Titolo originale: La orgía de los muertos
Anno: 1973
Regia: José Luis Merino
Soggetto: José Luis Merino
Sceneggiatura: José Luis Merino
Direttore della fotografia: Modesto Rizzolo
Montaggio: Alessandro Lena
Musica: Francesco De Masi
Effetti speciali: Julian Ruiz e Bianca Verdosi
Produzione: Ramona Plana
Origine: Spagna / Italia
Durata: 1h e 37’
CAST
Stan Cooper, Maria Pia Conte, Paul Naschy, Charles Quiney, Isarco Ravaioli, Diannik Zurakowska, Gerard Tichy, Pasquale Basile, Aurora De Alba, Alessandro Perrella, Josè Cardenas, Eleonora Vargas, Giuliana Garavaglia, Carla Mancini
TRAMA
La vicenda è ambientata nei primi dell’Ottocento e narra di Serge, giovane londinese convocato in Macedonia a seguito del decesso di un suo ricco zio, barone residente a Skopie. Giunto nella città, Serge apprende che anche la figlia del defunto barone, sua cugina Mary, è morta, assassinata da qualcuno subito dopo il funerale del padre. Dalla lettura del testamento si apprende che il ricco barone ha lasciato quasi tutte le sue fortune a Serge mentre a Nadja, la sua seconda giovane moglie, vengono date solamente alcune miserrime rendite. Nadja, infuriata per la scelta del defunto marito, cerca di corteggiare Serge il quale, però, le preferisce Dorys, la giovane figlia del dottor Leòn, il quale è un assiduo frequentatore del castello del defunto barone. Questo perché, nelle segrete del maniero, si trova il suo studio, all’interno del quale, il dottore, sta promuovendo una serie di segretissimi esperimenti. Un giorno anche Nadja viene uccisa da una imprecisata entità durante una seduta spiritica. Un ispettore di polizia indaga sugli omicidi. Le forze dell’ordine sono convinte che il responsabile dei misfatti sia Igor, il becchino del cimitero locale, uomo deviato mentalmente e con tendenze necrofile. Solo al termine si scoprirà che il responsabile delle morti è il dottor Leòn. Il dottore stava conducendo una serie di esperimenti sui cadaveri, al fine di riportarli in vita. Le cavie per i suoi esperimenti gli venivano fornite da Igor, che prelevava i corpi dal locale cimitero. Gli esperimenti del dott. Leòn, però, sfuggono di mano allo stesso scienziato: i morti animatisi e trasformatisi in zombie, finiscono col non ubbidire al medico, seminando il terrore. Nadja e Mary erano state uccise da due morti viventi e, anche Igor, cade vittima di uno zombie. Nel tentativo di salvarsi il dottor Leon, Dorys e Serge si danno alla fuga e, per allontanare i morti viventi, utilizzano il fuoco. Un grosso incendio però divampa nelle segrete del castello e solo Dorys e Serge si salveranno. Il dottor Leòn invece resterà ucciso dagli stessi esseri mostruosi da lui creati. Dopo l’intervento della polizia e dopo un grosso rastrellamento della zona, si è portati a pensare che gli zombie siano tutti periti nell’incendio. Esausto per gli accadimenti, Serge decide di tornare a Londra dove Dorys, oramai sua ufficiale fidanzata, lo raggiungerà entro qualche giorno. Serge lascia così Skopje in treno, mentre Dorys si allontana su una carrozza. Prima di raggiungere Londra la ragazza intende occuparsi del funerale del padre, il dottor Leòn. Dorys non si accorge, però, che la carrozza sulla quale si allontana è guidata da un morto vivente.
NOTE
“L’orgia dei morti”, diretto da José Luis Merino (regista principalmente specializzato in pellicole avventurose e western spagnoli, simili ai nostri spaghetti western, a parte due incursioni nell’horror: questo film e il “Il castello dalle porte di fuoco”), è una copruduzione italo-spagnola ed è conosciuto sul mercato anglofono con il titolo di “Orgy of the dead”.
Le musiche sono di Francesco De Masi, autore delle colonne sonore di film come: “Lo squartatore di New York”, “Thunder”, “Fuga dal Bronx”, “7, Hyden Park: la casa maledetta”, “Thor il conquistatore”, “C’è Sartana… vendi la pistola e comprati la bara”, “Sartana non perdona”, “I fantastici 3 Supermen”, “Un angelo per Satana”, “La lama nel corpo”.
Fra gli attori segnaliamo: Stan Cooper (“Qualcosa striscia nel buio”), Maria Pia Conte (“Spasmo”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Il pianeta errante”), Paul Naschy (non necessita certo di presentazioni), Charles Quiney (“Il castello dalle porte di fuoco”), Isarco Ravaioli (“Il trono di fuoco – 1983”, “Duri a morire”, “La verità secondo Satana”, “La morte viene dal pianeta Aytin”, “Satanik”, “Diabolik”, “I Diafanoidi vengono da Marte”, “I criminali della galassia”, “L’amante del vampiro”), Dyanik Zurakowska (“I morti vivono”, “L’orgia notturna dei vampiri”, “Le notti di Satana”), Gerard Tichy (“L’altra casa ai margini del bosco”, “L’isola misteriosa e il capitano Nemo”, “Il rosso segno della follia”, “Superargo contro Diabolikus”, “Horror”), Aurora De Alba (“La vendetta dei morti viventi”, “Le notti di Satana”), Alessandro Perrella (“Terror! Il castello delle donne maledette”, “Il fiore dai petali d’acciaio”, “La morte negli occhi del gatto”, “La morte accarezza a mezzanotte”, “Zenabel”), Giuliana Garavaglia (“Il trono di fuoco – 1969”) e Carla Mancini (“Rocco Schiavone”, “Macchie solari”, “L’assassino è costretto ad uccidere ancora”, “5 donne per l’assassino”, “Chi sei?”, “Il figlio della sepolta viva”, “Le guerriere dal seno nudo”, “Il mostro è in tavola… barone Frankenstein”, “Baba Yaga”, “Il coltello di ghiaccio”, “Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave”, “La dama rossa uccide sette volte”, “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?”, “A.A.A. Massaggiatrice bella presenza offresi…”, “Cosa avete fatto a Solange?”, “Tutti i colori del buio”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “L’amante del demonio”, “L’Etrusco uccide ancora”, “La notte dei dannati”, “La tarantola dal ventre nero”, “Nella stretta morsa del ragno”, “La bestia uccide a sangue freddo”, “L’uccello dalle piume di cristallo”).