ENIGMI DALLO SPAZIO E DAL TEMPO 06

3: I RITORNANTI: LA REINCARNAZIONE – PARTE 02

Il tema è indubbiamente affascinante e ha offerto al cinema molte occasioni per poterlo trattare, sia in maniera puntigliosa e seria sia a livello di commedia quasi a voler stemperare un mistero che chissà se e quando potrà mai essere verificato e, in ultimo, alcuni, se non molti, di questi film lasciano il mistero aperto.

Richiamo d’Ottobre (The Return of October) di Joseph H. Lewis è del 1948 e ci presenta Terry che, rimasta orfana, viene presa in casa da suo zio Willie. I due diventano subito molto affiatati e l’uomo comunica alla nipotina la sua grande passione per i cavalli. Un brutto giorno, però, lo zio Willie muore e Terry viene presa in casa da una vecchia e ricchissima zia, Martha Grant. In occasione di una visita a una scuderia dove si deve tenere un’asta di cavalli, Willie rimane colpita da uno di questi: Ottobre. Il cavallo ha in testa uno strano cappello della stessa foggia di quello usato da zio Willie e, come era solito fare lui, ha un filo di paglia in bocca. Terry, alla quale lo zio aveva sempre detto che avrebbe voluto reincarnarsi in un cavallo, crede che l’anima di Willie sia in Ottobre, lo compra e comincia ad avere per lui ogni sorta di attenzione. Alla morte della zia Martha, Terry è nominata nel testamento erede universale delle sue fortune. I nipoti di Martha, esclusi dal testamento, architettano un piano: farla dichiarare incapace di intendere e di volere a causa delle attenzioni che la ragazza ha per Ottobre. Ma il dottor Bassett, giovane psichiatra, la aiuterà…

Centra in pieno l’affascinante mistero L’Uomo che visse Due Volte (I’ve Lived Before) che porta la data del 1956 e la regia di Richard Bartlett: un aviatore sembra ricordare particolari di una sua vita precedente quando, anche in quel caso, fu un pilota durante la Prima Guerra Mondiale; era precipitato ed era morto. L’uomo rintraccia colei che all’epoca era la sua fidanzata e scopre di essere veramente la reincarnazione del pilota.

Poi abbiamo Il misterioso caso Peter Proud (The Reincarnation of Peter Proud – 1974) di J. Lee Thompson, nel quale abbiamo un normalissimo professore che ha però spesso degli incubi nei quali una donna lo uccide a colpi di remo durante una gita in barca. Dopo aver compiuto delle ricerche scopre di essere la reincarnazione di un uomo effettivamente ucciso in quel modo, rintraccia la donna che non esita a ripetere l’omicidio.

Accadde in paradiso (Made in Heaven) porta la regia di Alan Rudolph ed è del 1987: Mike Shea, un bravo ragazzo, perso il suo lavoro decide di lasciare i genitori e di partire in macchina per un altro Stato; ma durante il viaggio, per salvare dei bambini, muore e si ritrova in Paradiso, dove incontra la zia Lisa, da tempo defunta, che si affretta a spiegargli come deve orientarsi e comportarsi lassù. Mike, come gli altri, può apparire e sparire all’improvviso e con ciò gli capita di conoscere Annie Packert, una bella ragazza nata in loco, che ha le funzioni di guida e che ben presto gli spiega che le anime dopo un certo tempo tornano sulla Terra come neonati. I due, innamoratissimi, vorrebbero sposarsi e qui cominciano i guai, poiché Annie deve scendere sulla Terra e prendere vita con le fattezze di una graziosa bimba. Mike, che l’ama, riesce ad ottenere da Hammett – un misto tra l’angelo e il tuttofare – di tornare sulla Terra anche lui. Però gli vengono concessi solo trent’anni di tempo per ritrovare Annie, altrimenti la perderà per sempre. Annie cresce, studia e lavora con successo, poi si sposa e si separa. Mike diventa un apprezzato concertista di musica leggera. I due si sfiorano mille volte senza riconoscersi. Alla fine, il magico incontro avverrà nel modo più casuale.

