Per continuare ad arricchire la vostra biblioteca personale del fantastico, questa volta abbiamo scovato un libro di fantascienza scritto da uno dei pochi esempi femminili del genere in Italia: si tratta di “La pesatura dell’anima” (192 pagine; 15 euro) di Clelia Farris, pubblicato da Kipple Officina Libraria nella collana “Biblioteca di Avatar” e vincitore del “Premio Kipple 2010”.
Vediamo insieme la trama: in un Egitto minacciato dalla desertificazione, i Movimentisti si ribellano al tradizionale attaccamento alle Due Terre degli Stanziali. I movimenti centrifughi sono presenti anche nella politica e nella religione, dove i Mitriaci combattono l’ortodossia della Religione tradizionale. In questo scenario i Sette (un gruppo elitario di Giudici, in contatto con l’Aldilà), si rende conto di aver sbagliato un verdetto di condanna a morte per un misterioso infanticidio. Le conseguenze saranno pesanti, il loro patto con il Regno dei morti vacillerà e la situazione sarà aggravata da un nuovo omicidio.
Clelia Farris è nata a Cagliari nel 1967, dove si è laureata in psicologia, con una tesi di epistemologia. Nel 2004 ha vinto il premio letterario “Fantascienza.com” con il romanzo “Rupes Recta” (Delos Books), giunto alla terza ristampa. Ha poi pubblicato su “Fantasy Magazine” il racconto “Dialogo diabolo” e sulla rivista “Robot” il racconto “L’eroe dei mille mondi”. Nel 2009 ha vinto la prima edizione del premio “Odissea” con il romanzo “Nessun uomo è mio fratello” (Delos Books). Nel 2010 ha vinto il “Premio Kipple” con il romanzo “La pesatura dell’anima” (Kipple Officina Libraria).
Buona lettura.