LA TINTURA ROSSA

Ink Edizioni ci segnalano l’uscita di un nuovo romanzo per la collana “Medical Noir” diretta da Danilo Arona ed Edoardo Rosati: stavolta si tratta di LA TINTURA ROSSA (175 pagine; 15,90 euro) di Emanuele Delmiglio.

Remo Nebel, uomo mite e arrendevole, insegna tedesco a Verona. Sul suo recente passato grava un misterioso episodio traumatico che gli ha prodotto una persistente amnesia. Ricoverato prima negli Stati Uniti e poi in Italia, nulla ricorda del suo viaggio oltreoceano e l’uomo sta provando a ricucire la propria esistenza. L’incontro con un eclettico “personal trainer” inglese, Homer Blackmore, sembra infondergli nuova energia e risolutezza. Col tempo però, gli atteggiamenti pervasivi di Blackmore finiscono per condizionare la vita di Nebel: le esperienze sconcertanti che il coach lo costringe a vivere e le sedute di ipnosi regressiva con uno strano analista conducono il professore a svelare a poco a poco le motivazioni del suo periodo oscuro negli Usa, iniziato sul filo di una ricerca che Nebel sta conducendo da anni. Un’indagine a caccia di una sostanza arcana che nel corso dei secoli ha generato una lunga scia di sangue e follia. E che, stando a un’antica missiva, pare collegare lo scrittore Emilio Salgari a un certo dottor Jekyll di Londra.

«La teoria è semplice: tutti i rospi che mandi giù vanno a finire nell’inconscio, amico mio. E anche quel famoso trauma: non lo ricordi perché è finito nella cloaca, capisci? E l’inconscio mica se ne sta buono. Eh, no. È come una discarica di rifiuti tossici, prima o poi inquina qualche falda e la gente si ammala. Si ammala nel corpo e nell’anima. L’unica strada che hai per venirne fuori è far uscire tutto».

Emanuele Delmiglio, classe 1958, è scrittore, giornalista ed editore di Verona. Il suo primo racconto compare nel 1978 sulle pagine della fanzine padovana “The Time Machine”. È direttore responsabile della rivista “Inchiostro”, periodico letterario nato nel 1995. Figura anche tra i fondatori di “Fantàsia”, associazione culturale che ha promosso la posa di un monumento a Emilio Salgari a Verona, avvenuta nel 2015. Ha pubblicato: tre raccolte di racconti (“Ultima uscita”, 2002, e “Vie traverse”, 2008, per Inchiostro – Il Riccio Editore e “Itinerari alternativi”, 2018, per Solfanelli), un romanzo (“L’alba di Arcadia”, 2014, Solfanelli), una raccolta di limerick illustrati (“59 limericchi”, 2017, Delmiglio Editore) e anche un pratico “Manualetto di scrittura creativa per giovani narratori” (2019, Delmiglio Editore). Il suo romanzo “I vizi di Attila” è tra i sei finalisti del premio “NebbiaGialla Noir 2020”.

Buona lettura.

A cura della redazione