RITORNO AL PIANETA ROSSO (2000) – PARTE 07
TITAN A.E. (Titan A.E.)
Titan A.E. (Titan A.E.) è un poderoso film d’animazione, dovuto alla regia di Don Bluth e Gary Goldman, ed è ambientato nell’anno 3028 quando una razza aliena, denominata Drej, esseri fatti di pura energia, distrugge il pianeta Terra facendolo esplodere. I superstiti vagano nello spazio nella speranza di trovare la prodigiosa astronave Titan, in grado addirittura di creare un nuovo mondo. Essa è stata nascosta dal padre del protagonista da qualche parte nello spazio profondo.
Bluth affermò che lo stile del film è simile a “una graphic novel o a un fumetto dark fatto per adolescenti maschi”. Fu girato in 19 mesi, pochi per il duo, a causa di grosse pressioni dalla Fox. Originato come film d’attori, il soggetto originale si intitolava Treasure planet. Dopo varie revisioni di sceneggiatura, la Fox decise poi di farne un film d’animazione, affidandolo quindi alla sua succursale Fox Animation per la regia di Art Vitello. Dopo altri cambi di titolo (Ice Planet prima e infine Titan A.E.), rinvii e il licenziamento di Vitello, la Fox propose il progetto alla coppia nel 1998, dopo il successo di Anastasia. Questi accettarono, cambiando ulteriormente il copione.
Bluth ricorda: “La cosa più difficile fu vagliare tutti i bozzetti e le illustrazioni di chi ci aveva già lavorato per un anno e scegliere cosa mantenere e cosa scartare. Ci chiedevamo: Qual è il look del film? Quali sono il tema e il tono?”.
La parte più complicata fu la distruzione del pianeta Terra. Charlie Brekiron, capo dell’animazione digitale, vi lavorò 6 mesi: “Avevamo varie possibilità di scelta. Spacchiamo la Terra mentre ruota? La facciamo esplodere? Come dovrà apparire? Così passammo un mese provando diversi modi di distruggere il pianeta. Alla fine, mentre la Terra comincia a roteare più veloce, si agita e rimbomba sulle sue placche tettoniche, poi esplode sulle sue linee di faglia. Poi ho fatto esplodere la Luna e dalla Luna sono passato alle navi che tentavano la fuga. Uno spasso!”. Brekiron si occupò anche del pianeta Sesharrim, mischiando tecniche tradizionali (dette 2-D) e digitali (3-D).
L’87% del film è realizzato in CGI, in pratica solo i personaggi umani e gli amici alieni di Cale sono realizzati con disegni tradizionali. Dal punto di vista tecnico il direttore dell’animazione Len Simon ebbe grosse difficoltà nell’allestire le scene in cui questi personaggi indossano delle tute spaziali, e quindi combinare i movimenti dei primi, in 2-D, con i movimenti delle seconde, in 3-D. Essendo la Fox Animation uno studio specializzato in 2-D, fu chiesta la collaborazione di due studi specializzati in 3-D: la Blue Sky e la Industrial Light Magic. Quest’ultima si occupò della scena negli Anelli di Ghiaccio di Tigrin, La prima realizzò il pianeta di Sesharrim, basandosi sugli story-board dello scenografo Phil Cruden.
Len Simon spiega i rapporti fra i personaggi disegnati e gli attori che li doppiano nell’edizione americana: “Fisicamente mettemmo molto dell’aspetto e dei modi di Matt Damon in Cale, perché è il protagonista. Avevamo riprese degli attori che recitavano i dialoghi, ma per animare i personaggi ci siamo affidati per lo più sulle loro voci (…). Da parte nostra cerchiamo di riprodurre i gesti degli attori. prendete Preed per esempio (…). Abbiamo guardato alcuni film di Nathan Lane per infondere la sua teatralità nel personaggio. Korso invece è molto diverso da Bill Pullman, molto più vecchio e robusto, ma la sua voce è adatta al ruolo”. La direzione dei doppiatori fu affidata a Don Bluth, che si dice entusiasta dell’interpretazione di Damon, ma ricorda con divertimento quella di John Leguizamo, la voce di Gune: ogni volta che riceveva la parte scritta, la riscriveva di suo pugno spiazzando regista e colleghi.
Phil Cruden annovera fra le sue fonti d’ispirazione Il quinto elemento di Luc Besson per l’aspetto cromatico, la saga di Alien e la serie tv Thunderbirds per la cura dettagliata degli interni delle astronavi e per il loro stile di design. Su suggerimento del produttore Bill Mechanic, la linea della nave Valkyrie imitò quella di un’automobile Corvette. Cruden fu presente a tutte le fasi del progetto, e quindi gran parte del lavoro fatto per Vitello fu modificato per adattarsi alle innovazioni di Bluth e Goldman. Cruden si dice particolarmente orgoglioso della scena della creazione del pianeta, basata su seri studi scientifici. “Abbiamo alterato il processo qua e là, ma quello che si vede nel film è piuttosto autentico. La differenza più grossa è che abbiamo accelerato i tempi. non penso che si sia mai visto niente del genere in un film, d’animazione o dal vivo”.
Titan A.E. sfodera abbastanza inventiva e sense of wonder da soddisfare i fan di sf di qualunque età, ma purtroppo fu un fiasco al botteghino, e questo ebbe come conseguenze la chiusura della Fox Animation e la fine della carriera di Bluth e Goldman, cha da allora hanno realizzato solo il cortometraggio Gift of the Hoopoe (2009): sorte decisamente immeritata, se si considera l’importanza e la qualità dei loro film, che negli anni ’80 e ’90 spezzarono il monopolio della Disney nel campo dell’animazione.
(7 – continua)