FANTAFESTIVAL MADE IN ITALY – PARTE 05
1991 – 1995
Nel 1991 il Fantafestival di Roma rende omaggio a un’altra major tra le più famose dei nostri tempi, la Columbia, che nel campo del fantastico ha saputo dare molto. Alcune pellicole sono passate alla storia del cinema come Orizzonte perduto (The Lost Horizon) di Frank Capra, L’inafferrabile Signor Jordan (Here Comes Mr. Jordan) fino ad arrivare a pietre miliari come Incontri ravvicinati del terzo tipo (Close Encounters of the Third Kind) e Ghostbusters (Ghostbusters).
La nascita di questa storica casa di produzione avviene verso il 1909, quando i fratelli Harry e Jack Cohn si mettono in società con l’avvocato Joseph Brandt e fondano la CBC. Un italiano, Attilio Giannini, della Bank of Italy, fornisce i fondi necessari. La nascita ufficiale della Columbia avviene nel 1924, ma solo due anni dopo la nuova casa acquisisce un proprio studio e assorbe alcune ditte minori. Oltre alle pellicole sopracitate non possiamo passare sotto silenzio film come Return of the Vampire di Lew Landers con Bela Lugosi del 1944, oltre che pellicole precedenti e già citate con Boris Karloff (Prima che mi impicchino e Uomini dalle nove vite – Before I Hang e The Man with Nine Lives). Ricordiamo inoltre Invasione Usa, Il mostro delle nebbie, Banditi atomici, Il mostro dei mari, La Terra contro i dischi volanti e tutti i film prodotti da Charles Schneer con gli effetti di Ray Harryhausen, come i vari Simbad e quel piccolo gioiello che fu Base Luna chiama Terra. Andando in tempi più recenti segnaliamo l’ottimo Starman e Ammazzavampiri.
Altri film furono poi distribuiti solamente dalla Columbia a cui va il merito di averli fatti conoscere in gran parte del mondo come Hallucination, Nel 2000 non sorge il Sole, La notte del Demonio, uno dei bei film dell’orrore di Jacques Tourneur, Il ruggito del topo di Jack Arnold e Lo sguardo che uccide di Terence Fisher.
Non dimentichiamoci poi dei serial TV. Ve ne sono stati di famosi come Batman, Brick Bradford, Batman e Robin e Atom vs Superman.
Dopo un omaggio a Sergio Stivaletti, Tom Savini, Mel Brooks e Oliver Reed, il Fantafestival ha presentato pellicole come Chopper Chicks in Zombietown (USA, 1990) di Dan Hoskins che ci parla di un gruppo di motociclisti che si ferma in una città dove gli abitanti sono degli zombie affamati di carne umana.
Abbiamo avuto un seguito di quel Flesh Gordon andata e ritorno dal pianeta Korno e si tratta di Flesh Gordon Meets the Cosmic Cheerleaders (CAN, 1990) di Howard T. Ziehm e anche in questo caso la parodia attraversa la fantascienza per giungere al quasi porno. Un grande dramma sta colpendo l’universo conosciuto: l’Impotenza Galattica. Assieme ai suoi fidi compagni, la fidanzata Dale Ardor e lo scienziato che, nel primo film, si chiamava Vaffa, il grande e intrepido Flesh Gordon, sta percorrendo la galassia alla ricerca dell’origine del grande flagello. Nel lungo peregrinare capitano sul pianeta delle Majorettes Cosmiche che chiedono l’aiuto del nostro eroe per poter fondare una Società per la Riabilitazione della Virilità Maschile. Ma Flesh ha altri problemi: deve salvare Dale che è stata rapita da uomini misteriosi e condotta sulla Montagne Tettoniche. Per salvarla e per salvare la galassia dovrà incappare in immani imprese e problemi, non ultimo quello di un robot omosessuale…
È interessante segnalare ancora My Lovely Monster (GER, 1990) di Michael Bergmann. A causa di una vecchia pellicola che ha preso fuoco in un cinematografo, il Conte Maximilian esce dal film e naturalmente si sente un emarginato nella ben più crudele realtà odierna. Una ragazzina lo accompagna ad Hollywood per cercare il suo film, sfugge alle grinfie di un collezionista che lo vorrebbe mettere nel suo museo (una simpatica interpretazione del collezionista Forrest J. Ackerman). Finalmente Maximilian ritrova la sua pellicola ma vorrebbe portare con sé la sua amica.
