FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 05 – PARTE 06

FANTAFESTIVAL MADE IN ITALY – PARTE 06

1996 – 1997

La Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico più amichevolmente conosciuta come Fantafestival continua la sua marcia giungendo alla sedicesima edizione e sempre condotta dal dinamico duo Pintaldi – Ravaglioli a cui si aggiunge Michele De Angelis che cura una retrospettiva intitolata FantaItalia e Loris Curci con Fantavideo. Nel primo caso ci si occuperà di rendere omaggio a un regista appena scomparso, Lucio Fulci, pur presentando opere di altri registi che hanno reso celebre il genere come Corrado Farina, Sergio Martino, Luigi Cozzi, Antonio Margheriti, Mario Bava, Bruno Gaburro, Aldo Lado, Luigi Bazzoni, Romano Ferrara, Luigi Montefiori (George Eastman). Nel secondo caso vengono presentate opere realizzate da appassionati o esordienti italiani ed esteri, nonché di autori noti come Clive Barker. In ultimo ricordiamo un omaggio particolare a uno dei maggiori personaggi del cinema dell’orrore e cioè Il fantasma dell’Opera attraverso la celebre versione del 1925 interpretata dall’uomo dai mille volti e cioè Lon Chaney, per poi passare a quella del 1943 di George Waggner e mirabilmente interpretata da Claude Rains, poi la Hammer, nel 1962 e con la regia di Terence Fisher e la sofferta recitazione di Herbert Lom e, per finire, Robert (Freddy Krueger) Englund nella versione del 1989. Per quanto riguarda le proiezioni, invece, noi terremo sempre presenti i film più prettamente fantascientifici. È possibile poi che, in anni seguenti, alcuni di loro cessino di essere inediti per essere portati sullo schermo o in videocassetta. Se ciò capiterà è ovvio che la collocazione nella quale è posto ora cambierebbe ma noi non possiamo saperlo a priori.

Per quanto riguarda i film eccoci ad Atolladero di Oscar Aibar, film spagnolo del 1995, ambientato nel 2048 in un posto misterioso del deserto americano, nel Texas. Siamo in una cittadina isolata dal mondo dove lo sceriffo del luogo decide di andare a Los Angeles per seguire un corso all’Accademia di Polizia. Per poter allontanarsi egli ha bisogno del permesso del giudice del luogo, un uomo il cui potere sulla cittadina è illimitato. Un violento tornado investe la città causando vittime e un successivo avvenimento scatena una feroce caccia all’uomo sconvolgendo i ritmi pacifici e assonnati di Atolladero.

Beware! Children at Play di Mik Cribben è un film americano della Troma del 1991, una storia allucinante di giovani pargoli dagli occhi di coniglio che sono assassini affamati di carne umana.

Raro film danese è invece Faligt Venskab (titolo americano Body Switch) di Jorn Faurschou del 1995. Un sedicenne, per poter conquistare le grazie di una ragazza, si sottopone a un innovativo programma scientifico di allenamenti. Ma il suo medico è in realtà completamente fuori di testa e ha solo un mese di vita, per cui riesce a far trasferire la propria anima nel corpo del giovane. E ora il giovane Jonas deve convincere tutti che quel corpo morente non è il suo ma che esso gli è stato rubato dal folle scienziato. Giunge voce che il film sia stato programmato un pomeriggio alla televisione italiana, il dato non è però sicuro.

Cyber Vengeange di J. Christian Ingvordsen è un altro film americano del 1995. L’anno di ambientazione è il 2005 e la direzione delle prigioni è ancora una volta affidata a una multinazionale, la Crowley Industries e il suo capo, R.D. Crowley, ha creato prigioni controllate da tecniche futuristiche di realtà virtuale. Infatti i corpi dei criminali sono tenuti in uno stato catalettico mentre le loro menti sono libere di vagare nel cyberspazio attraversando il labirinto mortale di giochi virtuali che Crowley ha progettato per loro. Lo scopo del magnate è infatti quello di far partecipare degli atleti a combattere con i suoi detenuti nel mondo della realtà virtuale e facendo pagare salatissima questa possibilità, per cui gli affari del bieco individuo vanno a gonfie vele. Ma, come sempre accade, i problemi nascono quando viene assunta una nuova guardia carceraria presso la prigione di Idwell. L’uomo resta affascinato da una donna virtuale bellissima il cui nome è Virtual Babe. Poiché il guardiano comincia a essere troppo curioso, Crowley approfitta del fatto che l’uomo si tiene spesso in allenamento con un guerriero elettronico ed è un esperto di arti marziali, per cercare di eliminarlo facendolo diventare parte integrante dei combattimenti mortali.

The Demolitionist di Robert Kurtzman è un film canadese ambientato a Metro City, una città del futuro. Due criminali stanno per essere giustiziati sulla sedia elettrica perché hanno infranto le leggi del nuovo tirannico sindaco. I due vengono liberati e fatti fuggire e il sindaco ordina al capo della polizia di catturare i fuggiaschi. Poiché i vari tentativi non riescono si ricorre al mezzo estremo di rigenerare i corpi danneggiati. Così, quando l’agente di polizia Alyssa Lloyd, viene uccisa in uno scontro a fuoco, le viene iniettato un siero capace di agire a livello biomolecolare creando un letale robot super corazzato, una macchina da guerra che darà una caccia spietata ai due criminali.

