Torniamo a parlare delle uscite Delos Digital, anche stavolta decisamente corpose, per un’estate all’insegna del fantastico a 360 gradi.
Cominciamo con la fantascienza e con l’antologia BICENTENARIO (292 pagine; 3,99 euro) di Paolo Aresi: nell’anno in cui ricorrono i centenari di Isaac Asimov e Ray Bradbury quattordici autori cresciuti con le loro storie propongono il loro personale omaggio.
Non ci sono, forse, due autori altrettanto iconici per il genere della fantascienza. Isaac Asimov e Ray Bradbury, nati entrambi cent’anni fa, nel 1920, cresciuti insieme nel fandom della fantascienza, diventando da semplici lettori a scrittori, fino a raggiungere il successo. Il primo, newyorkese, affascinato dalla scienza, dal suo rigore e dai suoi paradossi; il secondo, californiano, insofferente agli schemi, alla ricerca di qualcosa di inafferrabile, usando i viaggi nello spazio per esplorare il pianeta uomo. Tanti appassionati, tanti scrittori di fantascienza sono cresciuti sulle loro pagine, e hanno cominciato a scrivere seguendone le orme. Anche in Italia. Paolo Aresi ha chiesto a quattordici tra i migliori autori italiani che si riconoscono in questa descrizione di scrivere una storia che rendesse loro omaggio. Ne è uscita questa antologia, che comprende quattordici racconti più due, da due autori che, a loro volta, hanno influenzato e ispirato i due grande maestri.
Paolo Aresi è nato a Bergamo nel 1958. Laureato in Lettere, giornalista a L’Eco di Bergamo, ha debuttato nella narrativa con il romanzo di fantascienza “Oberon, l’avamposto fra i ghiacci”. Nel 1992 ha ottenuto il Premio Courmayeur con il racconto “Stige”. Nel 1995 ha pubblicato “Toshi si sveglia nel cuore della notte”, un romanzo realistico, dai toni noir. Nel 2004 ha vinto il Premio Urania con “Oltre il pianeta del vento”. Con “Ho pedalato fino alle stelle” (Mursia, 2008, due edizioni) è tornato al romanzo realistico con un’opera di sentimenti e passione per la bicicletta. Nel 2010 per l’editore Mursia nella collana di letteratura ha pubblicato il romanzo post-apocalittico “L’amore al tempo dei treni perduti”. Nel 2011 è apparso in Urania “Korolev”, appassionato omaggio al “progettista capo” del progetto spaziale sovietico che diventa una sorprendente epopea fantascientifica.
E’ ancora la fantascienza la protagonista del romanzo IO SONO CRONOMAN (256 pagine; 3,99 euro) di Andrea Valeri, dove occorrerà correre più veloce delle stelle…
Dante crede di non avere più nulla da perdere. Sua moglie lo ha lasciato, sua figlia lo considera un idiota. Ha perso il lavoro e anche la dignità. Ha sacrificato ogni cosa per poter inseguire il suo sogno: manipolare il tempo, sfruttarlo a proprio vantaggio. E c’è un solo modo per riuscirci: il Cronoguanto. Un’invenzione rivoluzionaria, geniale, in grado di offrirgli possibilità infinite, fortuna e gloria! Ma sinistri presagi incombono sulla sua scoperta. Saltare nel tempo è un viaggio senza ritorno in cui ogni piccolo dettaglio può complottare per la distruzione. Uno scienziato invidioso, un criminale spietato, i Servizi Segreti… sono in molti a cui fa gola l’idea di poter padroneggiare il tempo. Dante scoprirà ben presto che ciò che ha di più caro sta per essere messo in discussione e che il Cronoguanto diventerà una vera e propria maledizione in grado di spazzare via passato, presente e futuro. Dalle giungle tropicali della preistoria ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, fino a raggiungere un futuro remoto devastato da eterne battaglie e dal buio atomico, Dante viaggerà senza tregua per tentare di salvare la donna che ama. Avrà bisogno di tutta la sua forza e di tutto il suo coraggio. Dovrà correre più veloce di chiunque altro e andare più lontano delle stelle per cambiare il proprio destino e regalare un nuovo giorno al suo mondo. Solo lui può farcela, perché solo lui è Cronoman!
