Esce in sala il 3 giugno “6 giorni sulla Terra” di Varo Venturi, il primo film di “real-scienza”, ispirato alle rivoluzionarie ricerche del professor Malanga, lo scienziato italiano riconosciuto in tutto il mondo come massimo esperto di alien abductions (rapimenti alieni).
Il dottor Piso, un coraggioso scienziato, studia da anni il fenomeno delle interferenze aliene attraverso l’ipnosi. L’incontro con la giovane Saturnia lo porterà a scoperte ancor più sconvolgenti, conducendoci nella realtà nascosta per millenni dietro le quinte della storia…
La pellicola è interpretata da Massimo Poggio, Laura Glavan, Ludovico Fremont, Marina Kazankova, Varo Venturi e Pier Giorgio Bellocchio. “6 giorni sulla Terra” è stato scritto e prodotto da Varo Venturi e Luisa Maria Fusconi per Deusfilm e sarà distribuito in sala dalla Bolero film.
Selezionato al 33° Festival Internazionale del Cinema di Mosca (33° Moscow International Film Festival) diretto da Nikita Mikhalkov, il film si trova oggi a essere uno dei più attesi dagli appassionati del tema Rapimenti Alieni, grazie a uno spontaneo tamtam sulla rete, cominciato prima ancora che avvenissero le riprese.
Il film è stato girato in doppia lingua, italiano e inglese. Grazie a ciò, e alla sua tematica “senza confini”, prima ancora di uscire in Italia, “6 giorni sulla Terra” ha già trovato negli USA la distribuzione internazionale.
Il progetto nasce dalla sinergia tra Varo Venturi e il dottor Corrado Malanga (Università di Pisa) uno dei massimi esperti mondiali della materia. In contemporanea con l’uscita del film, i due terranno una serie di conferenze, che spiegheranno il serio background scientifico che ha dato vita alla pellicola.
Sentiamo direttamente dalle parole del regista come è nato questo progetto.
“Le grandi produzioni cinematografiche hollywoodiane quando trattano materie come UFO, Alieni, esoterismo, magia, ecc., utilizzano solo gli elementi che consentono la massima spettacolarità, spesso in film “videogame” infarciti di mirabolanti effetti speciali, attraverso una narrazione “fiabesca”, a volte buonista, a volte catastrofica o terrorizzante, quasi sempre superficiale.
Di contro il mondo scientifico continua il suo incessante impegno nella ricerca di spiegazioni logiche e concrete a questi temi, prestando sempre più attenzione al fenomeno “Alien Abductions” (Rapimenti Alieni), un fenomeno che i media di tutto il mondo, internet in testa, stanno diffondendo sempre più in modo allarmante.
Alcuni scienziati, tra cui l’italiano Corrado Malanga, dopo aver elaborato per anni analisi e dati – basati sulle reali testimonianze di moltissime persone in tutto il mondo, di ogni età, sesso e ceto sociale, che sotto ipnosi hanno rivissuto l’indelebile esperienza del rapimento – sono giunti a una sconcertante conclusione: alcune razze aliene, in un programma che dura da millenni, impiantano le proprie “memorie attive” nel cervello dei rapiti, usandoli come contenitori, per poter “operare” in questa dimensione, con l’obiettivo finale di modificare geneticamente l’umanità e adattarla al proprio DNA, onde sfruttarne completamente l’indistruttibile energia (Anima) e rendere così le proprie specie “immortali”.
Questa teoria sembra finalmente chiarire tutto: il problema non verrebbe solo, fisicamente, dal lontano spazio; semmai risiede nei confini della nostra mente, dove quelli che la mitologia chiama “Dei”, e le chiese “Angeli o Demoni” (o “Voladores” come descritti dallo sciamano Don Juan a Carlos Castaneda) forse sono esseri di altre dimensioni, che possono sopravvivere al di qua (e al di là dello spazio e forse del tempo) “possedendo” la psiche umana, addormentandone la coscienza per poter “vampirizzare” quell’energia (l’Anima?) che solo l’uomo sembrerebbe possedere in questa parte di universo.
Così magicamente si spiegano secoli e secoli di immagini dipinte o scolpite, che rappresentano personaggi umani che dialogano, combattono, adorano, temono entità di diverse fattezze, cornuti rettiloidi alati e non, biondi angeli protettivi in candide vesti bianche o armati e severi, santi sospesi nel cielo, draghi, dei antropomorfi e non, piccoli uomini verdi, fate, ecc. Come dimostrano chiaramente le iconografie egizie, sumere, maja, babilonesi, greco romane, indiane, cinesi, ma anche nella più recente arte sacra cristiana, ebraica, musulmana, ecc., fino ai cartoon, ai comics, ai videogames dei giorni nostri.
Ma inevitabilmente il concetto di “identità” viene messo seriamente in discussione, in nome di una visione dell’uomo in termini “progettuali”; uomo (o essere umano) contenitore di Anima (sì, proprio quella che salirà in cielo, si salverà, o si perderà, si dannerà, verrà venduta, ecc.) ma anche possibile ambito contenitore di personalità aliene, o altre personalità, giustificando tecnologicamente molti dei misteri legati all’esoterismo e alla spiritualità – reincarnazione, visioni, apparizioni di entità religiose e non, spiriti guida, miracoli, profezie, scritture sacre, ecc. – così come alle misteriose anomalie della nostra mente: dejà vu, schizofrenia, disturbi della personalità, ecc.
Ecco l’idea che mi ha dato la forza di realizzare in Italia, con mezzi indipendenti, un film che propone la denominazione “real-scienza” per una nuova onda cinematografica, con il desiderio di contribuire a una percezione più elevata della nostra realtà, al di fuori delle retoriche, e all’ormai inarrestabile processo di “risveglio della coscienza” che oggi sembra accomunare ogni cittadino del mondo.
Attraverso quelli che considero gli eroi nascenti del cinema contemporaneo, gli scienziati, personaggi in grado di affrontare “neo-realisticamente” scenari finora chiusi nel buio delle nostre paure collettive e nei meandri della storia della nostra civiltà e dei suoi Miti.
Suggerendo, tra le righe della sua struttura narrativa, una nuova visione della storia di questa umanità, e del perché i poteri occulti oggi, e da sempre, si combattono per il controllo di essa”.
Gli elementi per qualcosa di davvero eccezionale ci sono tutti: non perdetevi questo film, perché promette davvero bene… buona visione!