Titolo originale: Ghosthouse
Anno: 1988
Regia: Humphrey Humbert
Soggetto: Humphrey Humbert
Sceneggiatura: Humphrey Humbert, Sheila Goldberg e Cinthia McGavin
Direttore della fotografia: Franco Delli Colli
Montaggio: Kathleen Stratton
Musica: Piero Montanari
Effetti speciali: Robert Gould, Dan Maklansky e Roland Park
Produzione: Joe D’Amato
Origine: Italia / Stati Uniti d’America
Durata: 1h e 35’
CAST
Lara Wendel, Greg Scott, Mary Sellers, Ron Houck, Martin Jay, Kate Silver, Donald O’Brien, Kristen Fougerousse, Willy M. Moon, Susan Muller, Alain Smith, William J. Devany, Ralph Morse, Robert Champagne, Hernest Mc Kimnoro
TRAMA
Paul riceve un misterioso messaggio radio, in cui si sente la voce di qualcuno che prega una persona di non ucciderlo. Paul intercetta il messaggio e scopre che proviene da una vecchia casa abbandonata, nella quale si reca con la sua ragazza Martha. Quando Paul e Martha arrivano alla casa incontrano quattro ragazzi e uno di loro sembra colui che parlava alla radio. In quella casa tanti anni addietro una tragedia è scattata quando una bambina ha ucciso un gatto: l’antica famiglia è stata massacrata brutalmente da chissà chi e i fantasmi ritornano dal passato a terrorizzare i nuovi inquilini.
NOTE
“La casa 3 – Ghosthouse” è un film da Humphrey Humbert (in realtà pseudonimo di Umberto Lenzi) e prodotto dalla Filmirage di Joe D’Amato (pseudonimo di Aristide Massaccesi). È il primo di una serie di sequel apocrifi della serie “La casa” (“Evil dead” in originale) di Sam Raimi. Fu distribuito con questo titolo proprio per approfittare del successo ottenuto dalle due opere di Raimi (“La casa” e “La casa 2”) e attirare più spettatori possibili al cinema. Intorno alla fine degli anni Ottanta, l’industria italiana del cinema di genere aveva ridotto la propria produzione. Le società indipendenti iniziarono a concentrarsi allora sui mercati esteri, dove i loro prodotti potevano essere venduti più facilmente sia in sala che in home video. Una di queste società era la Filmirage fondata da Joe D’Amato nel 1980, che iniziò a produrre film horror a basso budget verso la metà degli anni Ottanta, tra cui anche “Interzone” di Deran Sarafian, “Deliria” di Michele Soavi e appunto questo “Ghosthouse” di Umberto Lenzi.
Lenzi scrisse inizialmente la sceneggiatura della pellicola nel gennaio 1987 e trovò i finanziamenti tramite il produttore Roberto Di Girolamo che in seguito lasciò però il progetto a causa di problemi economici. Ciò portò Joe D’Amato a entrare in qualità di produttore, spostando le riprese del film negli Stati Uniti, come per altre produzioni della Filmirage. Il film è stato girato infatti tra Boston e Cohasset, nel Massachusetts.
“Ghosthouse” è stato proiettato per la prima volta al “Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz” in Francia nel gennaio 1988 ed è stato successivamente presentato in Giappone il 21 maggio 1988, mentre in Italia il film è stato distribuito dal Gruppo Bema di Achille Manzotti l’11 agosto 1988 sotto il titolo “La casa 3 – Ghosthouse”, per sfruttare appunto il filone iniziato con la serie delle case di Sam Raimi. Il successo finanziario de “La casa 3” spinse addirittura la società di produzione a realizzare un ulteriore film, “La casa 4 – Witchcraft”.
A questo punto facciamo un po’ di ordine sui film dedicati alle case: come detto, i primi due, quelli firmati da Sam Raimi, in realtà si intitolavano “Evil Dead”, ma i distributori italiani optarono per “La casa”. A questo punto si inserirono nel filone “La casa 3 – Ghosthouse”, “La casa 4 – Witchcraft” (“Witchery”) del 1988 diretto da Fabrizio Laurenti e “La casa 5” (“Beyond Darkness”) del 1990 firmato da Claudio Fragasso. Nel frattempo in America però, ignari della “trovata” dei distributori italiani, venne creata la saga di “House” (ovvero… “La casa”): essendo già impegnati i primi cinque titoli, quando arrivarono in Italia le pellicole vennero intitolate in questo modo (perdendo così però la serialità nel titolo e confondendo i fan del genere): “Chi è sepolto in quella casa?” (“House”) del 1986, regia di Steve Miner; “La casa di Helen” (“House II: The Second Story”) del 1987, qualche volta lo si trova in circolazione anche come “La casa 6”, diretto da Ethan Wiley; “La casa 7” (“House III – The Horror Show”) del 1989, qualche volta lo si trova anche in distribuzione come “La casa III” o “semplicemente “House III”, a opera di James Isaac; infine “House IV – Presenze impalpabili” (“House IV”) del 1992, che reca la firma di Lewis Abernathy.
Tornando al nostro “La casa 3 – Ghosthouse”, le musiche sono state composte da Piero Montanari (“Le porte dell’Inferno”, “Eleven Days, Eleven Nights (11 giorni, 11 notti)”, “Ritorno dalla morte – Frankenstein 2000”, “Il fantasma” e tutta la produzione hard diretta da Joe D’Amato), mentre fra gli attori segnaliamo: Lara Wendel (“I frati rossi”, “Killing Birds – Raptors”, “Morirai a mezzanotte”, “Tenebre”), Greg Scott “(La danza del diavolo”, “Prom Night II: il ritorno”), Mary Sellers (“Deliria”, “Contamination.7”, “Eleven days, eleven nights (11 giorni, 11 notti)”, “Testimone oculare”), Martin Jay (“Alien escape”) e Donald O’Brien (“Frankenstein 2000 – Ritorno dalla morte”, “La setta”, “Fuga dal paradiso”, “Ator 4”, “Il nome della rosa”, “Vendetta dal futuro”, “I guerrieri dell’anno 2072”, “Anno 2020 – I gladiatori del futuro”, “Zombie Holocaust”, “Duri a morire”, “Yeti – Il gigante del 20° secolo”, “Emanuelle e gli ultimi cannibali”, “Mannaja”, “Keoma”).