È passato un anno, siamo al 1992 e la major ospite è questa volta la RKO, quella del primo King Kong, tanto per intenderci, ma famosa per altri capolavori come Deluge, Il bacio della pantera, Notre Dame, Tarzan contro i mostri, La Jena, La pericolosa partita, La scala a chiocciola e La cosa da un altro mondo. Tra gli ospiti ci sono Gene Wilder, freddo e scostante, e Carlo Rambaldi. La RKO era nata nell’ottobre del 1928 e, a parte la Universal, fu la casa che più si distinse nel cinema horror. Chiuse nel 1958 proprio con un film di fantascienza: Dalla Terra alla Luna.
Tra i film in programma ricordiamo Alienator (USA, 1989) di Fred Olen Ray. Un criminale deve essere giustiziato a bordo di una stazione spaziale posta ai limiti dell’universo conosciuto. Per dare la caccia al criminale il comandante della stazione assolda un Alienator, un cacciatore androide che nulla può fermare. Il criminale cerca rifugio sulla Terra ma è inseguito dall’Alienator…
Colpo doppio (Time Bomb) di Avi Nesher (USA, 1991) è la storia di un uomo che, in un impeto di coraggio, salva da un incendio una mamma e un bambino. Il suo volto appare in TV e sui giornali e da quel momento si moltiplicano gli attentati contro di lui. La verità è che lui era il membro di una squadra speciale sulla quale la CIA aveva fatto esperimenti di modifica del comportamento e lui era stato programmato per eseguire un omicidio politico ed era stato dato per morto. Ora la sua presenza può essere pericolosa per la CIA…
The Frankenstein Complex di Larry Fessenden (USA, 1991) parla di misteriosi e pericolosi esperimenti di uno scienziato che coinvolgono gli abitanti di un villaggio.
Mutronics – The Movie di Screaming Mad George e Steve Wang (USA, 1991) ci porta all’alba dei tempi, quando gli alieni crearono sulla Terra un’arma letale, la specie umana, ma crearono anche degli Zoanoidi, uomini capaci di trasformarsi in super mostri da combattimento. Uno di questi, trasformatosi in un uomo, con il suo esercito, vuole dominare il mondo. Solo un abile praticante di arti marziali, trasformatisi a sua volta in una super macchina da guerra, potrà combattere gli Zoanoidi.
Basato invece su un racconto di H. P. Lovecraft, Il caso di Charles Dexter Ward, ecco The Resurrected di Dan O’Bannon (USA, 1991), il quale ci parla degli esperimenti condotti da un ricco scienziato alla ricerca dell’immortalità e le cui cavie giacciono, vive, in un profondo sotterraneo…
Nel 1993 l’omaggio viene reso a un assente Vincent Price che ragioni di salute non consentono di presenziare, ma c’è invece George A. Romero e un’appetitosa rassegna sui dinosauri nel cinema di fantascienza, da Godzilla al Rhedosauro, da King Kong a Gorgo.
Le pellicole in programma vedono, fra le altre, Vegas in Space di Phillip R. Ford (USA, 1992). Quattro astronauti vengono spediti nello spazio sul pianeta Clitoride. Durante il viaggio essi, per ordine della loro Imperatrice, prendono delle pillole che li trasformano in bellissime ragazze. Solo in questo modo essi/esse possono entrare nel noto centro di divertimento del pianeta Clitoride chiamato Vegas in space dove gli uomini non possono entrare. Il loro compito è quello di catturare la responsabile che ha trasformato una stazione spaziale in un bordello di sole donne.