Laureato in lettere, Andrea Valeri si occupa di musica, scrittura di racconti, romanzi, poesie, sceneggiature per cortometraggi. Ha collaborato con diverse webzine scrivendo recensioni e interviste nell’ambito della musica dark, rock, metal e cinema (Zeromagazine.it, Negatron.it, N-core). Ha condotto un programma radiofonico, Chaos Party, che trasmetteva musica dark, rock e metal interessandosi di realtà locali e gruppi esordienti. È entrato a far parte dell’antologia “I Mondi del Fantasy” per la Limana Umanita Edizioni. Ha partecipato al progetto “Serial Writers” sponsorizzato da Mediaset per la creazione di una fiction da proporre su La5. È stato segnalato al Premio Algernon Blackwood 2014, finalista al premio Giallolatino 2015 e al Premio Segretissimo Mondadori 2017. I suoi thriller erotici sono usciti per i tipi della Delos Digital, nella collana “Dream Force”. Si è cimentato anche con il western, pubblicando una saga in cinque episodi, “Gold Creek”, e con il mondo dei pirati ne “I Pirati della Black Keel”. Recentemente è uscito il suo romanzo “Il Sole di Ferro” sempre per Delos Digital.
Con il romanzo KORCHIN E L’ODIO (186 pagine; 1,99 euro), romanzo finalista al Premio Odissea 2018, Lukha B. Kremo torna nel pittoresco e incredibile universo che lo ha reso famoso con un’avventura ancora più appassionante, dopo il romanzo “Pulphagus® Fango dei cieli”, vincitore del “Premio Urania”, e la serie “Pulphagus® L’inferno dei cieli”. Di Korchin si diceva fosse stato un boss di Pulphagus®, ma il suo passato era un mistero. Di certo ora era più di un pirata, era una leggenda.
Tutto gira attorno a Korchin, pirata spaziale avvolto dal mistero e dalla leggenda, ex gringo di Pulphagus®, l’asteroide orbitante attorno alla luna usato per lo smaltimento dei rifiuti. Korchin ha un’unica missione, un’unica ragione di vita: costruire la sua vendetta nei confronti di coloro che hanno ucciso Arianna, la donna amata trasformata in Golem.
Lukha B. Kremo è autore di romanzi e racconti non solo di fantascienza. Ha diretto la rivista “Avatär”, vincendo tre Premi Italia. Ha pubblicato racconti su varie antologie tra le quali “Supernova Express” (2006, Fantanet), “Frammenti di una rosa quantica” (2008, Kipple) e “Avanguardie Futuro Oscuro” (2009, Kipple). Un suo racconto è uscito anche su “Robot”. Ha pubblicato cd di musica elettronica con lo pseudonimo di Krell e organizzato il progetto Sonora Commedia. Ha anche pubblicato i romanzi “Il Grande Tritacarne” (2005), “Gli occhi dell’anti-Dio”(2008), “Trans-Human Express” (2012). Con “Pulphagus® – Fango dei cieli” ha vinto il Premio Urania 2016.
Passiamo al fantasy con il romanzo ZANJ, SANGUE E PALUDE (115 pagine; 2,99 euro) di Simone Volponi, tratto da una storia vera. Lo “Spartacus d’ebano” guida la rivolta degli schiavi Zanj tra magia, cannibalismo, mostri marini e battaglie sanguinose.
Jami, guerriero abissino, viene fatto prigioniero e deportato nel califfato degli Abassidi per lavorare come schiavo Zanj nelle immense paludi tra il Tigri e l’Eufrate. Ma Jami, oltre a essere un guerriero fiero e pieno di sé e un uomo dai “denti di ferro” è anche un megangga, uno stregone consacrato al dio Waqa, e non può accettare le condizioni pietose della schiavitù. È l’inizio della vendetta. Ad affiancarlo nell’impresa un vecchio re scaltro e una giovane donna dalla bellezza selvaggia.
