Umberto Guidoni, primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, autore assieme a Donato Altomare del romanzo di fantascienza WORMHOLE (Mursia, 296 pagine, 17 euro) uscito da poco in libreria, ricorda con queste parole il recentemente scomparso Walter Cunningham: “Pochi giorni fa ci ha lasciato Walter Cunningham, uno degli astronauti del programma Apollo. Aveva fatto parte della missione Apollo 7, primo volo orbitale con equipaggio del veicolo che avrebbe raggiunto la Luna appena nove mesi dopo. Se ne va un altro dei protagonisti di quell’epopea, durata solo pochi anni, che ha fatto sognare intere generazioni di adolescenti. Io ero fra questi e grazie a uomini come Cunningham mi sono appassionato alle imprese spaziali e ho deciso di diventare astronauta. Addio Walter! GODSPEED per questo viaggio…”.
Mursia ha pubblicato di Walter Cunningham I RAGAZZI DELLA LUNA (620 pagine, 20 euro), a cura di Giovanni Caprara: la storia del successo americano nella corsa verso la Luna degli anni Sessanta, e l’autobiografia – a tratti ironica – di un ex marine e pilota militare che, nell’ottobre del 1968, volò sull’Apollo 7, la prima missione umana del programma. Ma anche una riflessione sulle regole non scritte dell’astropolitica che governava «l’ufficio astronauti» negli anni d’oro della corsa allo spazio, e lo spaccato di una realtà mitizzata che ne evidenzia luci e ombre. Cunningham prende spunto dal disastro dell’Apollo 1, nel gennaio 1967, prova a terra con incendio e morte dei tre astronauti, che l’ha toccato da vicino, come membro dell’equipaggio di riserva prima e della commissione d’inchiesta subito dopo. Da una parte critica Armstrong e Scott per la maldestra gestione della missione Gemini 8 e per la sua troppo frettolosa conclusione (marzo 1966), dall’altra sostiene che nessun altro avrebbe saputo fare meglio di Armstrong nell’allunaggio dell’Apollo 11 (luglio 1969) e che la missione di Scott sulla Luna, Apollo 15 (luglio 1971), rappresentò la migliore esplorazione scientifica di tutto il programma Apollo. Un libro che aiuta a capire cosa ha reso grande il programma Apollo e suggerisce cosa fare per recuperare lo spirito di allora e ripartire per i nuovi e più avvincenti orizzonti che ci aspettano.
WORMHOLE, di Umberto Guidoni e Donato Altomare è invece un romanzo talmente travolgente da far perdere la gravità al lettore che viene catapultato nello spazio e nei suoi misteri.
La narrazione prende le mosse da un evento reale: la scoperta dell’asteroide ‘Oumuamua proveniente da un altro sistema stellare. Cinquant’anni dopo, un’astronave aliena entra nel nostro Sistema Solare. La notizia crea scompiglio soprattutto quando si capisce che è la testa di ponte di un wormhole. Di fronte al pericolo, gli abitanti della Terra provano a combattere, ma si ritrovano impotenti: potrebbe essere la fine dell’umanità. Luca, uno scienziato della base lunare Amundsen, riesce a inviare un messaggio che potrebbe salvare il mondo…