IL ROSSO SEGNO DELLA FOLLIA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Il rosso segno della follia

Anno: 1970

Regia: Mario Bava

Soggetto: Santiago Moncada

Sceneggiatura: Santiago Moncada

Direttore della fotografia: Mario Bava

Montaggio: Soledad López

Musica: Sante Maria Romitelli

Effetti speciali: Pier Antonio Mecacci

Produzione: Manuel Caño e Giuseppe Zaccariello

Origine: Spagna / Italia

Durata: 1h e 28’

CAST

Steve Forsyth, Laura Betti, Dagmar Lassander, Jesús Puente, Femi Benussi, Antonia Mas, Luciano Pigozzi, Gerard Tichy, Verónica Llimerá, Pasquale Fortunato

TRAMA

Il trentenne John Harrington è proprietario di un negozio, specializzato in abiti nuziali. Seduttore e amante della vita mondana, l’artigiano è, in realtà, un assassino seriale, traumatizzato dalla perdita della madre quand’era bambino. Il giovane, per nascondere la sua vera identità, convive con la moglie Mildred. Stanco perfino del matrimonio, ucciderà la donna spietatamente. Ma la defunta, per vendetta, ricomparirà, sotto forma di fantasma.

NOTE

Il rosso segno della follia”, diretto da Mario Bava, originariamente doveva intitolarsi “Un’accetta per la luna di miele” ed è proprio con questo titolo, ma in inglese (“Hatchet for the Honeymoon”) che venne distribuito nel Regno Unito e negli USA.

Le riprese iniziarono a metà settembre del 1968, nei pressi di Barcellona. Verso ottobre, la troupe si spostò in Italia, per girare alcune sequenze all’interno di Villa Parisi. In fase di post produzione, il produttore decise però, per ragioni commerciali, di cambiare location. Spostò, quindi, l’ambientazione a Parigi. Lamberto Bava venne allora incaricato di dirigere la seconda unità. A causa, però, di problemi di budget, il lungometraggio non fu terminato e Mario Bava dovette aspettare un anno per finire il progetto. Inoltre alla sua uscita la pellicola venne vietata ai minori di 18 anni, a causa di alcune sequenze particolarmente violente, cosa che non giovò molto al successo del film nelle sale cinematografiche.

Fra gli attori segnaliamo: Laura Betti (“Caramelle da uno sconosciuto”, “Sepolta viva”), Dagmar Lassander (“I racconti fantastici di Edgar Allan Poe”, “L’iguana dalla lingua di fuoco”, “Gli amici di Nick Hezard”, “La lupa mannara”, “Il Corsaro Nero”, “Zucchero, miele e peperoncino”, “Black Cat – Gatto nero”, “Quella villa accanto al cimitero”, “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”, “Shark – Rosso nell’oceano”, “Topo Galileo”), Jesús Puente (“Il conte Dracula”, “Zan, re della giungla”, “Agente Logan – Missione Ypotron”), Femi Benussi Martin (“Il boia scarlatto”, “Samoa, regina della giungla”, “La mala ordina”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “L’assassino è costretto ad uccidere ancora”), Luciano Pigozzi (“Alien degli abissi”, “Il mondo di Yor”, “Robowar – Robot da guerra”, “Zombi 3”, “La leggenda del rubino malese”, “Arcobaleno selvaggio”, “I sopravvissuti della città morta”, “I cacciatori del cobra d’oro”, “Fuga dall’arcipelago maledetto”, “Roma a mano armata”, “Terror! Il castello delle donne maledette”, “La morte negli occhi del gatto”, “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?”, “Gli orrori del castello di Norimberga”, “Tutti i colori del buio”, “Devilman Story”, “Libido”, “Agente Logan – Missione Ypotron”, “5 tombe per un medium”, “Il castello dei morti vivi”, “6 donne per l’assassino”, “La frusta e il corpo”, “Lycanthropus”), Gerard Tichy (“L’orgia dei morti”, “L’altra casa ai margini del bosco”, “L’isola misteriosa e il capitano Nemo”, “Horror”, “Superargo contro Diabolikus”, “Molokai l’isola maledetta”) e Verónica Llimerá (“Le tombe dei resuscitati ciechi”).

Davide Longoni