“La corona perduta” è disponibile per l’acquisto sia come libro stampato (€ 14.50, 240 pagine, quaranta illustrazioni) oppure in formato PDF (€ 7) da scaricare presso il negozio online delle Edizioni Scudo.
LA CORONA PERDUTA
Si potrebbe dire che una ne fanno e cento ne pensano: sono gli amici delle Edizioni Scudo, meglio conosciuti per essere i creatori della rivista "Short Stories" (vedere nella sezione link). Ebbene, dopo il bellissimo magazine, dopo i vari concorsi dedicati alla fantascienza e all’horror, dopo i primi libri illustrati, ecco che ora si apre la nuova collana di romanzi illustrati “Long Stories”: il cui primo volume si intitola “La corona perduta” di Giampietro Stocco.
Si tratta di un’opera appartenente al dominio dell’ucronia, difficile termine che indica quel genere narrativo in cui si ipotizza un diverso andamento del nostro passato, remoto o recente, o si prendono in considerazione le implicazioni, sull’andamento degli eventi, della variazione di uno soltanto dei momenti che ci hanno condotto dove siamo ora. Un genere narrativo che vanta molti appassionati e diversi esempi nella narrativa scritta, come in quella cinematografica, e di cui le Edizioni Scudo si occuperanno ancora in futuro (ad esempio con belle ucronie che appariranno sui prossimi numeri di “Short Stories”).
“La corona perduta”, dopo un breve e dovuto prologo, si svolge ai giorni nostri, nella nostra società convulsa e tecnologica, eppure, come prassi in questo genere di racconti, il mondo non è proprio come lo conosciamo. Napoleone, rimasto “immobile” anzitempo a causa di un’improvvida pallottola, non ha portato a termine il suo periplo a cavallo dell’Europa, sicché le grandi monarchie, ancora all’alba del terzo millennio, tengono salde le redini del proprio potere millenario. Purtroppo lo spettro di una guerra mondiale mai accaduta, forse proprio grazie alla stabilità delle casate reali, sembra venire a reclamare il proprio ruolo a causa della follia del re di Spagna che brama proclamarsi al più presto imperatore. Alcuni eroi, tra cui un modernissimo Papa guerriero, si prodigheranno per scongiurare il pericolo di un disastro di cui noi conosciamo così bene le conseguenze. Così la Storia, seppur inconsapevolmente, tornerà verso uno sviluppo di democrazia che noi sentiamo visceralmente inevitabile.
Un esordio più che appropriato per la collana, perché Stocco ci regala un testo a tratti complesso, che alterna accurate descrizioni storiche alla suspance, all’avventura e con mano sicura ci accompagna attraverso la Storia che non è stata ma che avrebbe potuto essere, facendoci anche venir voglia di sapere sempre di più sul nostro passato. Il libro è, ovviamente, corredato da decine di illustrazioni dal taglio realistico del bravissimo Luca Oleastri, che daranno al lettore la sensazione di trovarsi di fronte a un vero resoconto storico, anziché un’opera di ucronica fantasia.
È dunque questo il romanzo inaugurale di una collana che si farà sicuramente ricordare e per la quale ci sono già molti titoli in programmazione: sia romanzi di autori interni alla casa editrice (a partire da Giorgio Sangiorgi, uno dei fondatori delle Edizioni Scudo, che ha in serbo molte inedite sorprese, per scoprire la vena di scrittori di ampio respiro di alcuni degli autori di “Short Stories”) sia per ritrovare alcuni classici del passato in una veste grafica che solo le Edizioni Scudo sapranno darci. Parliamo ora di Giampietro Stocco e scopriamo insieme chi è. Redattore del TGR alla sede regionale RAI per la Liguria di Genova, ha già all’attivo due romanzi, pubblicati per i Fratelli Frilli Editori di Genova: “Nero Italiano” (2003), un’ucronia in cui si ipotizza che l’Italia fascista non sia entrata in guerra nel 1940 e il regime sia proseguito integro fino al 1975, e “Dea del Caos” (2005), che è il sequel del primo libro. In entrambi i casi si tratta di opere di storia alternativa. Nel marzo del 2006 “Dea del Caos” è approdata sul palcoscenico a Finale Ligure, in una riduzione curata dal Teatro Garage, con la regia di Lorenzo Costa. L’iniziativa si è ripetuta un anno dopo con quattro giorni di repliche a Genova, in un allestimento completamente rinnovato e una sceneggiatura drammatizzata. Settimo classificato alla XII edizione 2005 del “Premio Lovecraft”, Stocco, con il racconto “Anubis”, che è già in programmazione per le future pagine di “Short Stories”, e, contemporaneamente, con “Nuovo Mondo”, è entrato nella cinquina finale del premio “Fantascienza.com”, inoltre ha vinto il premio “Alien 2006” con il racconto “L’Ospite”. Nel 2007 è uscito, pubblicato da Chinaski Edizioni, il suo terzo romanzo, “Figlio della Schiera”, e l’anno seguente si interessa alla nascente Scudo Edizioni, pubblicando un suo interessante racconto di invasioni aliene, “Bianco come schiuma”, sul primo numero della serie rinnovata di “Short Stories”.
15/06/2008, Davide Longoni