Titolo originale: Il boia scarlatto
Anno: 1965
Regia: Max Hunter
Soggetto: Roberto Natale e Romano Migliorini
Sceneggiatura: Roberto Natale e Romano Migliorini
Direttore della fotografia: Luciano Trasatti
Montaggio: Mariano Arditi
Musica: Gino Peguri
Effetti speciali: Carlo Rambaldi
Produzione: Francesco Merli e Ralph Zucker
Origine: Italia / Stati Uniti d’America
Durata: 1h e 27’
CAST
Mickey Hargitay, Walter Brandt, Louise Barrett, Rita Klein, Alfred Rice, Barbara Nelly, Moa Tahi, Femi Martin, Ralph Zucker, Nik Angel, Albert Gordon, John Turner, Robert Messenger
TRAMA
Per realizzare un servizio fotografico per le copertine delle sue pubblicazioni, un editore di romanzi gialli si reca con una troupe e alcune modelle presso un castello abitato solo da un attore in pensione che, escluse due guardie del corpo factotum, vive isolato dal mondo. Nonostante l’iniziale contrarietà, li accoglie per la notte. Mentre perlustrano i sotterranei del castello però, alcuni membri della troupe incidentalmente rompono il sigillo che imprigiona un criminale, noto come il “boia scarlatto” che, secoli prima, era stato condannato a morte e giustiziato dentro una vergine di Norimberga nelle segrete del castello. Da questo momento iniziano ad accadere misteriosi incidenti mortali… ma si decide di proseguire lo stesso col servizio fotografico fino al drammatico finale.
NOTE
“Il boia scarlatto” è un film horror/gotico del 1965 diretto da Max Hunter, pseudonimo di Massimo Pupillo (“5 tombe per un medium” e “La vendetta di Lady Morgan”), che ancora una volta utilizza un nome anglicizzato e ancora una volta si avvale della presenza di Ralph Zucker sia come produttore sia come attore.
Le musiche vennero composte da Gino Peguri (“Supersonic Man”, “Rose rosse per il führer”, “Brucia ragazzo, brucia”), mentre degli effetti speciali si occupò Carlo Rambaldi (“Rage – Furia primitiva”, “King Kong”, King Kong 2”, “Unico indizio la luna piena”, “Dune”, “Conan il distruttore”, “La storia infinita, “E.T. – L’extra-terrestre”, “Possession”, “La mano”, “Alien”, “Incontri ravvicinati del terzo tipo”, “Profondo rosso”, “Le amanti del mostro”, “La mano che nutre la morte”, “Dracula cerca sangue di vergine e… morì di sete!!!”, “Il mostro è in tavola… barone Frankenstein”, “Frankenstein ‘80”, “La notte dei diavoli”, “4 mosche di velluto grigio”, “Una lucertola con la pelle di donna”, “Quando le donne avevano la coda”, “Barbarella”, “Terrore nello spazio”, “Mondo cane n. 2”… giusto per citarne alcuni).
Gli interni del film furono girati a Palazzo Borghese, ad Artena, mentre gli esterni sono stati realizzati al Castello Piccolomini, a Balsorano.
Esistono due versioni de “Il boia scarlatto”: quella italiana con una durata di 87 minuti e quella americana ridotta invece a 74 minuti. La campagna pubblicitaria statunitense riportava che la pellicola era basata sugli scritti del Marchese de Sade., per cui il film venne redistribuito in Italia nel 1972 col titolo “Io…il Marchese de Sade”.
Fra gli interpreti segnaliamo: Mickey Hargitay (“Riti, magie nere e segrete orge nel Trecento…”, “La figlia di Frankenstein”), Walter Brandt (Il mostro dell’opera”, “5 tombe per un medium”, “La strage dei vampiri”, “L’ultima preda del vampiro”, “L’amante del vampiro”), Louise Barrett (“L’invincibile Superman”, “Devilman Story”, “Requiescant”), Alfred Rice (“Tre passi nel delirio”, “5 tombe per un medium”, “La strage dei vampiri”, “L’ultima preda del vampiro”), Barbara Nelly (“La vendetta di Lady Morgan”), Moa Tahi (“I diafanoidi vengono da Marte”, “I criminali della galassia”), Femi Martin (“Samoa, regina della giungla”, “Il rosso segno della follia”, “La mala ordina”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “L’assassino è costretto ad uccidere ancora”), Ralph Zucker (in realtà produttore di questo film, oltre che di “Il plenilunio delle vergini” e “5 tombe per un medium”), Nik Angel (“2+5: Missione Hydra”, “Ypotron”, “I diafanoidi vengono da Marte”), John Turner (“L’amante del vampiro”) e Robert Messenger (“Popeye – Braccio di ferro”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “L’esorciccio”, “Colpo in canna”, “Simone e Matteo – Un gioco da ragazzi”, “Le amanti del mostro”, “L’invincibile Superman”).
Dietro i nomi di molti attori che sembrano inglesi, come da tradizione di quel periodo per rendere le pellicole commercializzabili anche all’estero, in realtà si nascondono i volti di personaggi totalmente nostrani: per cui Walter Brandt è in realtà Walter Brandi, Louise Barrett è Luisa Baratto, Alfred Rice è Alfredo Rizzo, Barbara Nelly è Barbara Nelli, Femi Martin è Femi Benussi, Nik Angel è Nando Angelini, John Turner è Gino Turini e infine Robert Messenger è Roberto Messina.