Questo 2020 ci ha riservato purtroppo un altro grave lutto: ci ha lasciato infatti il 26 novembre Daria Nicolodi, attrice e sceneggiatrice, legata per anni al maestro Dario Argento, che con lei aveva avuto un lungo sodalizio sia sulla scena che nella vita. I due si erano conosciuti nel 1974, quando lei era già affermata per aver lavorato con Elio Petri, durante il casting per il film “Profondo rosso”. Argento, consigliato da Daria, interpellò i Goblin per la colonna sonora del film e senza dubbio la scelta fu azzeccata, tanto da diventare un disco di straordinario successo.
Dalla loro relazione nacque, nel 1975, la figlia secondogenita di Argento Asia (Aria Maria Vittoria Rossa), che l’ha resa nonna di due nipoti nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008. Con Argento poi collaborò a vario titolo a tutti gli altri suoi film: “Suspiria” (1977), la cui magistrale sceneggiatura deve molto all’attrice grazie ai racconti di magia nera che la nonna le faceva quando era piccolina; “Inferno” (1980); “Tenebre” (1982); “Phenomena” (1984); “Opera” (1987); “La terza madre” (2007), con cui concluse la sua carriera.
Tra le altre pellicole a cui ha partecipato si ricordano: “Schock” (1977), “Maccheroni” (1985), la seconda puntata della serie TV “Sogni e Bisogni” in cui debuttò la giovanissima figlia Asia (1985), “Le foto di Gioia” (1987), “La setta” (1991), “La fine è nota” (1993), “Viola bacia tutti” (1998), “La parola amore esiste” (1998), “Scarlet Diva” (2000) e “Rosa e Cornelia” (2000).
Debuttò sul grande schermo nel 1970 con il film “Uomini Contro” di Francesco Rosi e nel 1971 entrò nel cast di “Alleluja brava gente”, la commedia musicale scritta da Garinei e Giovannini. Nel 1972 recitò, con Gabriele Lavia, nello sceneggiato televisivo “I Nicotera” di Salvatore Nocita e sempre nello stesso anno Carmelo Bene la scritturò nel suo film “Salomè” presentato al Festival di Venezia. Nel 1973 fu Anita al fianco di Ugo Tognazzi e Gigi Proietti nel film di Elio Petri “La proprietà non è più un furto”, che la portò a ottenere la Targa Mario Gromo come migliore attrice esordiente. Nel 1974 interpretò la parte di Elisa nello sceneggiato Rai “Ritratto di donna velata”.
Da anni si era ritirata dalle scene dedicandosi principalmente ai suoi nipoti, agli studi esoterici, alla passione per l’arte e al gusto di ritrovare la sua città d’origine, Firenze, dove era nata il 19 giugno del 1950… anche se il suo ultimo passo lo ha compiuto a Roma. Con lei se ne va l’icona dell’horror italiano… e non solo!
Ciao Daria!