ESPLORANDO LA VIA LATTEA: 6 MILIARDI DI TERRE E 36 CIVILTA’ ALIENE

La Via Lattea sembra pullulare di pianeti come il nostro e pare che ci siano buone probabilità che diverse civiltà li popolino.

All’interno dei confini della nostra galassia potrebbero esistere circa sei miliardi di pianeti simili alla Terra per conformazione, dimensioni, temperatura, pressione e altri parametri che contribuiscono a classificare il corpo all’interno della fascia di abitabilità. Questo, almeno, è quanto stabiliscono in un articolo pubblicato sulla rivista “The Astronomical Journal”, gli esperti dell’Università della Columbia Britannica, che hanno analizzato i dati della missione Kepler della NASA per valutare e quantificare le possibilità che esistano pianeti come il nostro.

“Per ogni cinque stelle simili al Sole possiamo immaginare che esista un pianeta paragonabile alla Terra. Comprendere il modo in cui i pianeti evolvano nelle orbite attorno alle loro stelle potrebbe fornire informazioni preziose sulla loro formazione e aiutarci a ottimizzare le future missioni volte alla ricerca di esopianeti”, ha affermato Jaymie Matthews, astronomo presso l’Università della Columbia Britannica.

“Nella Via Lattea ci sono circa 400 miliardi di stelle, il sette percento delle quali può essere classificato di tipo G, come il nostro Sole. Questo significa che potrebbero esistere circa sei miliardi di sistemi in cui esiste un pianeta che rientra nella fascia abitabile”, ha continuato l’esperto.

“Abbiamo effettuato delle simulazioni per quantificare queste informazioni, confrontando un catalogo di probabilità con gli oggetti realmente rilevati. In questo modo siamo stati in grado anche di stabilire nuovi parametri considerati abitabili”, ha aggiunto Michelle Kunimoto, collega e coautrice di Matthews, precisando che il loro studio potrebbe rivoluzionare l’idea di abitabilità con cui consideriamo i pianeti oggi. “Studiando i dati raccolti dalla missione Keplero abbiamo analizzato le informazioni relative a circa 200mila stelle, scoprendo 17 nuovi esopianeti e confermando l’esistenza di molti corpi extrasolari già noti”, ha concluso l’esperta.

Ma non è tutto ovviamente. Se sono così tanti i pianeti abitabili, quante potrebbero essere le civiltà che li abitano?

Finora la Terra si è dimostrata unica nella sua capacità di ospitare la vita nell’universo, contribuendo a chiederci se siamo veramente soli. Ma forse non lo siamo. Comincia con questa supposizione un articolo della CNN in cui viene data notizia di un altro importante studio astronomico, pubblicato sempre sulla prestigiosa rivista scientifica “The Astronomical Journal” e condotto stavolta da un gruppo di esperti dell’Università britannica di Nottingham, coordinato da Christopher Conselice. Secondo gli scienziati, infatti, potrebbero esserci almeno 36 civiltà intelligenti attive e comunicanti nella nostra Via Lattea. Tuttavia, a causa del tempo e della distanza, potremmo non sapere mai se esistono o siano mai esistite.

I ricercatori si sono basati su un nuovo approccio, denominato Limite Copernicano dell’Astrobiologia, che applica la teoria dell’evoluzione su scala cosmica, calcolando il tempo medio necessario alla comparsa di una civiltà come quella umana. Calcoli precedenti, in quest’ambito, erano basati sull’equazione di Drake, proposta dall’astronomo e astrofisico Frank Drake nel 1961. “Drake sviluppò un’equazione che in linea di principio può essere usata per calcolare quante civiltà comunicanti extraterrestri intelligenti (CETI) potrebbero essere presenti nella nostra galassia”, hanno scritto gli autori nel loro studio. “Tuttavia, molti dei suoi parametri sono a noi sconosciuti e altri metodi devono essere utilizzati per calcolare il numero probabile di civiltà comunicanti. La differenza chiave tra i nostri calcoli e quelli precedenti basati sull’equazione di Drake è che facciamo ipotesi molto semplici su come si sia sviluppata la vita”, ha detto Conselice, professore di astrofisica all’Università di Nottingham, proprio alla CNN. Entrando nei dettagli dello studio, gli scienziati ritengono che la distanza media di queste civiltà sarebbe di circa 17.000 anni luce. Un valore che renderebbe però molto difficile le comunicazioni, considerando le attuali tecnologie. “Utilizzando come limite la possibilità che una civiltà intelligente si sia sviluppata in circa 5 miliardi di anni, come sulla Terra che ha 4,6 miliardi di anni, i nostri calcoli indicano che nella nostra galassia dovrebbero già esserci 36 civiltà attive”, ha spiegato ancora Conselice. La stima tiene conto anche della capacità di un’eventuale civiltà avanzata di mandare nello spazio segnali della propria esistenza, radio o satellitari.

L’ipotesi fatta nello studio è ambiziosa e affascinante, ma non tiene conto di alcuni aspetti. Innanzitutto, l’origine della vita sulla Terra: non sappiamo ancora come e quando sia apparsa”, ha spiegato in un’intervista all’Ansa, Barbara Cavalazzi, astrobiologa dell’Università di Bologna. “Inoltre, stimare quanti pianeti del Sistema Solare e della nostra galassia siano abitabili non è così semplice, poiché oltre alle condizioni fisiche e chimiche di sostenibilità e tolleranza per la vita, bisognerebbe conoscere cosa ha determinato il fiorire della vita. E questo non lo sappiamo, o almeno non ancora”. Ma le risposte al quesito “siamo soli nell’universo?”, che affascinano tutti e non solo gli addetti ai lavori, potrebbero comunque essere trovate presto, ad esempio “con le prossime missioni su Marte, Exomars 2022 e Mars 2020, e le future missioni sulle lune Europa, Encelado e Titano. Questo è sicuramente un momento affascinante e pieno di promesse per la ricerca della vita fuori dalla Terra”, ha concluso l’esperta.

E stiamo parlando per il momento della nostra Via Lattea e di probabili forme di vita simili alla nostra, a base carbonio… ogni altra via e possibilità rimane aperta!

A cura della redazione