E dopo queste parole, che praticamente ci dicono tutto, ma proprio tutto, non possiamo far altro che augurare a tutti un bell’in bocca al lupo! E che crepi, una volta tanto!
HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT E LA LETTERATURA DELL’ORRORE
Torniamo ancora a parlare di Lovecraft, scrittore mai passato di moda e che sicuramente ha fatto scuola per un certo genere letterario, perché la rivista letteraria trimestrale “Nugae”, in previsione dell’uscita del numero 19 (anno V – uscita prevista ottobre/dicembre 2008) sta cercando collaboratori per la realizzazione del 3° numero monografico dal titolo: “Howard Phillips Lovecraft e la letteratura dell’orrore”.
Come si legge nel comunicato stampa che ci ha inviato Michele Nigro della redazione della rivista: “Quando si parla di horror, chissà perché, la nostra mente si dirige quasi automaticamente verso le immagini dell’ultimo film di genere visto al cinema o in qualche vecchio vhs “grondante sangue” che occhieggia dai nostri scaffali. Niente di più superficiale. Le invenzioni splatter e slasher dei vari registi che si sono cimentati nell’impresa di “metterci paura”, a volte con estrema maestria, altre volte scadendo nel ridicolo, in realtà affondano le proprie radici in un genere letterario il cui primo obiettivo non è stato certamente quello di stupire a tutti i costi o di impaurire il pubblico con effetti speciali di matrice hollywoodiana. La letteratura dell’orroreè stata ed è soprattutto una via fantasiosa e a volte grottesca per indagare tra le pieghe più scomode dell’Io e per risalire ai moventi più inconfessabili appartenenti al cosiddetto immaginario collettivo, facendo leva sull’utilizzo della suspence e sulla scoperta di orribili verità perse nel tempo. Letteratura dell’orrore significa: esplorare l’animo umano attraverso, appunto, l’orrore e la paura; assistere all’invasione dei sogni (o incubi) in ciò che definiamo realtà; scoprire mondi sotterranei abitati da un terrore antico; convivere con l’ignoto esistente dentro e fuori di noi; assaporare un’angoscia causata da minacce a volte sconosciute; usare il macabro per purificarsi dall’ovvio; inoltrarsi in dimensioni arcaiche e orrorifiche attraverso le botole della quotidianità; trasformare i penetranti dubbi della vita moderna in visioni sinistre e raccapriccianti… La letteratura dell’orrore, dunque, svolge la stessa funzione della letteratura “tradizionale” ovvero descrive le profondità della natura umana utilizzando, però, strumenti inconsueti e surreali. I “buoni” e gli “eroi” non trovano spazio sui fogli scritti di questo genere narrativo; le vittime – perché tali sono i protagonisti di queste strane storie – nella migliore delle ipotesi scoprono l’agghiacciante ma illuminante verità un attimo prima di perire. Storie apparentemente senza speranza, ma in un certo qual modo salvifiche e veritiere proprio grazie a quella crudezza d’immagini che non ci permette di mentire.
Uno degli autori più importanti del genere fantastico/horror è stato, senza alcun dubbio, lo statunitense Howard Phillips Lovecraft: scrittore prolifico e inquieto vissuto tra il XIX e il XX secolo. Leggendo la biografia di Lovecraft si comprende in maniera lampante come e perché la principale fonte d’ispirazione, da cui ha tratto le fobie e gli incubi da lui descritti, sia stata la sua stessa esistenza. Lovecraft scriveva per fuggire dalla vita! Avvertiva la necessità di abbandonare una realtà avversa e per questo si serviva della sua sterminata fantasia per creare nuovi mondi.
Lovecraft fu grandioso e inarrivabile perché non scriveva per noi, il suo pubblico, non si piegava davanti alle esigenze commerciali, non scriveva per soldi ma lo faceva per se stesso e per sconfiggere l’orrore della sua vita reale.
