Edizioni Hypnos segnala l’uscita della quinta e della sesta uscita all’interno della collana “Strane Visioni Digital” (1,99 euro): si tratta di due racconti, “Il cadavere del signor Tek” e “Il ragno Baba”, scritti entrambi da Emanuele Maggio e di “Chiaro di luna” di Valentina Ramacciotti.
“Strane Visioni Digital”, lo ricordiamo, è la nuova collana digitale, curata da Andrea Gibertoni, interamente dedicata ai racconti del Premio Hypnos. Si tratta di quattordici uscite annuali, quattordici autori con il meglio del Premio Hypnos, un’occasione unica per poter esplorare i meandri tentacolari del weird italiano.
Iniziamo con il primo e-book. Cosa pensereste se un giorno vi venisse recapitato un voluminoso pacco che contiene una salma che vi somiglia in modo impressionante?
E come vi sentireste se, dopo un’intera giornata passata a disinfestare casa dalle formiche, vi accorgereste che proprio da voi dimora un parassita ben più antico e pericoloso?
Due storie ai confini della follia che vanno a braccetto ora con il surreale, ora con l’orrore; ulteriormente arricchite da un umorismo stralunato, come quando l’autore scrive: “Quando il signor Tek tornò nell’ingresso armato di coltello, era seguito dai passi svelti e ravvicinati dell’anziana signora Maz, sua moglie. La scatola nera era ancora sul pavimento, esattamente nel punto in cui era stata lasciata, inerte e silenziosa”.
Emanuele Maggio è nato a Lecce nel 1989. Si è laureato in filosofia tra Lecce e Torino e attualmente insegna Storia e Filosofia nei licei. Ha pubblicato un racconto nella collana “Horror Story” di Delos Digital, dal titolo “L’assedio”. Al momento è anche impegnato in progetti web di divulgazione filosofica.
In “Chiaro di luna” di Valentina Ramacciotti sono notti solitarie e interminabili quelle dell’agente scelto Zolin, quando gli astri deformano uomini e donne in bestiali caricature indemoniate e l’acqua invade le strade, trasformando la città in una allucinata Venezia futuribile. È una vita fatta di turni massacranti, di dure e pericolose azioni di intervento, di alcol e di farmaci assunti in dosi massicce per reprimere le pulsioni più ancestrali, ma il destino potrebbe avere qualcosa in serbo per lui. Forse proprio stanotte.
Valentina Ramacciotti, moderna cantrice di nuovi deliri e apocalittiche perdizioni presenta “Chiaro di luna”, racconto vincitore dell’ottava edizione del Premio Hypnos: “La prima coppia era scesa dal veicolo ancora in movimento per raggiungere il ricercato numero uno che urlava dal terrazzo di un palazzo di lusso, sparando pallottole alla luna e creando il panico nel quartiere. Il gommone del Pronto Soccorso, ormeggiato a un palo della luce, faceva piroettare la sua luce blu sulla superficie dei palazzi e sulle facce spaurite dalla gente, mentre i medici soccorrevano le vittime del folle arrampicato alla balaustra come un King Kong in miniatura”.
L’autrice, nata a Lucca, vive in Versilia dove, oltre a scrivere accanitamente, insegna agli studenti del liceo artistico l’arte del cinema e della fotografia. Laureata in Storia dell’arte contemporanea, da oltre un ventennio porta avanti la sua personale ricerca e produzione di immagini. Ha pubblicato diversi racconti, tra cui il recente “Luce” (in “Human/”, Moscabianca Edizioni, 2021). Il suo primo romanzo pubblicato è “Piovono ragni” (Eretica Edizioni, 2018), mentre il romanzo “Essere Umano” è stato segnalato dalla giuria del Premio Italo Calvino 2021, “per la sofisticata declinazione in chiave veneziana di una trama fantascientifica con protagonisti la sublime coppia di un androide e di un’umana”. Già finalista al Premio Hypnos nel 2020, ha vinto l’ottava edizione nel 2021 proprio col presente racconto “Chiaro di Luna”.
Buona lettura.