Simone Volponi nasce a Roma e scrive dal 2013. Appassionato lettore sia di classici che di autori contemporanei (Joe Lansdale il suo preferito) collabora con la rivista mensile “Rock Hard Italy” e con il portale “TrueMetal.it”. Nel 2016 ha pubblicato in e-book la raccolta di poesie “Requiem – D’amore e di Morte”. Suoi racconti horror, fantasy e sci-fi compaiono in svariate antologie, tra cui la serie “Horror Storytelling”. A maggio 2018 è uscito il suo primo romanzo fantasy-horror “Damnation – Notte Eterna” (Watson Edizioni), mentre la sua poesia horror “My Death” è stata selezionata per l’antologia internazionale “HWA – Poetry Showcase Vol. 5”.
Torna Alberto Henriet con il breve romanzo fantasy VIRGILIO MAGO (60 pagine; 1,99 euro), le avventure arcane e fantasmagoriche del mago protettore degli abitanti di Neapolis, a cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver, con copertina di Gino Carosini in omaggio a Mike Mignola.
In questo romanzo breve fantasy rivive il leggendario Virgilio Mago della tradizione medievale, più noto come stregone e negromante che come lo scrittore e poeta autore della celebre “Eneide”del mondo classico romano. In una Neapolis di fantasia, il misterioso alchimista incontra un guerriero di Babilonia, che lo incarica della fabbricazione di uno specchio magico per viaggiare attraverso le dimensioni alla ricerca del dio Marduk. Ha inizio in questo modo una straordinaria avventura fantastica, ricca di elementi ermetici e retrofuturisti.
Alberto Henriet è nato ad Aosta nel 1962. Ha pubblicato racconti sulle riviste L’Eternauta, Futuro Europa, Nova SF e Dimensione Cosmica. Si è classificato secondo al Premio letterario Thoth-Amon 2018 con il racconto Oriental Fantasy “Il guerriero di Samarcanda”. Suoi racconti sono compresi nelle antologie collettive: “Vlad” (Ailus, 2017), “Il barone immaginario” (Mursia, 2018), “Mediterranea” (Italian Sword & Sorcery Books, 2018), “Thanatolia” (Watson, 2018), “Impero e Folklore” (Watson, 2018). Ha pubblicato il western horror “Dead Django” (Edizioni Scudo, 2017) e i romanzi fantasy “Ulric di Oxenton” (Edizioni Scudo, 2016) e “Le Cronache del Sole Mortale” (Italian Sword & Sorcery Books, 2018).
E’ horror invece il romanzo ZETAFOBIA (280 pagine; 1,99 euro) di Gualtiero Ferrari: non è il sud degli Stati Uniti, non è il Messico: è la provincia di Torino. L’apocalisse zombie questa volta è proprio sotto casa sua.
I furti negli appartamenti. La crisi economica. La scarsa affidabilità dei conti bancari. E ora anche una nuova epidemia: lui ribatte colpo su colpo, cercando di proteggere sé stesso e la sua famiglia come può. Ormai vive dentro un bunker, ha armi e provviste per resistere anche a lungo. Lo definirebbero un fanatico, forse anche uno psicopatico. Ma quando viene il momento, quando la nuova epidemia si rivela qualcosa di molto più grave di quanto si pensasse, lui è l’unico davvero pronto. E anche così vede i sorci verdi. Perché sembra facile quando l’apocalisse zombie la vedi in un film, nelle grandi pianure degli Stati Uniti. Ma quando ce l’hai in casa, alla periferia di Torino, ti accorgi che sono mille le cose che possono andare storte.
Gualtiero Ferrari nasce a Torino nel 1970. Sposato, con un figlio quattordicenne, cresce e vive in questa splendida città, salvo trasferirsi alcuni anni all’estero, per motivi di studio e di lavoro. Parla fluentemente l’inglese, il francese e quel minimo di tedesco necessario a ordinare del cibo caldo e una birra fresca. Di formazione economico-scientifica, più che umanistica, si è avvicinato alla lettura nel corso dell’adolescenza e si è rifugiato nella scrittura, ormai adulto, durante un difficile periodo personale. Attualmente lavora presso un’azienda di meccanica di precisione, ZETAFOBIA è il suo primo romanzo.