Anche Uno strano caso (Chances Are) di Emile Ardolino (1989) si svolge al centro del mistero pur mantenendo i toni di una commedia e ci narra la storia dell giovane avvocato Louie Jeffries, sposato e follemente innamorato della moglie Corinne che, il giorno del suo primo anniversario di matrimonio mentre si sta recando al ristorante prenotato per festeggiare con la moglie, viene investito da un’auto e muore, davanti agli occhi della moglie, lasciandola sola e con una figlia in grembo. Una volta giunto nell’Aldilà, viene fatto reincarnare in un bambino che sta nascendo dall’altra parte degli Stati Uniti: Alex Finch, però la fretta di Louie di partire non consente al suo angelo custode di praticargli un’iniezione che gli faccia dimenticare del tutto la sua vita precedente. Una volta cresciuto e laureatosi, Alex Finch giunge proprio nella città dove abita Corinne: all’università conosce Miranda Jeffries, la figlia di Corinne e, quindi, anche figlia sua. Tra Miranda e Alex nasce una simpatia, tanto che Miranda decide di presentare Alex alla madre e al futuro patrigno Philip: le cose si complicano quando Alex, trascorso qualche tempo nella sua vecchia casa, inizia a ricordare particolari della sua vita precedente.

Ora ci spostiamo nel 1991 con Prossima Fermata: Paradiso (Defending Your Life) di Albert Brooks: Daniel Miller è un pubblicitario che per festeggiare il suo compleanno decide di regalarsi una nuovissima BMW decappottabile. Per una sua distrazione rimane coinvolto in un brutto incidente il giorno stesso, si scontra frontalmente con un pullman e si ritrova in una strana Città del Giudizio, dove persone appena decedute vengono alloggiate in alberghi e resort lussuosi e possono mangiare “il miglior cibo del mondo” a volontà, senza soffrire di dolori intestinali o aumentare di peso. Qui Daniel fa la conoscenza di un uomo, Bob Diamond, che lo informa di essere il suo avvocato. Infatti nei giorni successivi si terrà un esame, in realtà molto somigliante a un processo, in cui Daniel dovrà “difendere la sua vita” per dimostrare di non essere stato un uomo dominato dalla paura, sentimento che impedisce agli esseri umani di utilizzare più del 3-5% del proprio cervello. La pubblica accusa, che lavora a beneficio dell’Universo, sarà Lena Foster, tanto intransigente da essere nota come Lena la Iena, che mostrerà a due giudici vari episodi della vita terrena di Daniel. Se egli non passerà l’esame (o perderà il processo) tornerà sulla Terra in una nuova reincarnazione, altrimenti progredirà verso nuovi stadi di intelligenza superiore, come quello del suo avvocato che infatti riesce a utilizzare più del 40% del suo cervello. Durante lo svolgimento del suo processo Daniel conoscerà Julia, una donna coraggiosa, altruista e leale di cui si innamorerà ben presto, venendone ricambiato. Questa storia d’amore avrà un ruolo assolutamente centrale nell’esito del processo.

Una commedia divertente è indubbiamente Nei Panni di una Bionda (Switch) di Blake Edwards del 1991: per punire Steve Brooks di averle usate come semplice passatempo, le sue tre ex amiche, Margot, Felicia e Liz, decidono di ucciderlo. Dopo aver tentato invano di affogarlo, gli sparano e ne gettano poi il cadavere nel fiume. Giunto nell’aldilà, Steve si sente proporre da una Voce androgina, come alternativa al sicuro ingresso all’inferno, di tornare sulla Terra a trovare almeno una persona che lo ami. Ma Satana propone una forma più raffinata di penitenza: Steve si trasformerà in una donna, Amanda, così potrà assaporare in prima persona tutte le umiliazioni che ha fatto passare alle donne quand’era un impenitente dongiovanni. Iniziano così le rocambolesche vicende di Amanda, sedicente sorella di Steve, che nei nuovi panni e nel nuovo corpo ondeggia perigliosamente sui tacchi, beve e parla come un facchino e ricatta la sua assassina, che è l’unica a credere all’assurda situazione. Valendosi delle sue conoscenze di pubblicitario, Amanda, che conserva mente maschile anche con il nuovo look, rientra nella ditta dove lavorava Smith resistendo alle avance di colleghi, sfiorando un rapporto gay con la titolare di una grande ditta di cosmetici, respingendo diverse profferte amorose di Walter, ma dopo essersi ubriacata, aver fatto a pugni e aver passato la notte con lui, scopre con orrore di essere incinta. Respingendo però l’idea di abortire, mette alla luce una bimba; ora può finalmente morire e salire in Paradiso, dove la solita Voce androgina le chiede se vuol essere un angelo maschio o un angelo femmina.

