi uccidere altre persone? Voi lo avete fatto e avete anche distrutto una nazione per salvarne un’altra, allora perché un pianeta non dovrebbe distruggerne un altro che minaccia…”
Eros la spinge via brutalmente mentre il nostro macho stava per intervenire nuovamente ma è trattenuto dagli altri due.
Eros: “Da noi le donne servono solo per la riproduzione della specie. Sul mio pianeta non ci aggrappiamo alla vita come fate voi, il nostro unico scopo è lo sviluppo del nostro mondo.”
Larry ha raggiunto Jamie e lo ha trovato svenuto. Non crede una parola alla sua storia, ma deve ricredersi quando, inoltratisi tutti e due dentro il cimitero, vedono il cadavere di Clay che tiene in braccio Paula.
Eros: “Un giorno potrebbe finire tutto in una grande fiammata e tanto fumo. Tutto quello che c’è: le stelle, i pianeti… resterebbe solo un enorme vuoto…”
Harper: “Adesso voi due venite con noi.”
Eros: “E dove?”
Harper: “Al Commissariato.”
Eros si mette giustamente a ridere.
Eros: “Credete di avere la situazione in mano? Guardate fuori.”
Dall’oblò Harper e Jeff vedono Clay con in mano Paula.
Eros: “Sta benissimo, ma la ucciderà in pochi secondi, se lo voglio.”
I due poliziotti decidono d’intervenire e uno dei due colpisce violentemente alla testa Clay che cade per terra. All’interno della nave spaziale si accende una lotta tra Eros e Jeff il quale, purtroppo, riesce ad avere partita vinta e a uscire dalla nave spaziale con Tom e Harper mentre la nave sta andando a fuoco. Tanna riesce a decollare mentre Eros giace ancora svenuto sul pavimento. Poi il disco esplode. La Terra sarà anche salva, ma l’universo no… dai terrestri.
Criswell: “Amici, avete visto questi fatti basati su testimonianze giurate. Potete provare che non siano accaduti? Forse tornando a casa qualcuno vi sfiorerà nel buio e voi non lo saprete mai perché verrà dallo spazio… Molti scienziati credono che da altri mondi qualcuno ci stia guardando. Una volta deridevamo le automobili, gli aeroplani, il telefono, la luce elettrica, la radio e perfino la televisione. Oggi alcuni di noi ridono quando si parla di extraterrestri… Dio ci aiuti in futuro…”
Esiste un tentativo, un piccolo tentativo, da parte di Ed Wood di nobilitare il film, per altri versi ingenuo e ridicolo parafrasando un ben più assennato discorso compiuto da un altro alieno nel 1951:
Fin che vi limitavate a combattere fra di voi, usando armi primitive come i cannoni, non ci preoccupavamo, ma presto l’energia atomica vi permetterà di costruire aerei astrali e questo costituirà una minaccia per la pace degli altri pianeti. Cosa che noi non possiamo permettere.”
(Ultimatum alla Terra di Robert Wise).
Le riprese iniziarono nel novembre del 1956 presso il Quality Studios di Merle Connell, durarono tra i quattro e i sei giorni e il film era inizialmente intitolato Grave Robbers from Outer Space.
La stazione spaziale è opera di Tommy Kemp e i costumi sono opera di uno stilista di nome Robaire che non fu però accreditato nei titoli. Phil Tucker, il regista di Robot Monster, un altro film che oggi si definirebbe ampiamente trash, aiutò Wood con il montaggio della pellicola.
J. Edward Reynolds della chiesa battista aveva avuto il permesso da Ma Sunday di poter sviluppare come un film un soggetto al quale teneva molto, ma non aveva i soldi necessari per produrlo, per cui stava pensando di sovvenzionare un giovane regista di nome Ed Wood per permettergli di realizzare un film di fantascienza e con i proventi del film avrebbe poi realizzato il suo progetto dedicandosi in seguito solo a film religiosi. Egli convinse a sua volta il Reverendo Lyn Lemon a farsi anticipare dei soldi sulla sua assicurazione per contribuire anche lui al progetto. Reynolds pose come condizione che tutti gli attori venissero battezzati prima dell’inizio delle riprese. Lui e Hugh Thomas partecipano al film nel ruolo dei becchini, mentre il reverendo fece la parte di sua competenza durante un funerale. Reynolds, infine, volle che la parte principale fosse affidata a uno del loro credo. Ecco perché Wilcott ebbe il ruolo.
Purtroppo all’epoca il film non lo volle quasi nessuno e non incassò un dollaro, e Reylods morì qualche anno dopo.
Per la realizzazione dei dischi volanti sono stati comprati dei modellini in kit da un negozio di modellistica. Fu costruita un’intera città in cartone in modo da farvi volare i modellini, fatti in legno e balsa. appesi ad un filo. Quando si cercava di mettere un poco di benzina sulla coda per simulare il fumo, la corda che sosteneva il modellino si bruciava e questi precipitava a vite distruggendo un poco di città di cartone. Poi Wood è andato da una ditta di effetti speciali, quella di Ray Mercer, che gli consigliò di riprendere i tre dischi legati con un filo di acciaio e su sfondo nero in modo che vi si poteva mette in front projection immagini della città di giorno e di notte. Ma i negozi non avevano più modellini per cui a Mercer venne l’idea di usare dei coprimozzi di una vecchia cadillac. Erano troppo argentati e riflettevano troppa luce e allora Bill Thompson si diede da fare per verniciarli in verde ad uso e consumo della macchina da presa. Wood, schifato, li fece dipingere di beige, ma questa volta ne fu schifato Thompson per cui tornarono a essere argentati con pessimi risultati di ripresa.
Il costumista e truccatore Harry Thomas aveva preparato un trucco facciale verde e degli occhi come quelli di un gatto e dei menti finti per allungare le facce. Al posto delle divise aveva pensato a delle specie di sudari verniciati di vernice fosforescente, ma Wood rifiutò questo e altri suggerimenti per cui Thomas, a sua volta, rifiutò di apparire nei titoli.
(5 – continua)