Veniamo ora al giallo con la collana “Sherlockiana” diretta da Luigi Pachì e dedicata al detective più famoso di tutti i tempi e parliamo di SHERLOCK HOLMES E L’AVVENTURA DEL PARALUME IN VELLUTO (29 pagine; 1,99 euro), racconto firmato da Peter K. Andersson su traduzione di Elisa Passeri, dove una ricca dimora si rivela presto un labirinto di apparenze e tranelli…
L’arrivo a Baker Street di un’audace quanto anticonvenzionale donna della borghesia inglese spezza la noia di un rigido pomeriggio invernale per Sherlock Holmes. Con il fedele dottor Watson, viene infatti chiamato a fare luce sulla misteriosa scomparsa di una cameriera da una ricca dimora che si rivelerà un labirinto di apparenze e tranelli. L’attenzione al dettaglio, anche il più banale, sarà ancora una volta la chiave per risolvere il caso.
Peter K. Andersson è uno storico specializzato sui temi dell’Inghilterra vittoriana. Ha pubblicato molteplici lavori sulla vita e la cultura popolare in epoca vittoriana. È nato e vive in Svezia. Questo racconto è uscito originariamente nel 2015 nella sua antologia intitolata “The Sensible Necktie and other stories of Sherlock Holmes” ed edita da MX Publishing.
Dal giallo al noir, vi segnaliamo l’uscita del thriller storico AMORE E SANGUE (97 pagine; 1,99 euro) di Franco Forte, una d’amore e di vendetta, che vede il soldato di ventura Fulvio Alciati combattere per la propria vita e per quella della moglie, Miriana, messa in pericolo dalle folli ambizioni di un uomo che non si fa scrupolo di uccidere, pur di raggiungere i propri scopi.
Ducato di Milano, 1573. Il soldato di ventura Fulvio Alciati è in forza alla guarnigione di Marignano, a pochi chilometri da Milano. Il suo sogno, condiviso dalla moglie Miriana, è entrare a far parte della milizia della capitale del Ducato, dove finalmente potranno crescere in pace il figlio che sta per nascere, dopo tanti anni di peregrinazioni. Ma quando tutto sembra procedere per il meglio, un uomo perfido e crudele, Ludovico de Valois, che ambisce alle più alte cariche nel Ducato, si staglia sopra di loro come un’ombra cupa e opprimente. Un’ombra di morte e sangue, che minaccerà l’amore che lega Fulvio a Miriana e che scatenerà la più possente delle emozioni: il desiderio di vendetta. Da questo racconto è stato in seguito sviluppato il romanzo “I bastioni del coraggio”.
Franco Forte è giornalista, scrittore e sceneggiatore. Direttore delle collane da Edicola Mondadori (I Gialli Mondadori, Segretissimo, Urania), ha pubblicato dodici romanzi, tra cui l’ultimo è “Ira Domini – Sangue sui Navigli” (Mondadori), diversi saggi e un manuale di scrittura per gli autori esordienti. E’ stato fra gli autori delle serie televisive “Distretto di Polizia” e “RIS: Delitti imperfetti” e ha scritto la sceneggiatura del film TV “Giulio Cesare”, trasmesso da Canale 5. Direttore responsabile della rivista “Writers Magazine Italia” e del Delos Network, il network di siti di Delos Books, ha svolto anche una intensa attività come traduttore, occupandosi di autori come Donald Westlake, Walter Jon Williams, Frederick Pohl, Harry Harrison e altri.
Il thriller LACUNA (172 pagine; 1,99 euro) di Giovanni Vincenzi è stato presentato da Emanuela Valentini con queste parole: «L’eterno dilemma tra etica e scienza qui raggiunge il suo apice. Drammatico e inquietante. Una storia sul labile confine tra l’uomo e dio».