Ancora il Canada, l’anno è il 1996, per un film di Jonathan Kay intitolato Starlight. Arianna, una bella e misteriosa aliena proveniente dalle Pleiadi, giunge sulla Terra per cercare un gene mutante che permetta loro di vivere nell’atmosfera ormai rarefatta del loro pianeta. La sua missione è quella di trovare Kieran MacArthur un ragazzo metà alieno e metà umano per condurlo sul suo pianeta, Erra. Solo lui, che è vissuto tranquillamente sul nostro pianeta, è in grado di riprodurre quel particolare gene. La bella umanoide trova il ragazzo e lo aiuta a sviluppare i suoi poteri e s’innamorano entrambi. Un grave pericolo minaccia però i due: il bieco Pallas, membro di un ordine segreto delle Pleiadi, vuole uccidere Arianna e prendere possesso del gene per poter dominare la Terra…

L’anno successivo riveste una particolare importanza per il Fantafestival romano. Viene creato un nuovo e prestigioso premio: il Melies d’Oro che verrà attribuito al miglior film fantastico e fantascientifico europeo. Non è una manifestazione fine a sé stessa, ma realizzata in collaborazione con altrettanti famosi festival europei: Il Festival Internazionale di Oporto in Portogallo, il Bruxelless International Festival of Fantasy, Thriller & Science Fiction Films di Bruxelles e Il Festival Internacional De Cinema de Catalunya a Sitges, in Spagna. La manifestazione si svolge, alternativamente ogni anno, in una delle quattro sedi del festival che sono tenuti, ovviamente, in mesi diversi. Mentre continuano le rassegne dedicate al cinema italiano, in questo caso il genere fantastico e fantascientifico, il Fantafestival continua a presentare pellicole mai apparse o, in certi casi, di prossima apparizione sugli schermi cinematografici e/o televisivi.

Didattico e favolistico è Jakten Pa Panyresteinen (titolo americano Chasing the Kydneystone), film norvegese del 1996 che narra le avventure del giovane Simon che viaggia all’interno del corpo del nonno per cercare di scoprire cosa lo sta facendo soffrire. Durante il suo meraviglioso viaggio incontra una globula affascinante di cui s’innamora e poi deve fronteggiare i terribili Scissori di Sale che sono la causa della malattia del nonno.

Dead Fire di Robert Lee è un altro un film canadese del 1996. Una enorme stazione spaziale orbita attorno al morente pianeta Terra. Insieme agli ultimi sopravvissuti mantenuti in vita criogenicamente, un piccolo equipaggio controlla i sistemi di sopravvivenza della stazione mentre gli scienziati cercano il modo di rianimare una Terra ormai condannata. Un gruppo di criminali prende possesso della stazione combattendo con gli ultimi sopravvissuti per il possesso della stazione e per il futuro dell’uomo.

In The Trigger Effect di David Koepp (USA, 1996), tutte le macchine e tutti gli elettrodomestici, per effetto di un black out, smettono di funzionare e alla gente sembra di tornare indietro nel tempo, in mezzo a terrori primitivi che il buio ingigantisce…

La Lengua Asesina (titolo inglese The Killer Tongue) di Alberto Sciamma è una pellicola in coproduzione tra la Spagna e la Gran Bretagna: sembra, a tutta prima, essere un normale poliziesco perché parla di due rapinatori, un uomo e una donna, che nascondo il bottino per non dividerlo con i complici. Lui viene catturato, mentre lei si nasconde in un convento con i suoi quattro barboncini. Pochi giorni prima del rilascio del suo complice, la donna, Candy, mangia una zuppa nella quale è caduto un frammento di meteorite e che la trasforma in un essere ricoperto di una seconda pelle nera e di una lingua lunga, assetata di sangue che possiede una vita totalmente autonoma. Ma la cosa più allucinante è la trasformazione dei quattro barboncini in quattro travestiti.

Parliamo ora di Last Lives di Worth Keeter (USA, 1996). Nel giorno delle sue nozze Adrienne viene rapita da Malakal, l’uomo i cui occhi popolano di incubi i suoi sonni. Egli viene da un mondo parallelo ed è alla sua ultima vita, e ormai si gioca il tutto per tutto non avendo ormai più nulla da perdere. Alla ricerca disperata del suo amore perduto trova alfine Adrienne, la rapisce con l’aiuto della sua gang e uccide il marito Aaron, ma questi torna in vita grazie alle tecniche usate da Merkhan, il creatore dei viaggi tra le dimensioni parallele che si sacrifica in uno scontro con il malvagio Malakal. Mentre questi cerca di invadere telepaticamente Adrienne, Aaron combatte la battaglia finale con il malvagio in una foresta desertica.

Patlabor 2 di Mamoru Oshii (Giappone, 1995) ci porta nel 2002, dove robot molto avanzati sono utilizzati per scopi civili e militari e, particolarmente, per combattere criminali che potrebbero mettere fuori uso le nuove tecnologie. Essi sono chiamati Labors e la polizia di Tokyo è equipaggiata con i Patlabors per combattere la criminalità urbana. Tre anni più tardi un piano dei terroristi minaccia il cuore del sistema del potere così la polizia riunisce tutti i Patlabors per difendere la città dal pericolo…

E infine ecco The Warriors of Waverly Street di Manny Coto (USA, 1996). Il film ci parla del giovane e bistrattato Spencer Thomas, il quale attirato una notte da una luce lontana, scopre una tuta intelligente chiamata Cybersuite e grazie ad essa egli può, indossandola, sollevare automobili e incutere terrore grazie ai suoi occhi che diventano luminosi. Ma la tuta è stata mandata sulla Terra dal pacifico popolo dei Trelkins per difendere i terrestri dal diabolico Broodwarrior, un mostruoso essere creato da una crudele razza dello spazio per distruggere l’intero universo. Indovinate chi dovrà affrontarla?

(6 – continua)

Giovanni Mongini