Gli antenati del genere fantasy, così popolare oggi, sono i poemi epici, spesso più croce che delizia per chi li incontra a scuola, ma che sarebbero da riscoprire e rileggere in età adulta, proprio per gli spunti che possono dare, e c’è chi si ispira a loro per storie di oggi.
La graphic novel di Enrico Orlandi e Gaia Cardinali La leonessa di Dordona uscita per Tunué recupera il mondo dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, in particolare quello che è il personaggio più interessante, la donna guerriera Bradamente, antenata di personaggi come Xena, Buffy, Leia, Ripley, Arya Stark, Lady Oscar, Wonder Woman, solo per citarne alcuni.
I protagonisti classici, Orlando e Angelica, rimangono sullo sfondo, e la graphic novel racconta la vicenda di Bradamante, ragazza che si ribella a un matrimonio imposto, preferendo scappare con i paladini di Carlo Magno, dove combatterà come un soldato. In guerra, Bradamante combatterà come un uomo e si innamorerà di Ruggero, un guerriero della parte avversa, in quello che potrebbe essere un amore segnato da una conclusione tragica, ma non sarà così.
La leonessa di Dordona porta in un mondo fantastico con toni sia a pastello che cupi, dove si rivivono le avventure di un’eroina da riscoprire, forse perché la protagoniste della cultura pop di oggi le devono molto, dato il suo anticonformismo e la sua modernità, esaltate da questa moderna rilettura. Tra l’altro, a differenza di altre guerriere epiche e moderne, a cominciare da Clorinda de La Gerusalemme Liberata, la sorte sarà magnanima con Bradamante, una ribelle capace di costruirsi una vita.
Nelle pagina della graphic novel emerge anche la maga Armida, un altro archetipo da cui sono derivate altre importanti figure femminili dell’immaginario, le streghe, mattatrici insieme alle guerriere di tante storie.
La leonessa di Dordona quindi ricorda l’attualità dei poemi epici e l’importanza degli archetipi che hanno stabilito, raccontano l’epopea di un’eroina che ha come motto Fiorire o morire, per ripassarla o per scoprirla come nuova.