XXVI TROFEO RILL: I VINCITORI

E’ finalmente giunto il momento! Il racconto vincitore del “XXVI Trofeo RiLL” è “Oggetti Smarriti” del bolognese Valentino Poppi. L’antologia 2020 della collana “Mondi Incantati” si intitola quindi OGGETTI SMARRITI E ALTRI RACCONTI DAL TROFEO RILL E DINTORNI ed è edita da Acheron Books. Il libro è già disponibile e sarà presentato a “Lucca Changes”, durante la premiazione del “XXVI Trofeo RiLL”, che si svolgerà venerdì 30 ottobre, dalle 15 alle 16, in modalità on line.

Il nuovo libro della serie “Mondi Incantati” contiene tredici racconti: i primi cinque classificati del “XXVI Trofeo RiLL” (scelti dalla giuria di scrittori, giornalisti, accademici, esperti e autori di giochi), i quattro vincitori di SFIDA 2020 e, infine, la sezione “RiLL World Tour”, con quattro racconti fantastici vincitori dei concorsi letterari esteri con cui il “Trofeo RiLL” è gemellato (il “Premio Visiones”, Spagna; la “Nova Short-Story Competition”, Sud Africa; la “Horror Short-Story Competition”, Australia).

“Siamo MOLTO felici, ci dicono gli organizzatori, di avere portato a conclusione il “XXVI Trofeo RiLL”, in un anno purtroppo così diverso da quelli passati. Non scordiamo le tante mail della scorsa primavera, in cui molti partecipanti al concorso si raccomandavano con noi di concludere il concorso e realizzare l’annuale “Mondi Incantati”, come segno di normalità, in un anno che normale non era, né poteva esserlo. Ce l’abbiamo fatta, e ringraziamo chi ci ha scritto allora quei messaggi e poi, ovviamente, gli oltre 360 autori e autrici, residenti in Italia e non, che ci hanno inviato i 430 racconti partecipanti quest’anno (non ne avevamo MAI ricevuti così tanti!)”.

Ma veniamo ora alla classifica finale del “XXVI Trofeo RiLL”.

Primo Classificato: “Oggetti Smarriti” di Valentino Poppi (Bologna): un racconto di ambientazione contemporanea, che, partendo da un episodio assolutamente banale (la perdita di un portachiavi) costruisce una trama fantastica e sorprendente, sviluppata con mano sicura dall’autore, che alterna con grande scioltezza spunti di riflessione e passaggi più ironici.

Secondo Classificato: “Horimono” di Arthur B. Radley (Ravenna): un racconto dall’ambientazione che ricorda Blade Runner o Parasite. In un’atmosfera che sembra fuori dal tempo e dallo spazio, una storia sull’apparente impossibilità di essere normale, ma che trova compimento nell’amore e nell’accettazione di se stessi, grazie all’antica arte del tatuaggio Irezumi.

Terzo Classificato: “Chiari di luna e male parole” di Laura Silvestri (Aprilia – Latina): una storia costruita intorno a una filastrocca, utilizzata nella narrazione in modo assolutamente non prevedibile. Ha un bel senso italico dell’immaginario, con un’azzeccata ambientazione ciociara, che viene molto bene sfruttata grazie al linguaggio pseudo-dialettale, “alla Nino Manfredi”, sempre sciolto e credibile.

Quarto Classificato: “La polvere sotto il tappeto” di Saverio Catellani (Carpi – Modena): un racconto duro e coraggioso, che lascia ai lettori l’onere di esprimere giudizi morali. Spiazza e scuote, a tratti è disturbante. Un racconto che non può lasciare indifferenti.

Quinto Classificato: “Nibani” di Gianluca Vici Torrigiani (Gorgonzola – Milano): originale storia di fantascienza, con un’inconsueta ambientazione africana. La narrazione valorizza al massimo il contrasto tra gli elementi totemici e i riti primitivi tipici delle tribù e quelli cyberpunk/ futuristici, che vengono svelati progressivamente, suscitando un “effetto sorpresa” nel lettore

Tutti gli altri 425 racconti partecipanti sono classificati a pari merito al sesto posto. Ricevono però una Menzione di Merito per la particolare qualità (della scrittura e/o del soggetto) gli altri cinque testi finalisti:

- “Devozione” di Massimo Basso (Salerno)

- “I Trasmigratori di Anime” di Velma J. Starling (Rimini)

- “Il carrettiere nero” di Maurizio Ferrero (Vercelli)

- “L’ultimo sacrificio” di Gianmaria Ghetta (Rimini)

- “Legami di sangue” di Emanuela Ragagnin (Concordia Sagittaria – Venezia).

Al prossimo anno!

A cura della redazione