HIDDEN IN THE WOODS

La collana “Horror” di Nicola Pesce Editore ci propone l’uscita della graphic novel tratta dal film HIDDEN IN THE WOODS (72 pagine; 16,90 euro) nella versione di Andrea Cavaletto, Lorenzo Scipioni e Patricio Valladares.

Diretto da Patricio Valladares e co-sceneggiato da Andrea Cavaletto, HIDDEN IN THE WOODS è uscito nel 2012 sconvolgendo pubblico e critica. Dopo una iniziale reazione di sbigottimento, data dalla profonda brutalità e amoralità della storia (ispirata a fatti realmente accaduti), il film è diventato un vero e proprio cannibal cult. Distribuito in moltissimi Paesi nel mondo, è stato insignito di numerosi premi, conquistandosi le attenzioni di Hollywood che ne ha realizzato un remake.

È la storia di due sorelle, vittime di un padre violento e tossicodipendente, vivono isolate nel cuore di una foresta. Insieme a loro, anche un bambino con handicap, figlio di una incestuosa violenza subita dalla primogenita. L’unica fonte di guadagno dello spietato stupratore, già assassino della propria moglie, deriva dal traffico di droga che gestisce insieme al boss Costello.

Dopo anni di violenze e abusi, Ana e Anny trovano il coraggio di denunciare. Ma il destino ha ancora in serbo una serie di feroci traversie che le vedranno coinvolte. A seguito dell’arresto, infatti, inizierà un’impietosa caccia alle due donne: il boss sarà disposto a tutto pur di recuperare la merce nascosta dal padre. Un susseguirsi di vicende raccapriccianti, tra torture, sevizie e cannibalismo.

La storia è tratta, come dicevamo, dall’omonimo film HIDDEN IN THE WOODS (“En las afueras de la ciudad”) diretto dal pluripremiato Patricio Valladares e co-sceneggiato da Andrea Cavaletto (autore, tra gli altri, di «Dylan Dog» e «Martin Mystère»). L’opera, la più nota del regista cileno, è tra le più disturbanti ed estreme mai realizzate per il Cinema. La regia senza filtri e la fotografia “sporca” pongono lo spettatore – e, in questo caso, il lettore – di fronte a scene cruente, feroci, dove tutto è mostrato nel dettaglio e nulla è lasciato all’immaginazione. La pellicola ha anche vinto il Premio Giuria (presieduta da Giorgio Faletti) come miglior film nella sezione horror alla rassegna Asti Film Festival.

A tradurre in immagini questo incredibile lavoro è Lorenzo Scipioni, al suo esordio come autore unico, che ha trasposto a fumetti l’intera opera, creando un fumetto dagli spietati bianchi e neri, che restituiscono al lettore il senso di pericolo e terrore di cui è intrisa l’omonima pellicola. Se non fossero sufficienti tutti i dettagli già esposti a provocare nausea e terrore, basti pensare che la storia è ispirata a fatti realmente accaduti.

A cura della redazione