E’ tornata Elisa Barindelli, ma questa volta non come scrittrice e nemmeno con il suo vero nome: stavolta l’autrice de “La polvere” si presenta con il nome d’arte di A.S. Hereb e come musicista con una proposta molto interessante, un EP intitolato “V.I.T.R.I.O.L.”, ispirato alla ricerca alchemica, un concept album in stile electro, ambient, experimental, psychedelic, IDM… insomma, ce n’è per tutti i gusti!
“V.I.T.R.I.O.L.” è, come dicevamo, un concept album ispirato al percorso spirituale alchemico e alla metaforica ricerca della Pietra Filosofale. Il suo messaggio è molto semplice, così come la sua struttura musicale. Le sue quattro tracce rappresentano le fasi del processo (chiamato negli antichi testi “magnum opus”) che porta alla creazione della Pietra e al conseguimento dell’illuminazione.
Ci dice l’artista che “è importante è importante ricordare che, nonostante le operazioni vengano descritte come passi successivi di una procedura, non si tratta tuttavia di un percorso lineare, ma di approssimazioni successive. Una sorta di percorso a spirale, che ritorna su se stesso rinnovandosi di volta in volta, fino a far coincidete l’inizio e la fine, sovrapponendo gli opposti nel principio primigenio da cui ogni entità deriva. Proprio a raffigurare questo continuo tendere, questa approssimazione infinita, la copertina rappresenta la quadratura del cerchio, suggerendo che l’esistenza dell’alchimista e la sua ricerca spirituale non sono che un cammino perpetuo verso la perfezione, che tuttavia, per sua stessa natura, non arriva mai a raggiungerla”.
L’album dura all’incirca 15 minuti e contiene quattro brani: “Caput corvi (4.48)”; “Cauda pavonis (1.02)”; “Lux cycni (4.48)” e “Ovum phoenicis (4.00)”, ognuno ispirato al nome di un uccello.
Il primo pezzo, “Caput corvi” (“La testa del corvo”), ci racconta la crisi, il cambiamento, l’abbandono non sempre spontaneo di ciò che si conosce e si ama, l’uscita dalla propria zona di comfort.
“La coda del pavone” è la transizione, il respiro prima del salto. “Cauda pavonis”, una frase breve ma importantissima, perché rappresenta la scelta tra l’andare avanti nel cambiamento o abbandonare il cammino e ritornare al mondo conosciuto.
In “Lux cycni” (“La luce del cigno”) ci ritroviamo nel caos del cambiamento, dove emergono sprazzi di comprensione improvvisa. Si entra in contatto con energie di sfere superiori, se ne viene guidati in sogno e poi in modo cosciente seppur limitato.
Infine arriviamo a cogliere “L’uovo della fenice”. In “Ovum phoenicis”, perseverando nella terza fase, si giunge pian piano a rendere quotidiana l’intuizione, a incarnarla e vivificarla, con il conseguimento di un nuovo livello spirituale. E il percorso circolare riprende da capo.
A proposito di questo lavoro, Elisa Barindelli, o se volete A.S. Hereb, ci dice: “In genere, non penso a me come a un musicista o a un’artista. A volte però, sento la necessità di creare. Non so mai come suonerà il risultato finale o che aspetto avrà, in genere non so in modo preciso neppure da dove cominciare. Non mi impongo mai dei limiti. Né di stile, né di durata, né di etica. Mi siedo semplicemente davanti al mio sequencer: una tastiera davanti, uno schermo e una stanza silenziosa. Poi chiudo gli occhi e lascio che i sentimenti, le idee, le immagini che mi sono rimaste attaccate durante tutta la mia vita affiorino lentamente. Non saprei descrivere il mio modo di comporre oltre a questo. Sperimento, combino, faccio test con suoni, loop e arrangiamenti, e quando trovo la combinazione corretta lo so subito, appena ce l’ho sullo schermo. La verità è che il mio modo di fare musica è un mistero innanzitutto per me. E’ una sorta di processo catartico, uno sgravo psicologico, una forma di rielaborazione ed elevazione. E’ molto faticoso, ma anche molto appagante. E’ quasi una specie di magia. Come ho detto, in genere, non penso a me come a un musicista. Ma qualche volta credo di saper realizzare piccole magie, in forma di E.P.”.
Per saperne di più e per ascoltare i brani di “V.I.T.R.I.O.L.” potete consultare la pagina di MySpace di A.S. Hereb oppure scriverle all’indirizzo a.s.hereb@gmail.com.
Buon ascolto!