«Quel che non esiste esiste.» Con questa frase vi segnaliamo l’uscita del romanzo LA NOTTE DEI TEMPI (296 pagine; 20 euro) di René Barjavel su traduzione di Claudia Romagnuolo e Anna Scalpelli, pubblicato da L’Orma Editore.
«Un uomo ibernato, una volta sveglio, avrebbe indicato la strada da seguire affinché la miseria, la fame e la disperazione degli esseri umani scomparissero dalla faccia della Terra.»
Sotto il sole accecante dell’Antartide una spedizione francese, impegnata in rilevazioni di routine, s’imbatte per caso in una scoperta sensazionale: a 900 metri di profondità, intrappolati nella roccia, vengono rinvenuti i resti di una civiltà antichissima, primordiale, che pare aver posseduto conoscenze scientifiche futuristiche. Quando poi, da quel passato perduto, riemergono i corpi ibernati di un uomo e di una donna, la scoperta si trasforma in rivelazione. Ben presto i governi, le Nazioni Unite e gli spettatori di tutto il mondo, incollati davanti ai notiziari, capiscono che in quelle lande desolate è in gioco il futuro dell’umanità.
Capace di mescolare thriller e denuncia ecologica con una strabiliante inventiva affabulatoria, LA NOTTE DEI TEMPI è un viaggio straordinario attraverso gli enigmi dell’amore e gli azzardi del progresso, una storia senza tempo intrisa della forza dei grandi miti di fondazione delle civiltà. Con questo romanzo pubblicato all’inizio del 1968 – che già prefigura i moti del Maggio francese – René Barjavel è entrato di prepotenza nell’olimpo dei maestri della fantascienza mondiale.
René Barjavel (1911 – 1985) è considerato il padre della fantascienza francese moderna, «lo Jules Verne del XX secolo». Scrittore, giornalista e sceneggiatore di numerosi film, dalla saga di Don Camillo agli adattamenti francesi di capolavori come “Il Gattopardo” e “I vitelloni”, con i suoi romanzi sul viaggio nel tempo, la fine del mondo e i pericoli della tecnologia ha conquistato milioni di lettori diventando oggetto di un culto intergenerazionale. Allergico alle ghettizzazioni letterarie, sosteneva che la fantascienza fosse «una nuova letteratura che comprende tutti i generi». LA NOTTE DEI TEMPI (1968), considerato il suo capolavoro, è entrato nell’immaginario letterario e pop, dall’arte contemporanea fino ai fumetti e ai tatuaggi. Compare regolarmente ai primi posti delle classifiche dei migliori libri di fantascienza di sempre. Di René Barjavel, L’orma editore ha già pubblicato la riscrittura del ciclo arturiano IL MAGO M. e il classico del genere catastrofico SFACELO.
Buona lettura.