La Redazione della rivista “Nugae”, pertanto, è lieta di lanciare il tema del suo prossimo – il terzo – numero monografico intitolato “H.P.Lovecraft e la letteratura dell’orrore”e invita tutti i narratori e i saggisti, eventualmente interessati a partecipare alla stesura del numero, a inviare i propri scritti entro e non oltre il 30 settembre 2008. Non si tratta, come qualcuno ha travisato durante la realizzazione del n.16 dedicato a Tolkien, di un “concorso” o di un “premio”: non si vince niente! L’unica, e speriamo non magra, consolazione è rappresentata dall’occasione di far parte, anche solo per un numero, di una “redazione allargata” e tesa al raggiungimento di un unico obiettivo editoriale. Il collante dovrebbe essere rappresentato dalla comune passione per la tematica proposta.
Non vi obblighiamo a soffermare la vostra attenzione solo ed esclusivamente sulla vita e le opere del “Solitario di Providence” ma, come è già successo con la monografia dedicata a J.R.R.Tolkien e alla letteratura fantasy, il numero 19 di “Nugae” vuole rappresentare un’ennesima occasione per scandagliare in lungo e in largo questo particolare genere letterario, partendo dal maestro dei maestri, Edgar Allan Poe, fino ad arrivare a Robert Bloch, Clive Barker, Anne Rice, John Campbell, Stephen King, Richard Matheson, Joe Lansdale, Dan Simmons (solo per citarne alcuni), passando per gli italiani Valerio Evangelisti, Eraldo Baldini, Gianfranco Nerozzi…
Senza dimenticare le innumerevoli ramificazioni e sfumature che, originando dall’horror puro, alimentano la pluralità di un genere già di per sé variegato: ci riferiamo all’horror gotico, all’horror gothic dark, al techno-horror, al medical-horror, allo sci-fi horror (fantascienza con venature horror), allo psycho-horror, al thriller-horror, al sexy-horror, all’animal-horror, al mythological horror, al dark-horror, all’horror-punk-dark, al medieval-horror, all’esoteric-horror, al paranormal-horror… fino quasi a sfiorare (senza entrarvi, sennò usciamo fuori tema!) il più macabro e surrealista noir. Tutti “figli” più o meno legittimi di Poe e Lovecraft.
Insomma: di carne sanguinolenta da mettere sul fuoco, ce n’è a iosa!
Come già anticipato le forme letterarie che prenderemo principalmente in considerazione sono: la saggisticae la narrativa di genere (racconti; lunghezza massima: 10 cartelle ovvero meno di 20.000 caratteri spazi inclusi). Eventuali interviste ad autori e/o studiosi del genere, recensioni/segnalazioni di libri di genere, articoli dedicati a opere cinematografiche horror (vedi rubrica “La società dello spettacolo”) avranno un ruolo marginale (da valutare caso per caso) rispetto ai saggi e ai racconti, ai quali dedicheremo, ovviamente, la maggior parte del nostro spazio editoriale. I componimenti poetici non saranno presi in alcuna considerazione (esclusi quelli appartenenti ad autori di genere, di rilevanza letteraria, e utilizzati nella saggistica a scopo comparativo e filologico). Le pubblicità riguardanti siti web e/o concorsi letterari rivolti alla narrativa horror, invece, sono a pagamento.
I partecipanti selezionati riceveranno una copia omaggio del numero 19.
Potrete inviare i vostri scritti utilizzando i nostri consueti e collaudati canali:
- via e-mail: scrittiautografi@virgilio.it (allegati in formato doc o rtf)
- tramite posta ordinaria (gli allegati su cd o floppy): Redazione “Nugae” c/o Nigro Michele – via Guinizelli n.14, sc. A-22 – 84091 Battipaglia (Sa).
Chiediamo, inoltre, ai graditi autori che vorranno cimentarsi nella realizzazione del suddetto numero a tema, di aggiungere alla spedizione il proprio indirizzo civico (per l’invio della copia omaggio) e una breve nota bio-bibliografica da pubblicare insieme al “pezzo” proposto. Una volta ultimata la selezione, gli autori prescelti saranno contattati dalla redazione.
Per ulteriori informazioni riguardanti la rivista “Nugae” potete anche consultare il sito http://rivistanugae.blogspot.com.
Attendiamo, dunque, i vostri lavori e siamo sicuri che il “coro” finale sarà soddisfacente. Anzi, siamo convinti fin da ora che ne verrà fuori un numero… mostruoso!
P. s.: un ringraziamento particolare va a Francesco Innella e Alessandro Napolitano, consiglieri e istigatori del progetto”.
10/05/2008, Davide Longoni