UNA SALA E UNA MOSTRA HORROR AL MUFANT

Il Mufant, Museo della fantascienza e del fantastico di Torino, ha riaperto e presenta, oltre alla prosecuzione fino all’estate del tributo a Sailor Moon e la collezione permanente che spazia dalla protofantascienza ai cult della contemporaneità, una nuova sala e una nuova mostra.

Dopo fantascienza e fantasy, arriva anche l’horror, il terzo genere del fantastico moderno, con un’esposizione di memorabilia, tra cui classici della letteratura d’epoca, locandine di film, action figures di noti cattivoni del genere, come Freddy e Jason, e altro ancora.

All’interno della sala, allestita dallo scenografo Giuseppe Garau con il contributo di studentesse e studenti dell’Accademia Albertina torinese, con un cimitero gotico inglese, è di scena la mostra “Note di paura”, curata da Silvia Casolari e Roberto Attanasio, collezionista e cultore della musica dei film di Dario Argento.

Il percorso espositivo, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Terra di Goblin, presenta dischi da collezione delle musiche del maestro Ennio Morricone, dei Goblin, del leggendario Keith Emerson, fino a Pino Donaggio e Giorgio Gaslini, autori delle colonne sonore dei film di Dario Argento, dai classici come “Il gatto a nove code” e “Quattro mosche di velluto grigio”, ai cult anni Settanta e Ottanta come “Profondo Rosso”, “Suspiria” e “Phenomena”, fino a film più recenti come “La terza madre” e “Il cartaio”.

La mostra presenta anche le foto di Franco Bellomo, fotografo sul set dei film, con Dario Argento e gli attori e attrici dei diversi film, oggetti rari come CD, musicassette e gli oggetti più iconici delle pellicole, come la maschera di “Demoni”, il pupazzo folle di “Profondo rosso”, la piuma di pavone di “Suspiria” e altro ancora.

La mostra “Note di paura” è compresa nel percorso permanente del Mufant ed è aperta dal giovedì alla domenica dalle 15.30 alle 19, con il biglietto d’ingresso di otto euro e varie riduzioni.

Elena Romanello