Abbiamo precedentemente parlato del Dalai Lama e delle sue reincarnazioni bene, eccole qui in un film di Bernardo Bertolucci intitolato Piccolo Buddha (Little Buddha) del 1993: un monaco tibetano, Lama Norbu, si reca a Seattle per far visita a un bambino di nome Jesse. Secondo l’interpretazione di alcuni segni lasciati prima di morire dal maestro Lama Dorje, la guida spirituale potrebbe essersi reincarnata proprio nel bambino americano. Inizialmente recalcitrante, il padre del bambino, Dean, si convince ad accompagnare Jesse in un monastero del Bhutan dove si potrà stabilire se si tratti di reincarnazione.

Fluke (Fluke) invece è del 1995 ed è diretto da Carlo Carlei: un incidente d’auto stronca prematuramente la vita di un giovane. Il poveretto si reincarna in Fluke, un bastardino dal pelo fulvo. Ora si tratta di ritrovare la vedova e l’orfanello e di comunicare con loro. Impresa difficile: solo il ragazzino accetta subito la verità; la madre, invece, considera semplicemente bizzarro il comportamento del cagnolino che, tra l’altro, si dimostra geloso nei confronti dell’amico che la sta “consolando”…

Nel 2006 è la volta di Jade Warrior (Jadesoturi) di Annila Antti-Jussi che ci trasporta nell’antica Cina durante l’età del ferro. Un fabbro è la reincarnazione di un guerriero del passato, il cui vissuto si alimenta della storia di oggi. Egli rivive gesta eroiche e la sua triste storia d’amore. Ma anche il suo nemico, figlio di una divinità malvagia, si ritrova nel presente per saldare i conti.

Due anni dopo, nel 2008, abbiamo Il Magnifico Spanley (Dean Spanley) di Toa Fraser, un curioso film ambientato in Inghilterra nei primissimi anni del Novecento. Henslowe Fisk, il narratore, è un giovane uomo il quale ogni giovedì si reca in casa di suo padre, lo scorbutico e scostante Horatio Fisk. Horatio Fisk è anziano e vive assistito dalla sua governante, la signora Brimley, una donna che ha perso da poco tempo il marito. La famiglia Fisk ha subito di recente due lutti: dapprima la morte del figlio minore, Harrington Fisk, ucciso nella Seconda Guerra Boera (1899 – 1902), seguita poco dopo dalla morte della moglie di Horatio. Un giorno, allo scopo di far svagare il padre, Henslowe lo accompagna a una conferenza sulla trasmigrazione delle anime tenuta da un mistico indù, lo swami Nala Prash. Alla conferenza assiste anche Dean Spanley, il nuovo rettore anglicano. Più tardi Henslowe Fisk incontra il rettore al club di suo padre: l’assunzione di vino tokai porta l’ecclesiastico in uno strano stato onirico. Fornendo al rettore del tokaj, ottenuto con l’aiuto di Wrather, un conveyancer (mediatore di affari) australiano, Fisk assiste allo strano comportamento del reverendo Spanley il quale comincia a rivelare i ricordi della sua vita precedente vissuta come spaniel; i ricordi del rettore sono vividi e convincenti, e accompagnati da sensazioni intorno al cibo, da tentativi di comunicazione con gli altri cani, da una profonda avversione per i gatti e per i maiali, e dalla gioia di servire al proprio padrone. La consapevolezza della trasmigrazione delle anime e l’analisi del comportamento dell’ecclesiastico, portano il giovane Fisk a comprende meglio la personalità di suo padre. Al termine del film, un ricordo d’infanzia di Horatio Fisk, verrà rivelata una chiave inattesa per interpretare la personalità del vecchio, il che comporterà l’avvicinarsi fra padre e figlio.

Sara vero? Ci illudiamo che lo sia? Non è possibile saperlo, però, per certo, sappiamo che l’ultima cosa a morire è proprio la speranza.

(6 – continua)

Giovanni Mongini