Così invece viene presentato dall’editore: «Per quel che ne so, ieri notte potrei aver ucciso un uomo.
Ma potrei anche essermi finalmente dichiarato a Lisa.
Chi può dirlo?
Amnesia lacunare. Così l’hanno bollata cinque anni fa, tre settimane dopo il mio diciottesimo compleanno. Non era esattamente il regalo che avevo chiesto come premio d’ingresso nell’età adulta. Eppure, ormai ci convivo. Ho imparato a rispettarla. È la mia natura.
Ma se la verità su quei brevi archi di non esistenza fosse un’altra? Se stessi per precipitare in un abisso di cui non si riesce a vedere il fondo? Cosa mi aspetta oltre la soglia?».
Giovanni Vincenzi, classe 1970, dopo una lunga esperienza nel settore energetico, nel quale ha ricoperto ruoli divulgativi di rilievo, si è dedicato ad aspetti educativi e sportivi, legati in particolare al motorsport per bambini e ragazzi. Seguace di Asimov, colleziona gaffes e crede fermamente nell’esistenza degli alieni. LACUNA è il suo primo romanzo.
Ancora tensione e thriller con il romanzo SANGUE KHMER (349 pagine; 1,99 euro) di Fabio Novel con un’introduzione di Stefano di Marino: chi ha seviziato e ucciso Peuw e tante altre bambine? Una risposta che nessuno è interessato a trovare, nella tormentata Cambogia del 1992. Solo Tia, una giovane volontaria in cerca di redenzione, vuole giustizia. Per ottenerla, non esiterà ad affrontare il cuore oscuro di Phnom Penh.
Phnom Penh, 1992. La Cambogia è un paese piegato da conflitti e follia: ha pagato caro lo scotto del Viêt Nam, del genocidio polpotista, della guerra civile. È una nazione distrutta, che “deve” rinascere. Dalle macerie dello spirito prima che dei luoghi. Da un anno, è operativa la missione UNTAC: più di ventimila uomini tra caschi blu e funzionari, peacekeepers che dovrebbero garantire il disarmo delle fazioni in lotta e il regolare svolgimento delle previste elezioni democratiche. È in questa terra intrisa di sangue, rianimata da una forzata speranza per il futuro, che Tia Liliek, una giovane in fuga dal rimorso e dalla depressione, cerca riscatto in un progetto ONG. Il volontariato pare risollevare l’animo della ragazza. Soprattutto, si affeziona all’orfana Peuw, al punto da considerare le possibilità legali di un’adozione. Ma Peuw viene trovata morta in un vicolo della capitale. Seviziata, imbellettata come una prostituta, con la testa infilata in un sacchetto di plastica nera. Chi sia stato non importa a nessuno, le priorità cambogiane e delle NU sono ben altre. Ma Tia esige giustizia. Scopre così che Peuw non è la prima vittima di quello che potrebbe essere un serial killer pedofilo. Con l’aiuto di alcuni amici e di Marco D’Angelo, un brigadiere dei Carabinieri distaccati alla Polizia Civile dell’UNTAC, promuove un’inchiesta sull’assassino. Perché le famiglie delle vittime si chiudono nell’omertà? Perché la polizia locale non vuole investigare, nemmeno dietro pressioni? Perché la DGSE, lo spionaggio francese, s’interessa della faccenda? Perché la CIA muove le sue fila, nell’ombra? E, soprattutto: “chi” uccide? Purtroppo, qualcuno copre l’omicida, rendendo le indagini non solo impossibili e pericolose, ma addirittura “letali”. La strada per la verità si rivelerà lunga e imprevedibile. E, alla fine, ci sarà posto solo per un’amara vendetta.
