Per la collana “La Cineteca di Caino” de Il Foglio Edizioni vi proponiamo il saggio IL CINEMA DEI FRATELLI VANZINA (496 pagine; 20 euro) di Gordiano Lupi, Davide Magnisi e Michele Bergantin.
I fratelli Vanzina sono stati un marchio di fabbrica per gli spettatori che li hanno amati e seguiti e per la critica che ne ha stigmatizzato la superficialità e la propensione esclusivamente commerciale del loro cinema. Il libro analizza tutta la loro filmografia che, anno dopo anno, tra grandi incassi e critiche sprezzanti, ha costruito una fenomenologia dell’Italia, raccontando 40 anni del nostro Paese, tra tic e manie, mode e corruzione, velleità di ricchezza e una pervasiva volgarità sempre più specchio dei nostri tempi.
Si tratta di un volume corale grazie alle voci delle decine di attori che hanno reso di culto popolare il loro cinema, da Claudio Amendola a Enrico Brignano, da Ezio Greggio a Carol Alt, da Massimo Ghini a Vincenzo Salemme, con una testimonianza dello stesso Enrico Vanzina e di colleghi registi come Luca Guadagnino e Gabriele Mainetti, di produttori, critici e amici come Maurizio Costanzo e Walter Veltroni.
Gordiano Lupi è nato a Piombino nel 1960. Tra i molti lavori editi, ricordiamo: Nero Tropicale, Cuba Magica, Almeno il pane Fidel, Fellini – A cinema greatmaster, Fame – Una terribile eredità, Storia del cinema horror italiano in cinque volumi, Soprassediamo! – Franco & Ciccio Story. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012). I suoi romanzi più recenti sono: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino, Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano e Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (presentati al Premio Strega 2014, 2016, 2019). Suoi lavori recenti a tema cinematografico sono: Tutto Avati – Il cinema di Pupi Avati e Il cinema rovente di Umberto Lenzi; cura inoltre il blog di cinema “La Cineteca di Caino” (http://cinetecadicaino.blogspot.it/) e il blog di cultura cubana e letteratura “Ser Cultos para ser libres” (http://gordianol.blogspot.it/).
Davide Magnisi, docente e critico cinematografico, ha collaborato con quotidiani, riviste, siti internet e rassegne cinematografiche. Ha pubblicato due volumi su Stanley Kubrick (Gli orizzonti del cinema di Stanley Kubrick, 2003; Il dottor Stranamore, 2020), due su Fernando di Leo (Di Leo calibro 9, 2017; Il cinema di Fernando di Leo, 2017), uno su Sam Mendes (Sam Mendes – Da Shakespeare a Bond, 2018), uno su Ruggero Deodato (Cannibal Ballad, 2019) e uno su Umberto Lenzi (Il cinema rovente di Umberto Lenzi, 2021), oltre ad aver preso parte a numerosi libri collettanei (tra cui, Cineasti di Puglia, 2006-2007; Riccardo Cucciolla, 2012; Il cinema di Domenico Paolella, 2014; Il cinema di Paul Verhoven, 2021). È, inoltre, membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e della Fipresci.
Michele Bergantin è nato a Rovigo (RO) nel 1987. Si è laureato presso il DAMS di Bologna. Per le Edizioni Il Foglio nel 2017 ha partecipato alla realizzazione del volume collettaneo Pupi Avati – Il cinema dalle finestre che ridono curato da Luca Servini e ha scritto insieme a Gordiano Lupi la monografia Tutto Avati pubblicata da Edizioni Il Foglio nella collana “La cineteca di Caino” nel 2018 in occasione dei cinquant’anni di carriera del Maestro bolognese.
Buona lettura.