Titolo originale: Mulan
Anno: 2020
Regia: Niki Caro
Soggetto: dalla ballata di Hua Mulan
Sceneggiatura: Rick Jaffa e Amanda Silver, Lauren Hynek e Elizabeth Martin
Direttore della fotografia: Mandy Walker
Montaggio: David Coulson
Musica: Harry Gregson-Williams
Effetti speciali: Karl Chisholm e Joel Savage
Produzione: Walt Disney Pictures
Origine: Stati Uniti / Cina
Durata: 1 h e 55’
CAST
Liu Yifei, Donnie Yen, Jason Scott Lei, Gong Li, Jet Li, Tzi Ma
TRAMA
Hua Mulan è stata addestrata dal padre fin dall’infanzia nelle arti del combattimento, ma ora che è cresciuta deve prendere una strada tradizionale, verso il matrimonio e la vita in famiglia. Le truppe rouran, guidate dal feroce Bori Khan, assediano la Cina e l’imperatore emette un decreto con cui ogni famiglia deve mandare un uomo a combattere. Mulan si traveste da uomo e prende il posto del padre, conoscendo l’anziano comandante Tung, amico di gioventù del padre, e il giovane soldato Chen Hongui.
Bori Khan continua ad avanzare, aiutato dalla strega mutaforma Xianniang e Mulan dovrà presto scendere in campo, anche se il vero obiettivo dei nemici è l’Imperatore, che la ragazza dovrà salvare con i suoi compagni d’armi.
NOTE
Il film d’animazione del 1998 diventa una pellicola dal vivo oltre vent’anni dopo, non riuscendo ad uscire al cinema, almeno in Occidente, ma trovando comunque un suo spazio e suscitando consensi, nel filone non sempre riuscitissimo degli adattamenti live action delle pellicole Disney.
Alla base di tutto, c’è la ballata di Hua Mulan, una storia popolare cinese considerata la capostipite di tutto ii filone sulle donne guerriere fiorito in Oriente fino ad oggi, tra film wuxia e manga. Questa “Mulan” non è tra l’altro il primo film live action ispirato a questa storia, visto che in Cina ne sono stati realizzati altri, mai usciti nel resto del mondo, testimonianza dell’importanza del personaggio nella cultura popolare.
Il taglio scelto dal film è abbastanza lontano dal cartone animato e più vicino appunto ai film fantasy cinesi, come “La tigre e il dragone” e “La foresta dei pugnali volanti”: manca l’amatissimo draghetto Mushu e non ci sono le sequenze nel tempio con gli spiriti degli antenati, e non esistono le canzoni.
Il risultato è interessante, con una strizzata d’occhio al pubblico orientale, ma godibile anche presso altre latitudini, tra fantasy e avventura, con un cast tutto orientale, dove la giovane Liu Xifei è affiancata da volti noti per i cinefili e non solo, come Donnie Yen, interprete tra le altre cose della serie di “Ip Man”; Jason Scott Lee, volto di tanti film nerd dagli anni Novanta; Gong Li, indimenticabile protagonista del cult “Lanterne rosse”; Jet Li, protagonista di “Hero”; Rosalind Chao, volto di “Star Trek”; e Chang Pei, la temibile Volpe di Giada in “La tigre e il dragone”.
Il film animato di “Mulan” rappresentava il primo incontro della Disney con la cultura dell’Estremo Oriente, il film dal vivo perfeziona questo legame, ormai consolidato negli anni, omaggiando il cinema di quell’angolo del mondo che è ormai un punto di riferimento per storie e immaginari.