IL PROFUMO DELL’INCUBO

Le Edizioni Hypnos tornano in libreria con il volume IL PROFUMO DELL’INCUBO (17,90 € il formato cartaceo; 6,99 € l’e-book), 13 racconti di e scelti da Lisa Tuttle, su traduzione di Elena Furlan e con illustrazione di copertina di Elena Nives Furlan.

Cosa si nasconde nella soffitta della casa dei sogni delle litigiose sorelle Sylvia e Pam? Sino a che punto si è disposti ad arrivare per raggiungere la tanto bramata Pietra Filosofale? Quali insidie può nascondere un’innocua convention di fantascienza? Cosa succederebbe se avessimo a disposizione un’ora in più tutta per noi?

IL PROFUMO DELL’INCUBO presenta tredici storie di Lisa Tuttle, scelte dall’autrice stessa, che ne ripercorrono la straordinaria carriera, dal classico dell’horror “La casa degli insetti” sino al terrificante “Sogni nell’armadio”, racconto vincitore nel 2007 dell’International Horror Guild Award, un lungo viaggio nei meandri dell’incubo, dalla penna di una delle più importanti autrici weird moderne.

Leggiamo un breve estratto per renderci conto della stile della Tuttle: “In alto, sopra la città addormentata galoppava l’incubo, innalzandosi con angoli impossibili, schivando barriere invisibili, e di quando in quando piegando le zampe sotto il corpo per cadere a peso morto. Presto i sussulti e le grida della cavallerizza cessarono. Alla donna, concentrata nel restare aggrappata con tutte le sue forze, non rimanevano energie per manifestare paura.

L’incubo non riportò la donna fino all’alba, saltando attraverso la finestra della camera da letto in una sfida alla logica e gettandola sull’immobile sicurezza del suo letto, accanto al marito ancora addormentato”.

La stessa autrice così parla di se stessa: “Potrei definire la mia opera strange fiction. Inizio da un punto nella realtà, nel mondo in cui viviamo. Poi compio una svolta e qualcosa inizia a cambiare, e un che di ignoto, di sovrannaturale, di fantastico s’intromette”.

Il grande Neil Gaiman ha detto di lei: “Lisa Tuttle ha scritto nel corso degli anni storie straordinarie, agghiaccianti e potenti, romanzi inquietanti, con una naturalezza tale da sembrare una cosa scontata. Questo sarebbe un errore tanto grave quanto non leggere le sue storie”.

Lisa Tuttle (1952), nata e cresciuta a Houston, in Texas, ma da tempo trasferitasi in Scozia, con all’attivo oltre quindici romanzi e più di un centinaio di racconti, è una delle principali scrittrici weird e horror contemporanee. S’impone all’attenzione della critica sin dalla metà degli anni Settanta, quando nel 1974 vince il John W. Campbell Award come miglior autrice esordiente. È tra le fondatrici (insieme tra gli altri a Tom Reamy) del Turkey City Writers’ Workshop, gruppo che ha visto tra le sue fila autori come Bruce Sterling, George R.R. Martin e Ted Chiang. Il suo primo successo è del 1981 con il romanzo di fantascienza “Il pianeta dei venti”, scritto in collaborazione con George R.R. Martin. Del 1983 è suo primo romanzo horror, “Familiar Spirit”, mentre nel 1985 viene pubblicata la raccolta di racconti “A Nest of Nightmares”, inserita nella lista degli “Horror: 100 Best Books” curata da Stephen Jones e Kim Newman. Molto attenta alle tematiche relative alla condizione della donna, nel 1986 pubblica “The Encyclopedia of Feminism”, mentre nel 1990 cura la prima antologia horror tutta al femminile “Non solo col rasoio”. Nel 1992 esce “Lost Future”, romanzo di fantascienza finalista ai premi Arthur C. Clarke e James Tiptree, Jr. Tra le sue ultime opere segnaliamo i romanzi pubblicati in Italia “Il codice delle fate” (Newton & Compton, 2007) e “La maledizione del Ramo d’Argento” (Newton & Compton, 2008), che esplorano le tradizioni magiche del mondo celtico, e la serie dedicata al duo di investigatori Jasper Jesperson e Miss Lane, mystery ambientato nella Londra vittoriana con forti elementi sovrannaturali.

Buona lettura.

A cura della redazione