Titolo originale: Wonder Woman 1984
Anno: 2020
Regia: Patty Jenkins
Soggetto: dai fumetti di William M. Marston, storia di Geoff Johns e Patty Jenkins
Sceneggiatura: Patty Jenkins, Geoff Johns e David Callaham
Direttore Della fotografia: Matthew Jensen
Montaggio: Richard Pearson
Musica: Hans Zimmer
Effetti speciali: César Abades, Hank Atterbury, Adrian Bennett, David Caunce, Paul Dane, William Dawson e Tim Hampton
Produzione: Dc Entertainment e Warner Bros
Origine: Stati Uniti
Durata: 2 h e 31’
CAST
Gal Gadot, Chris Pine, Kristen Wiig, Pedro Pascal, Connie Nilsen, Robin Wright
TRAMA
Diana Prince è rimasta nel mondo degli uomini, anche se non ha mai dimenticato la sua vita a Themyscira, e nel 1984 lavora allo Smithsonian di Washington, continuando a salvare il mondo come Wonder Woman. Una sua collega è Barbara Ann Minerva, timida scienziata che invidia e ammira Diana. Le due donne trovano un oggetto, identificato come l’antica e temibile Pietra dei Sogni, che può esaudire i desideri ad un prezzo altissimo: Diana chiede che Steve Trevor torni, Barbara di essere una supereroina, ma soprattutto il miliardario in fallimento Maxwell Lorenzano cerca prima di salvare la sua compagnia e poi chiede di diventare lui la pietra e di realizzare ogni desiderio, anche i più folli.
Presto però la situazione degenera e la conseguenza dei desideri richiesti da tutti porta il mondo sull’orlo della fine: solo rinunciando a cosa si è avuto si potrà tornare indietro, anche se il costo è altissimo, come per Diana, che si richiamerà per combattere all’antica guerriera Asteria, che forse non è solo un mito.
NOTE
Il secondo film di “Wonder Woman” è uscito su piattaforma causa restrizioni sanitarie e ha diviso i fan, con una storia con spunti interessanti ma a tratti un po’ superficiale e poco coinvolgente, tra apocalittico, urban fantasy e fanta archeologia, con anche una scappata in Medio Oriente e un richiamo alla situazione di quell’epoca nell’area.
In molti, hanno apprezzato comunque la scelta di ambientare la vicenda negli anni Ottanta, un periodo che ultimamente ispira molto immaginari e ricordi non solo all’insegna della nostalgia canaglia, tra costumi, scenari e personaggi, in un microcosmo ormai lontano e storico, senza smartphone e senza social. La scelta è di presentare le varie fasi del successo di Wonder Woman come personaggio nei fumetti, con omaggi alle epoche delle sue storie.
L’isola di Themyscira torna in un ricordo della protagonista, con due camei di Connie Nielsen e Robin Wright. Il recupero di Chris Pine nei panni di Steve Trevor, visto come tale solo da Diana, ricorda la serie “In viaggio nel tempo”, e si stacca dalla serie TV, dove la protagonista reincontrava un nipote del suo amato del passato.
I due grossi antagonisti sono Barbara Ann Minerva, che diventa la temibile Cheetah, personaggio ripreso dai fumetti, interpretata dalla versatile Kristen Wiig, e Maxwell Lorenzano detto Max Lord, il carismatico Pedro Pascal, già volto di “Game of Thrones” e “The Mandalorian”. Sono il punto forte del film, oltre alla protagonista, sempre convincente.
Wonder Woman indossa il suo solito costume, ma in una scena lotta con l’armatura della mitica Asteria, che a non pochi otaku ha ricordato le tenute da battaglia dei Cavalieri d’Oro de “I cavalieri dello zodiaco” e dell’antagonista di “Sailor Moon” Galaxia.
La cosa che gli appassionati hanno apprezzato di più del film è la presenza di Linda Carter, l’iconica protagonista della serie di “Wonder Woman” del 1977. Per vederla bisogna aspettare la fine dei titoli di coda, in quella che resta la scena più riuscita del film, omaggio al fandom e anticipo di nuovi sviluppi della saga, già annunciati e come storie singole sull’eroina e su comparsate di Diana in altri film della DC Comics.