Titolo originale: Mandibules
Anno: 2020
Regia: Quentin Dupieux
Soggetto: Quentin Dupieux
Sceneggiatura: Quentin Dupieux
Direttore della fotografia: Quentin Dupieux
Montaggio: Quentin Dupieux
Musica: Metronomy
Effetti speciali: Olivier Afonso, Clément Wintz, Jean François Fontaine, Celine Goriot, Marine Ligouzat e Lucas Monjo
Produzione: Hugo Sélignac
Origine: Francia / Belgio
Durata: 1h e 17’
CAST
Grégoire Ludig, David Marsais, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Roméo Elvis, Coralie Russier, Bruno Lochet, Dave Chapman, Anaïs Demoustier, Raphael Quenard, Thomas Blanchard, Jézabel Marques, Marie Narbonne
TRAMA
Il film racconta tra gag spumeggianti e battute nonsense la bizzarra avventura vissuta da Jean-Gab e Manu, due amici naïve, fannulloni, perdigiorno e piuttosto ingenui, che un giorno trovano dentro il bagagliaio di un’auto rubata una mosca gigante. Per nulla impressionati dalla curiosa creatura, i due amici decidono di addestrarla a rubare cibo e altri beni primari per conto loro, così da poter stare al mondo senza faticare e continuare a non fare niente nella vita.
NOTE
Presentato fuori concorso alla 77esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, la commedia surreale “Mandibules – Due uomini e una mosca” di Quentin Dupieux (“Wrong”, “Doppia pelle”), vede tra i protagonisti Adèle Exarchopoulos (“La vita di Adèle”), Dave Chapman (“Star Wars – L’ascesa di Skywalker”, “Solo: A Star Wars Story”, “Star Wars – Gli ultimi Jedi”, “Star Wars – Il risveglio della Forza”) e la partecipazione eccezionale di Bruno Lochet (“Dante 01”)
Si tratta di un film sull’amicizia, goliardico, divertente e surreale, che vuole essere un’ode all’irrazionale, ma anche un ritratto surrealista di una società dominata da rapporti umani stralunati, in cui gli unici portatori di uno sguardo autentico sono i due losers protagonisti di questa commedia dell’assurdo.
La pellicola, che al suo debutto in Francia ha raccolto ben 22.000 presenze, è stato selezionato alla XI EDIZIONE RENDEZ-VOUS FESTIVAL DEL NUOVO CINEMA FRANCESE ed è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione: “un irresistibile esempio di comicità surreale, zeppo di trovate impossibili che s’innestano l’una sull’altra secondo una logica implacabile. Come in un improbabile incrocio fra Cronenberg, Samuel Beckett e Gianni & Pinotto, Dupieux firma un film comico e intelligentemente fuori dagli schemi. Si ride, ma il disagio non abbandona mai la presa. E la stupidità umana fa quasi tenerezza”.