Fabio Novel è uno scrittore attivo su più generi: spy story, fantascienza, noir, fantasy, western… Ha pubblicato narrativa e saggistica per vari editori, tra cui Nord, Mondadori, Delos Books, Curcio, MilanoNera, NoReply e Delos Digital. Ha esordito con il romanzo “Scatole siamesi” (Nord, 2002; Delos Books, 2010), uno spy thriller futuristico ed esotico. Ma è soprattutto nella (varia) misura del racconto che ha trovato la sua dimensione ottimale di autore, con lavori pubblicati in libreria, in edicola (“Segretissimo”, “Il Giallo Mondadori”), su riviste, nel web e in e-book. Come articolista ha collaborato principalmente con i siti del Delos Network. Per Segretissimo Mondadori ha curato le antologie “Legion” e “Noi siamo Legione”. Nel catalogo Delos Digital è presente anche con l’e-book “Phuket Inferno”.
Chiudiamo con i saggi presentandovi LA GRANDE ENCICLOPEDIA DI SHERLOCK HOLMES (549 pagine; 8,99 euro) di Enrico Solito e Stefano Guerra, un utilissimo strumento di consultazione pensato per gli studiosi e gli autori italiani di apocrifi sherlockiani e per tutti gli appassionati del Canone di Sir Arthur Conan Doyle. Troverete praticamente Baker Street dalla A alla Z con circa 1200 voci.
Si tratta in pratica di un testo enciclopedico imperdibile fruibile a tre diversi livelli. Il primo livello, come introduzione al mondo sherlockiano, la rende uno strumento di orientamento per tutti quelli che vi si avvicinano per la prima volta, con curiosità; il secondo livello, come raccolta di curiosità e aneddoti, è dedicato a coloro che, interessati da tempo alle avventure del grande detective, desiderano approfondirne la conoscenza: il terzo, come strumento di lavoro, è stato pensato per gli studiosi e gli autori di apocrifi italiani, sia come supporto alla memoria sia come guida che rende più facile il reperimento dei testi di riferimento ed approfondimento. La versione ebook si rivela particolarmente fruibile, per i rinvii tra indice e lemmi, e facilita quella lettura discontinua e personalizzata che consente a ogni lettore di sviluppare i suoi percorsi. Una enciclopedia di circa 1200 voci e l’equivalente di 550 pagine, un libro da leggere in modo sincronico, lasciandosi prendere dalla curiosità… e con tutte le facilità di ricerca di parole e lemmi, e comodità di annotazioni e commenti, che solo utilizzando gli eBook Reader è possibile ottenere.
Enrico Solito è membro da sempre di “Uno Studio in Holmes”, ne è stato Presidente e primo curatore dello “Strand Magazine”, la rivista della Associazione. Primo italiano nominato membro dei Baker Street Irregulars di New York nel 2002, è socio di molte associazioni estere. Autore di numerosi articoli pubblicati in tutto il mondo, è stato anche co-editor di due volumi dei Baker Street Irregulars (“Mandate for Murder”, della serie dei Manoscritti, sull’Avventura del Cerchio Rosso, nel 2006 e “Sherlock Holmes in Italy” nel 2010) e del volume bilingue “Sir Arthur Conan Doyle – Viaggio in Italia – Italian Journey” nel 2012. Ama anche scrivere racconti e romanzi apocrifi holmesiani e romanzi di diversa ambientazione. Pediatra, neuropsichiatra infantile, terapista relazionale, ha svolto numerose missioni umanitarie all’estero con Emergency (sempre in luoghi, sottolinea, visitati a suo tempo da Holmes).
Stefano Guerra è uno dei fondatori, nel 1987, dell’associazione “Uno Studio in Holmes”, la società che riunisce gli holmesiani d’Italia, della quale è stato presidente e attualmente è segretario. È anche direttore dello “Strand Magazine”, organo ufficiale dell’associazione. Nominato membro dei Baker Street Irregulars di New York nel 2013, è socio della John H. Watson Society e autore di numerosi articoli pubblicati in tutto il mondo. Medico, neuropsichiatra infantile e psicoanalista, si è occupato per oltre trent’anni dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Titolare di una cattedra di Igiene Mentale e Neuropsichiatria Infantile, ha ricoperto per alcuni anni anche l’incarico di dirigente scolastico. Attualmente in pensione, si dedica esclusivamente agli studi holmesiani, alla pratica sportiva e al teatro.
Buona lettura.