I robot la fanno da padrone nel 1994 assieme agli omaggi a Freddie Francis ed ecco quindi Body Melt di Philip Brophy (N.Z., 1993). Un ricercatore, dopo essersi iniettato una droga sperimentale si dirige verso il sobborgo di Homesville: all’improvviso il suo corpo comincia a deteriorarsi, poi l’uomo muore in un incidente. A questo punto, nella medesima zona dove è avvenuta la sua morte, cominciano a rilevarsi casi di raptus di violenza e omicidi e le indagini portano verso una casa di salute…
Eccoci ora a Jack Be Nimble di Garth Maxwell (N.Z., 1993). Una ragazza, dotata di poteri extrasensoriali, sente che il proprio fratello, da cui è separata da tempo, è in pericolo. I due si riuniscono per cercare i loro veri genitori.
Red Blooded American Girl di David Blyth (Can, 1993) è ambientato in un centro di studi e ricerche per la cura di malattie virali: si scopre che, il sangue che il dottore ha inavvertitamente iniettato a se stesso e al suo staff, è un preparato che li rende affetti da vampirismo. A nulla serve l’aiuto di un altro scienziato.
Nel film Skeeter di Clark Brandon (USA, 1993) assistiamo al massiccio attacco di mosche giganti e mutanti e per giunta assassine che imperversano sulla città che, ovviamente, si chiama Mosquito.
Nell’ultimo anno citato in questa puntata, il 1995, il Fantafestival ci presenta tra l’altro la favola amara diretta da Dave Borthwick The Secret Adventures of Tom Thumb (GB, 1993). Il minuscolo Tom Thumb è la gioia dei suoi poveri genitori ma della sua particolarità viene a conoscenza il Ministro che fa portare via il piccolo e lo consegna al laboratorio dei mostri mutanti dove fa amicizia con i suoi simili, particolarmente con un essere fatto di energia pura. Tom riesce a evadere in un mondo per lui gigantesco dove trova, nascoste negli anfratti, tanti altri esseri piccoli come lui. Forse ha trovato il suo nuovo mondo ma il padre continua a cercarlo…
Death Machine di Stephen Norrington (GB, 1994) si svolge nell’anno 2003: la Chaank Weapons Corporation è l’azienda leader nel settore armamenti, a capo di questa multinazionale è una donna, perché il suo predecessore è morto in circostanze sospette. Gli alti vertici della società vogliono fermare le sue indagini e cercano anche di impedirle di licenziare uno scienziato folle che si è invaghito di lei. Una sua ultima invenzione è una sorta di mantide religiosa corazzata che si ciba delle onde mentali delle sue prede…
The Roly Poly Man di Bill Young (Austr., 1994) racconta di un investigatore che scopre il serial killer che va in giro per la città facendo esplodere le teste delle sue vittime: si tratta di un gigantesco verme che si insinua nel cervello degli esseri umani.
Il titolo completo di un altro film che citiamo si avvale di uno sforzo pubblicitario perché si chiama Wes Craven Presents Mind Ripper di Joe Gayton (USA 1995). In un laboratorio di ricerche biologiche un team di scienziati lavora per conto del governo degli Stati Uniti. Con un virus genetico appena scoperto è possibile stimolare le funzioni organiche umane. In questo modo si cerca di trasformare il moribondo Thor in una macchina da guerra indistruttibile, ma le cose non vanno bene e la cavia si riduce in fin di vita. L’essere però riprende rapidamente il controllo di sé e si trasforma in un killer predatore che per sopravvivere deve cibarsi del colesterolo che si trova nei cervelli umani (in certi casi potrebbe anche essere positivo). La lotta per la sopravvivenza nella base segreta è necessaria per non diventare il piatto preferito del mostro.
(5 – continua)