Dopo Anna Kavan e Robert Silverberg, arrivano in libreria grazie alla collana 451 di Edizioni BD due nomi tutti da scoprire: iniziamo con Gertrude Mabel Barrows, ma dai più conosciuta come Francis Stevens, pseudonimo maschile impostogli dal suo editore, con LE TESTE DEL CERBERO (traduzione di Silvia Salis). Si tratta dell’unico romanzo di fantascienza di questa autrice, la prima a ottenere una notorietà come scrittrice nei generi fantasy e sci-fi negli Stati Uniti, che torna disponibile nel nostro paese finalmente con il suo nome in copertina. A dare vita all’illustrazione della cover ci ha pensato Simone Di Meo, giovane illustratore nominato per due Eisner Awards con il fumetto Li troviamo solo quando sono morti, pubblicato in Italia sempre da Edizioni BD e sceneggiato da Al Ewing (di cui è uscito in questa stessa collana L’UOMO IMMAGINARIO).
Con queste parole l’artista ci introduce la sua illustrazione: «L’idea è quella di rappresentare il ruolo della Bennett sulla copertina, una figura che ha dovuto passare per uomo per riuscire a scrivere di fantascienza. Per questo ho scelto una posa più maschile. Sul suo braccio troviamo il cerbero del titolo, mentre sul suo viso passano tre cerchi, arancio, rosso e giallo. Tre colori che rappresentano le tre abilità che i protagonisti hanno all’interno del libro!».
Il secondo nome tutto da scoprire è quello di Jeff Noon con L’UOMO DELLE OMBRE (traduzione di Valerio Stivè). L’autore cult che attraversò la Penisola con LE PIUME DI VURT nel ’93 si prepara a tornare con una nuova opera avant-pop, primo volume di una quadrilogia dedicata al personaggio dell’investigatore privato John Henry Nyquist. Mentre il tempo stesso sta collassando, un pericoloso serial killer soprannominato Mercurio riesce a commettere i suoi crimini in pubblico senza lasciare tracce. Il detective Nyquist incrocia la sua strada mentre indaga sulla sparizione della figlia adolescente del magnate Patrick Bale.
Di lui dice Dario Tonani, lo scrittore contemporaneo italiano di fantascienza più letto nel mondo: «Psichedelico, visionario, spiazzante: Noon officia il matrimonio tra Alice in Wonderland e Matrix».
Buona lettura.